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  • Taylor Swift ha usato il riconoscimento facciale in un concerto per individuare gli stalker

    Non si conoscono ancora le modalità di conservazione e l'eventuale uso delle immagini raccolte dopo il concerto

    13 Dicembre 2018

    Mentre la tecnologia di riconoscimento facciale suscita dubbi e paure, oltre che prospettive di sicurezza, nella popolazione, alcune star hanno già iniziato ad usarla per rendere le proprie performance più sicure.

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    Gli studenti al riconoscimento facciale prima di poter essere serviti a pranzo nella caffetteria (Fonte @Epoch Times)
    In particolare, Taylor Swift ha utilizzato questa tecnologia per individuare potenziali stalker (la star ne annovera centinaia) presenti ai suoi concerti. LEGGI ANCHE: Questa scuola in Cina sta monitorando gli studenti con il riconoscimento facciale

    Una telecamera nascosta in uno stand

    Una telecamera nascosta in uno stand che riproduceva video del soundcheck e delle prove del concerto, scattava foto a chiunque si rivolgesse verso lo schermo e le inviava a un centro di controllo a Nashville, dove le immagini venivano confrontate con un database interno per individuale potenziali pericoli. “Tutti quelli che passavano si fermavano a fissarlo, bastava questo e il software avrebbe iniziato a funzionare”, ha detto alla stampa Mike Downing, responsabile della sicurezza di Oak View Group. Downing era lì per vedere la tecnologia dell’innovativo stand in azione. Il fenomeno dello stalking assume contorni inquietanti: Taylor Swift ha dovuto più volte rivolgersi ai tribunali per richiedere ordini restrittivi per alcuni fan che la perseguitavano. Nella scorsa settimana, un fan è entrato in casa sua, ha fatto la doccia e ha dormito nel suo letto. LEGGI ANCHE: Il riconoscimento facciale non è uguale per tutti, potrebbe escludere alcuni gruppi etnici

    Un precedente destinato a fare scuola

    Risulta evidente, quindi, che la mossa della Swift possa costituire un precedente per altri artisti con le stesse problematiche, anche se l’utilizzo indiscriminato di questa tecnologia può portare a conseguenze agghiaccianti. Non si conosce infatti il destino delle immagini raccolte o come verranno utilizzate in futuro, sebbene i partecipanti fossero a conoscenza che una telecamera stava riprendendo (e verificando) i loro volti.