Impossibile nascondersi dietro a ciò che è la realtà: le acque del nostro pianeta sono sempre più compromesse dall’utilizzo della plastica, un materiale diventato a tutti gli effetti nocivo per l’ecosistema globale.
Ecco perché molte multinazionali si sono distinte in iniziative eco-friendly, con l’obiettivo di dare un contributo utile per la riduzione dell’inquinamento da plastica.
American Express, in particolare, recentemente ha attuato una partnership con l’organizzazione Parley for the Oceans, mediante cui ha posto le basi per realizzare la sua prima carta di credito realizzata riciclando rifiuti plastici provenienti da acque marine.
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La volontà di dare un proprio contributo alla causa, per American Express, è nata dalla collaborazione con l’organizzazione Parley for the Oceans, dedicata proprio a combattere l’inquinamento da plastica negli oceani del nostro pianeta con molte attività e partnership con aziende importanti.
L’azienda ha compiuto dei passi nella stessa direzione di IKEA e Adidas, entrambe sensibili all’argomento e protagoniste con iniziative in grado di contribuire alla causa.
Il colosso svedese non solo cesserà la distribuzione di borse in plastica alla clientela, ma tra gli obiettivi per i prossimi due anni c’è quello di interrompere la produzione di piatti, posate, bicchieri e altri prodotti in plastica.
Adidas, invece, sempre in collaborazione con Parley for the Oceans, ha lanciato la sua linea dedicata allo yoga, interamente prodotta con plastica riciclata proveniente dagli oceani.
La carta di American Express è attualmente in fase di prototipazione, ma sarà rilasciata entro un anno. L’azienda spera che il design della carta aiuterà a sensibilizzare nei confronti di questi argomenti, di vitale importanza per il nostro pianeta e per il suo ecosistema, e a incentivare sforzi sempre più ingenti con il comune obiettivo di combattere questa problematica.
“American Express sta creando un inequivocabile segno di cambiamento e invitando il suo network a formare un futuro’blu’, basato sulla creatività, sulla collaborazione e sull’eco-innovazione,” ha spiegato Cyrill Gutsch, fondatore dell’organizzazione no profit, in un comunicato stampa.
“I nostri oceani giocano un ruolo fondamentale per le nostre vite, per la salute del nostro pianeta e per quella dei viaggi e del turismo, che American Express supporta da tempo. È importante esserne consapevoli e fare la nostra parte per far sì che i nostri oceani continuino a rimanere del loro blu” , ha spiegato anche Doug Buckminster di American Express, aggiungendo che “la partnership con Parley è il giusto passo per dare la possibilità alla nostra community di sostenere il pianeta che tutti condividiamo”.
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Partnership con Parley che non ha portato solo il progetto della carta di credito fatta da plastica riciclata, ma un piano a lungo termine.
L’azienda, infatti, ha annunciato che si dedicherà a ridurre l’utilizzo di plastica nelle sue operazioni a livello internazionale aderendo al programma Parley AIR, il quale si fonda su tre pilastri fondamentali: evitare la plastica ovunque questo è possibile, intercettare gli sprechi di plastica esistenti, riprogettare i materiali e i prodotti, agendo sulla radice del problema.
Un passo in più, da parte di American Express, per diventare un’azienda sempre più eco-sostenibile, con l’obiettivo di ottenere la certificazione zero waste per la sua sede di New York entro il 2025.
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