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  • Su cosa puntare per una strategia di Content Marketing vincente nel 2019

    Il marketing dei contenuti avrà sempre più importanza e i brand continueranno ad investire budget in creazione e distribuzione

    21 Gennaio 2019

    Ci sono poche certezze nella vita, una di queste è che nel 2019 il content marketing avrà ancora più importanza e che i brand continueranno ad investire budget nella creazione e distribuzione dei contenuti. Per restare sempre aggiornati sui trend del momento, ecco alcuni aspetti fondamentali per stare al passo con i cambiamenti.

    Autenticità, trasparenza e valore

    Quando si tratta di qualsiasi tipo di marketing, l’autenticità, la trasparenza e il valore sono fondamentali per la credibilità del brand: da una recente indagine di Social Media Today, l’86% dei consumatori afferma che l’autenticità è un fattore chiave di differenziazione che porta a una decisione di acquisto, il 73% dei consumatori è pronto a riconoscere un prezzo più alto se l’azienda promette trasparenza, mentre il 94% dei consumatori afferma di rimanere fedele a un marchio che fornisce una trasparenza completa. Spesso vediamo brand investire su contenuti che sono tutt’altro che autentici, e questo è in genere visto dai consumatori negativamente, togliendo credibilità al brand. Qualsiasi discrepanza tra ciò che un’azienda dice e ciò che effettivamente fa, naturalmente, crea un divario importante nella relazione con le persone. L’obiettivo del content marketing non è mai stato semplicemente quello di vendere prodotti o promuovere il tuo marchio. Piuttosto, il content marketing ha l’obiettivo di creare valore, sia che si tratti di educare, di intrattenere o altro. In tal modo, si genera un senso di autenticità e trasparenza, e si aumenta la fidelizzazione al brand.

    Personalizzazione del contenuto

    buyer personas
    Credits: Depositphotos #199643492
    Nell’era della personalizzazione, dobbiamo trovare strategie che consentono di creare contenuti personalizzati, e per farlo è necessario avere un approccio data driven. Personalizzare vuol dire conoscere esattamente il pubblico a cui indirizzare al comunicazione, vuol dire “coccolare” il lettore della comunicazione attraverso un’offerta creata su misura. È statisticamente provato che un’email personalizzata con il nome della persona già all’interno dell’oggetto ha più probabilità di essere letta rispetto ad una generica. L’invio di contenuti personalizzati tiene conto del pubblico di riferimento e ha maggiori probabilità di raggiungere gli obiettivi. LEGGI ANCHE: I 3 limiti (e le nuove sfide) del Content Marketing contemporaneo

    Brand collaboration

    Il 2019 sarà l’anno in cui si confermerà la tendenza  di trovare modi per collaborare tra brand.  Un ottimo esempio di brand collaboration è il progetto “Stratos” di Red Bull e GoPro, con cui le compagnie hanno presentato il salto di 24 miglia di Felix Baumgartner da una navicella spaziale alla Terra. GoPro non vende solo fotocamere portatili e Red Bull non vende solo bevande energetiche. Invece, entrambi si sono affermati come marchi di lifestyle – in particolare, uno stile di vita pieno di azione, avventuroso, senza paura e di solito piuttosto estremo. Questi valori condivisi li rendono un perfetto abbinamento per le campagne di co-branding, in particolare quelle che riguardano gli sport d’azione. Per far funzionare la partnership, GoPro fornisce agli atleti e agli avventurieri di tutto il mondo gli strumenti e i finanziamenti necessari per acquisire video, acrobazie e eventi sportivi di azione in video, dal punto di vista dell’atleta. Allo stesso tempo, Red Bull utilizza la sua esperienza e reputazione per gestire e sponsorizzare questi eventi. “La tecnologia delle telecamere GoPro ci consente di completare la programmazione offrendo nuove prospettive per gli atleti che non sono mai state viste prima”, ha affermato Sean Eggert, direttore marketing sportivo della Red Bull. La collaborazione consente ai contenuti esclusivi di GoPro di migliorare la crescita di entrambe le aziende. LEGGI ANCHE: Cosa aspettarsi da Instagram nel 2019 e come fare per non restare indietro

    Chatbot e intelligenza artificiale

    Il futuro dei chatbot sui social media L’utilizzo di chatbot e assistenti vocali nel 2019 diventerà sempre più diffuso. Secondo uno studio di Spiceworks, il 40% delle grandi aziende utilizzerà chatbot e/o “assistenti intelligenti” entro il 2019. Ciò è in gran parte dovuto al numero crescente di consumatori che vogliono  connettersi con le loro aziende preferite tramite chat. Un esempio di chatbot intelligente è TOBi, l’assistente virutale di Vodafone: uno strumento in grado di rispondere a tutte le esigenze e le richieste più semplici e immediate dei clienti, così da garantire un’assistenza rapida in qualsiasi ora di qualsiasi giorno della settimana. Negli ultimi anni, l’elaborazione del linguaggio naturale (NLP) e l’apprendimento automatico hanno consentito alle aziende di creare chatbot in grado di condurre conversazioni a livello di superficie e più transazioni con i membri del pubblico, una tendenza che continuerà sicuramente a crescere.