FABIO ZECCHINI, ALESSANDRO PETAZZI, CLAUDIO BELLINZONA E PAOLO GIULINI I IDEATORI DEL PROGRAMMA MUSEMENT, FOTOGRAFATI ALL' INTERNO DEL MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA LEONARDO DA VINCI IN VIA SAN VITTORE, 21 (DUILIO PIAGGESI, MILANO - 2013-11-27)
Musement, il servizio per scoprire e prenotare tour e attrazioni in tutto il mondo e una delle principali aziende digitali italiane, è stata acquisita dal colosso tedesco di Hannover TUI Group. L’azienda, basata a Milano, guidata dai propri founder Alessandro Petazzi, Claudio Bellinzona, Paolo Giulini e Fabio Zecchini, con l’intero team rimarrà indipendente all’interno di TUI Destination Experiences, la business unit di TUI Group dedicata al segmento Tours & Activities, attiva in 49 paesi nel mondo.
L’operazione rappresenta la più importante exit nel settore tech travel italiano nell’ultimo decennio e segna una mossa strategica nel mercato globale delle esperienze, che vale oggi 150 miliardi di euro, con un tasso di crescita del 7%
I founder di Musement – credits Claudia Barbarisi
Lanciata nel 2013, la startup ha ampliato nel corso degli anni la propria offerta di prodotti con tour, eventi sportivi e musicali, mostre temporanee, musei, attrazioni e attività esclusive. Disponibile in 1.100 città in tutto il mondo, con prodotti che vanno dai biglietti d’ingresso a musei, eventi e attrazioni a visite guidate fino a gite in barca o in bicicletta, percorsi enogastronomici, Musement ha contribuito ad innovare il panorama delle esperienze di viaggio (controlla in tempo reale se in musei, mostre o eventi circostanti ci siano biglietti in vendita per la giornata in corso, se sono effettivamente disponibili e se si accettano biglietti elettronici che permettano ai viaggiatori di ottimizzare il proprio tempo a destinazione) e dichiara di raggiungere ogni mese un milione di utenti. Tra i fondi che hanno sostenuto l’azienda, che ha raccolto in cinque anni un totale di 15 milioni di euro, P101, 360 Capital Partners, Micheli Associati e Italian Angels for Growth. Tra i finanziatori, anche il fondo americano Interwest Capital.
L’azienda ha inoltre puntato da subito sullo sviluppo tecnologico del prodotto, realizzando una piattaforma di back end per la creazione automatica di tour combinati e di itinerari intorno a punti di interesse, fino a soluzioni di machine learning per definire rilevanza di contenuti e prezzi in modo dinamico. Il tutto integrato in oltre 35.000 prodotti prenotabili da migliaia di fornitori in diversi verticali.
Con l’entrata nel Gruppo TUI, Musement potrà accedere a 20 milioni di clienti e contare sulla reputazione di un brand riconosciuto a livello globale. Il Gruppo e la sua controllata TUI Destination Experiences avranno accesso alla tecnologia, alle competenze avanzate del team digital di Musement.
“Siamo entusiasti di essere entrati a far parte di uno dei più grandi gruppi presenti sul mercato travel a livello globale – ha dichiarato Alessandro Petazzi, CEO di Musement – realizzare una exit di questa portata rappresenta un segnale importante per l’innovazione italiana e un riconoscimento al grande lavoro svolto con gli altri co-founder, Claudio Bellinzona, Paolo Giulini e Fabio Zecchini, in questi cinque anni. Per Musement – ha aggiunto – si aprono nuove opportunità per monetizzare meglio la nostra tecnologia e la nostra offerta, accedendo in primo luogo alla vasta base clienti del Gruppo TUI e sfruttandone i vantaggi a livello di costi di acquisizione e, quindi, espandendo potenzialmente in maniera notevole le relazioni strategiche di distribuzione B2B2C”. Per Petazzi “Musement è un esempio di come anche in Italia i migliori operatori di venture capital possano contribuire a creare e finanziare aziende innovative, leader nel proprio settore che riescono ad attrarre capitali dell’estero e a creare posti di lavoro a beneficio dei nostri giovani più qualificati. Grazie ai fondi ottenuti abbiamo potuto accelerare le nostre operazioni di crescita e lo sviluppo di asset tecnologici, che hanno giocato un ruolo chiave nell’ambito dell’acquisizione”.
“Fin dalla nascita di Musement – ha aggiunto Fabio Zecchini, anche CTO dell’azienda – uno dei nostri focus principali è stato lo sviluppo di tecnologie avanzate che permettessero di guidare l’innovazione dell’intero settore. A partire dai servizi digitali ai supplier, passando per il lungo percorso di rendere i biglietti printless, fino alle ultime implementazioni nel mondo del machine learning e dell’artificial intelligence abbiamo sempre cercato di creare un prodotto all’avanguardia per i nostri clienti finali e semplificare i processi dei fornitori. Guardando ai giganti tech dell’Asia o della Silicon Valley, siamo ancora più fieri ed orgogliosi con l’intero team internazionale di aver realizzato in Italia questo obiettivo, che ha avuto un grande peso sull’intera operazione”.
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