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  • Jeff Bezos accusa il National Enquire di ricattarlo per gli articoli contro Trump

    "Nella mia posizione non posso tollerare questo tipo di estorsione"

    8 Febbraio 2019

    L’amministratore delegato di Amazon, Jeff Bezos, ha accusato il National Enquirer e il suo editore David Pecker di estorsione e ricatti, intensificando la guerra verbale tra l’uomo più ricco del mondo e una delle persone molto vicine al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. bezos LEGGI ANCHE: Jeff Bezos lancia il suo fondo per non profit, varrà 2 miliardi e includerà le scuole La rivista ha pubblicato un servizio sulla relazione di Bezos con l’ex conduttrice televisiva Lauren Sanchez, e Bezos ha assunto investigatori per scoprire se la storia fosse motivata politicamente. Possiede il Washington Post, che ha trattato a volte duramente le notizie su Trump, che considera Pecker uno stretto alleato.

    Con una mossa sorprendente, giovedì, Bezos ha dichiarato che il National Enquirer ha minacciato di pubblicare ulteriori dettagli e mostrare anche delle foto. deep fake “Invece che cedere all’estorsione e al ricatto, ho deciso di pubblicare esattamente quello che mi hanno inviato, nonostante il costo personale e l’imbarazzo”, ha scritto Bezos in un post su Medium, “Nella mia posizione non posso tollerare questo tipo di estorsione, ma chi potrebbe?”. LEGGI ANCHE: Bezos fa sul serio, punta ad aprire 3000 negozi Amazon GO senza cassa

    La politica di Trump entra nei giornali

    Bezos ha anche suggerito che la copertura del Washington Post sull’omicidio del giornalista saudita Jamal Khashoggi potrebbe aver motivato le indagini del National Enquirer. Secondo alcuni, però, l’interesse per il papà di Amazon sarebbe motivato dalla sua ricchezza e dalla sua popolarità e non avrebbe nessun fine politico. Nelle email diffuse da Bezos, l’accordo proposto prevedeva che la testata non avrebbe più pubblicato materiale relativo alla relazione di Bezos in cambio di una dichiarazione che smentisse una copertura politica della notizia. jeff bezos “Sembra un’estorsione da manuale”, ha detto Zachary Elsea, una giurista di Kinsella Weitzman Iser Kump e Aldisert LLP a Santa Monica, in California. La legge definisce l’estorsione, tra le altre cose, ottenere qualcosa di valore attraverso la paura, e la minaccia molto esplicita di AMI di pubblicare le immagini imbarazzanti a meno che Bezos non si adegui, si adatta a questa descrizione, secondo Elsea.

    Lo scontro Bezos-Trump e il divorzio

    Questo è l’ultimo scontro tra Bezos e il presidente. Trump ha ripetutamente diffamato l’amministratore delegato di Amazon, minacciando la sua compagnia di aumenti delle tasse, procedimenti antitrust e spese di spedizione più alte, attaccando il Washington Post come una “truffa”. Bezos il mese scorso ha pubblicato una dichiarazione su Twitter, firmata da lui e sua moglie MacKenzie, che annunciava il loro divorzio. Ore dopo, la prima storia di Enquirer sulla sua relazione con Sanchez è stata pubblicata online. Il giorno dopo, Trump ha augurato a Bezos buona fortuna su Twitter.