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  • Un ricercatore mostra in 3D come funzionerà l’internet via satellite di Musk

    La simulazione del ricercatore ha dato esito positivo: secondo i dati, il progetto è fattibile

    14 Novembre 2018

    Musk torna a stupire con il suo nuovo progetto: una rete spaziale per trasmettere internet in tutto il mondo, attraverso migliaia di satelliti.

    Starlink arriverà nel 2020

    La nuova idea visionaria dell’imprenditore americano che ha già creato Tesla, Hyperloop, SpaceX e altre aziende del tutto innovative si chiamerà Starlink e dovrebbe essere operativa già dal 2020, con la metà dei satelliti previsti in orbita. musk L’obiettivo sarà trasferire la maggior parte del traffico internet con questo sistema. Ma come evitare che i satelliti si schiantino l’uno contro l’altro? Un piano del genere è realmente fattibile? LEGGI ANCHE: Tesla inizia la produzione di Model Y, il suo primo crossover elettrico Per chiarire qualche perplessità tra le molte sollevate e rispondere ad alcune domande, Mark Handley, professore presso il Dipartimento di Informatica dell’University College di Londra, ha recentemente creato una simulazione dettagliata di Starlink.

    Cosa ha fatto Mark Handley

    L’esperimento di Handley è stato realizzato utilizzando un simulatore creato appositamente per questo scopo, la creazione dell’ambiente virtuale è simile per funzionamento e resa grafica, a quella che visualizziamo in un comune videogioco 3D. “Ho già scritto simulatori di reti, ma di solito non li scrivo in un programma di gaming”, ha detto Handley a Digital Trends. “Tuttavia, in questo caso, essere in grado di visualizzare il movimento delle stelle è stato fondamentale per procedere. È molto intuitivo e rende più semplice capire cosa succede se puoi guardare mentre avviene. A un basso livello di risoluzione di queste simulazioni, il problema è essenzialmente un problema di geometria 3D, e un motore per il gaming è in realtà molto adatto per ovviare ad alcuni di questi problemi. ” LEGGI ANCHE: Il giapponese Yusaku Maezawa sarà il primo a partire su SpaceX (e forse a bordo ci sarà anche Musk) Handley ha raccontato di essersi subito stato incuriosito quando Musk ha parlato di Starlink, sebbene avesse molte domande sulle specifiche e sul funzionamento. Ad esempio, si chiedeva se fosse davvero possibile collegare insieme migliaia di satelliti in orbita sulla Terra in modo tale che i percorsi dei movimenti fossero abbastanza diretti. Aveva anche domande sulla capacità della rete, in particolare riguardo alle tecnologie più convenzionali, come la fibra ottica.

    Cosa ha concluso Handley

    “Sì, penso che il concetto sia globalmente fattibile”, ha detto Handley a conclusione della sua simulazione. “Rimane comunque un obiettivo ambizioso e SpaceX sta spingendo ai limiti la tecnologia in diverse aree contemporaneamente. Si tratta per lo più tecnologia conosciuta, ma continuare a impiegarla nel modo in cui lo stanno facendo sarà impegnativo. L’uso di collegamenti laser tra i satelliti nello spazio libero, ad esempio, è invece una tecnologia relativamente sconosciuta, anche se l’Agenzia Spaziale Europea ha già dimostrato che un utilizzo pratico è possibile, ma SpaceX dovrà raggiungere più obiettivi simultaneamente e ottenere velocità di trasmissione dati più elevate. Ho fiducia che sia possibile, ma perché funzioni correttamente ci vorrà ancora molto tempo”.