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  • I piccoli comuni, le rotte nazionali, l’estero: il 2018 di Flixbus spiegato

    La compagnia ha chiuso il 2018 con il 50% di passeggeri in più rispetto al 2017. Fra i trend di sviluppo: rotte verso i piccoli centri e aeroporti

    15 Gennaio 2019

    Passeggeri in crescita del 50% rispetto al 2017, 450 città italiane toccate, tra cui piccoli e medi centri non collegati dalle reti tradizionali (50 città solo in Calabria e in Sicilia). Questi alcuni dei numeri con cui Flixbus ha chiuso il 2018. Fra le tendenze dell’anno appena trascorso, la compagnia di viaggi low cost in autobus extra-urbani, ha rilevato un “boom di prenotazioni per l’estero” e la crescita di “rotte per aeroporti e piccoli e medi centri”. LEGGI ANCHE: Flixbus integra anche Apple Pay fra i suoi sistemi di pagamento flixbus

    1. Verso gli aeroporti…

    In crescita le direttrici nazionali, come Milano-Roma, Torino-Venezia e Napoli-Bari, ma le performance più rilevanti per il 2018 hanno riguardato le rotte internazionali e quelle verso gli aeroporti e i piccoli e medi centri. Fra le linee Flixbus che nel 2018 hanno registrato il maggiore afflusso, la Venezia-Parigi (prima in assoluto fra le linee operate dall’Italia), la Roma-Francoforte e la Torino-Zagabria, mentre tra le mete che hanno registrato più arrivi si segnalano gli aeroporti di Orio al Serio (+89% di arrivi rispetto al 2017), Fiumicino (+215%) e Malpensa (+260%).

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    2. …e i medi e piccoli centri

    Vero fulcro dell’espansione nazionale di FlixBus nel 2018 sono stati i comuni medi. “Molti – sottolinea la compagnia –  hanno visto gli arrivi raddoppiare (come Termoli), triplicare (come Cattolica), quadruplicare (come Alba) o persino quintuplicare (come Martina Franca)”. Aumentano anche i flussi verso i piccoli comuni, complice l’integrazione nella rete di molti centri minori, dalle località montane in Trentino a quelle della costa ionica in Calabria, in linea con l’estensione perseguita in tutta Europa “dove il 40% delle fermate FlixBus si trova in comuni con una popolazione inferiore ai 20.000 abitanti”.

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    3. Calabria e Sicilia

    Molti dei piccoli e medi centri raggiunti nel 2018, in particolare, si trovano in Calabria e in Sicilia, regioni dove FlixBus è approdata quest’anno, estendendo la propria rete a circa 50 città: non solo, quindi, Palermo, Reggio Calabria, Catania, Messina o Lamezia Terme, ma anche Santo Stefano di Camastra, nel Parco dei Nebrodi, Spezzano Albanese, nella Valle del Crati, o Mormanno, nel Parco del Pollino.

    4. Tradizione e innovazione

    Il connubio fra tradizione e innovazione si riconferma una formula vincente – ha spiegato Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus Italia – tanto più in un Paese come l’Italia, dove il trasporto su gomma è una realtà radicata e sono in aumento gli studenti e i giovani lavoratori fuorisede, una categoria di passeggeri sempre più digitalizzata e che infatti costituisce la maggioranza della nostra utenza. Anche nel 2019 continueremo a lavorare per consentire a chiunque di viaggiare ogni volta che vuole, per lavoro o per piacere”. LEGGI ANCHE: FlixBus ti fa lo sconto se vai alla mostra in bus con la campagna #SostaAlMuseo

    5. Così nel mondo

    Fuori dai confini nazionali, FlixBus dichiara oltre 350 mila collegamenti giornalieri in 29 Paesi, Stati Uniti inclusi. “Abbiamo iniziato a scrivere la storia di FlixBus cinque anni fa – ha dichiarato André Schwämmlein, fondatore e CEO di FlixMobility – e ogni anno continuiamo a superarci. Solo nell’ultimo anno abbiamo portato il nostro servizio oltreoceano inaugurando il network statunitense, abbiamo lanciato FlixTrain in Germania e i primi autobus elettrici a lunga percorrenza in Francia e Germania. Abbiamo avviato nuovi mercati in Polonia e Svezia e i primi collegamenti nazionali in Belgio e Svizzera, e abbiamo introdotto nuovi servizi tecnologici a bordo della nostra flotta. E nel 2019 continueremo a crescere ancora”.