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  • Tim Cook: inevitabili nuove regole per le aziende tecnologiche

    L'Amministratore Delegato di Apple torna sul tema della privacy. Nel settore tech "il libero mercato non funziona" ha detto in un'intervista ad Axios

    19 Novembre 2018

    L’introduzione di una nuova regolamentazione per l’industria tecnologica “è inevitabile”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Apple, Tim Cook. Dopo i recenti scandali per violazione della privacy e le pressioni politiche sulla rivale Facebook, per l’AD di Apple Tim Cook nel settore tech “il libero mercato non funziona” e i politici interverranno perché, ha spiegato, l’introduzione di una nuova regolamentazione per l’industria tecnologica “è inevitabile”. L’amministratore delegato della società di Cupertino ne ha parlato ad Axios. Parole che arrivano dopo l’indagine del New York Times, che ha rivelato che Facebook avrebbe assoldato la Definers Public Affairs per screditare i manifestanti attivisti, in parte collegandoli al finanziere George Soros.

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    Dobbiamo ammettere quando il mercato libero non funziona

    “In linea generale, non sono un grande fan della regolamentazione – ha precisato Cook – sono un grande sostenitore del libero mercato. Ma dobbiamo ammettere quando il mercato libero non funziona. E in questo caso non ha funzionato. Penso che sia inevitabile che ci sarà un certo livello di regolamentazione. Penso che il Congresso e l’amministrazione a un certo punto approveranno qualcosa”.

    A Bruxelles

    Cook era intervenuto sul tema della privacy, più di recente, durante la International Conference of Data Protection and Privacy Commissioners. In quell’occasione aveva parlato degli sforzi che il mondo della tecnologia deve fare per tutelarla. “Alla Apple non smettiamo di cercare di produrre nuove tecnologie sperando di migliorare il mondo. Ma sappiamo che le tecnologie non possono migliorare il mondo se non cerchiamo di rispondere alla domanda: ‘In che tipo di mondo vogliamo vivere?” aveva detto.

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    Critico

    Prima dell’intervista ad Axios e prima delle dichiarazioni a Bruxelles, Cook si era espresso favorevolmente ad una legge federale americana sulla tutela dei dati, sostenendo la validita del GDPR, al punto da volerlo replicare negli Stati Uniti. Senza dimenticare poi che Cook è stato sempre molto critico quando si è trattato di commentare le vicende che hanno coinvolto Facebook e la privacy, come nel caso dello scandalo Cambridge Analytica.

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