Una fonte del World Travel Market, nel settembre 2011, mostrava una statistica con i risultati del sondaggio sulla domanda: “Quanto pensi che i social media saranno importanti tra cinque anni?”. Allora, un 15% degli intervistati pensava che i social media fossero al loro apice e che la loro popolarità sarebbe diminuita.
Oggi, grazie allo studio Portrait of American Travelers 2018-19 (Ritratto dei viaggiatori americani 2018-19) condotto dall’organizzazione di travel marketing MMGY Global, sappiamo che il 70% di questi viaggiatori utilizza i social per una media di 82 minuti almeno una volta al giorno.
Dato che aumenterebbe prendendo in esame solo osservando le abitudini dei Millennials appassionati di viaggi e vacanze, che invece navigherebbe sui social in media circa 113 minuti al giorno.
Il 46% dei viaggiatori americani che utilizzano i social network è attivo su Instagram, trend che dal 2013 sembra essere in aumento del 350%, e il 60% dei millenial utilizza la piattaforma, incrementando questo dato che segnerebbe un +375% rispetto al 2013.
Su Instagram i post che riguardano destinazioni, tour operator o catene alberghiere vengono presi in considerazione da un 18% dei viaggiatori durante la fase di ispirazione della pianificazione delle vacanze, e il 21% di questi sono Millennials.
L’attività generale durante questa fase che precede il viaggio comprende richiedere consigli e valutazioni, confrontare prezzi e caratteristiche e, in parte minore, effettuare prenotazioni.
E proprio in base a questa potenzialità futura che si intravede dai dati dell’online travel marketing (e che è ora un buon punto di partenza), Instagram ha recentemente annunciato che metterà a disposizione degli utenti una nuova funzionalità che renderebbe più semplice prenotare biglietti e vacanze attraverso la piattaforma, offrendo alle aziende la possibilità di aggiungere pulsanti che indirizzino il cliente alla CTA, come “Prenota”, consentendo così di effettuare acquisti senza dover necessariamente lasciare Instagram.
Ciò che si comprende dai dati forniti da MMGY è che i marketer per attirare i potenziali consumatori sui social media devono creare campagne esclusive basate sull’esperienza intorno ai loro prodotti e servizi che possono offrire ai viaggiatori, poiché la maggior parte di essi si affida ancora ai motori di ricerca.
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Infatti, nonostante l’uso crescente di Instagram, Google rimane ancora il “sito di viaggi” più utilizzato dagli internauti, con il 41% dei viaggiatori che lo utilizzerebbe per trovare prezzi e informazioni utili nella fase di pianificazione delle loro vacanze.
Uno studio di Merkle and Levo accerterebbe il fatto che per i Millennials più del prodotto in sé, sono le esperienze, come i viaggi, ad essere importanti. Tra di loro, ad esempio, il 72% afferma che spendere per “acquistare” esperienze li rende più felici, e il 54% si lascerà guidare dalla user experience nella scelta degli acquisti più importanti nel prossimo anno.
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Lo spunto utile con cui lasciamo i Travel Marketer (per molti più che una novità sarà semplicemente una certezza) e tutti coloro che sono coinvolti nel mondo del turismo in generale, è che stando alla ricerca di MMGY, per aumentare le conversioni, bisognerebbe coinvolgere/ingaggiare gli influencer sulla piattaforma per attirare i Millenials, ed integrare queste figure con i futuri nuovi pulsanti che Instagram presto (si spera) potrebbe mettere a disposizione degli operatori turistici.
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