Quando si affronta il tema dell’incremento di produttività sul lavoro, sentiamo spesso dire frasi come “devi stabilire degli obiettivi”, oppure “devi pianificare la tua giornata minuto per minuto”, e ancora “cerca la motivazione dentro te stesso”.
Tutto questo non è sbagliato, altroché. Ma c’è un protagonista indiscusso delle nostre giornate lavorative che il più delle volte viene trascurato: si tratta dell’ambiente di lavoro, inteso come spazio fisico. Se è vero infatti che la motivazione, gli obiettivi e l’attenzione sono davvero fondamentali per incrementare la produttività, è altrettanto vero che lo spazio in cui svolgiamo le nostre attività lavorative è la prima realtà con cui ci interfacciamo ogni giorno.
Come dice il B. J. Fogg, direttore del Persuasive Tech Lab di Stanford, “c’è solo un modo per cambiare radicalmente il tuo comportamento: cambiare radicalmente lo spazio in cui operi”.
In un momento in cui in tanti si chiedono se sia più produttivo lavorare da casa oppure in ufficio, sono molte le aziende impegnate a promuovere la produttività e la creatività all’interno delle proprie mura. Ecco quindi qualche consiglio e qualche trucco per fare in modo che i dipendenti si sentano produttivi e a loro agio come se fossero a casa loro (non importa se non potrai applicarli tutti, magari leggendoli ti viene qualche idea!).
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La luce solare aumenta la produttività dei lavoratori e anche la loro salute (a meno che non siano dei vampiri, ma questo lo escludiamo). Sono stati condotti numerosi studi che hanno collegato la luce solare alla produttività sul posto di lavoro. In particolare in una ricerca intitolata “L’impatto dell’esposizione diurna sul posto di lavoro sul sonno, l’attività fisica e la qualità della vita“ si legge che “rispetto al gruppo senza finestre, i lavoratori con finestre sul posto di lavoro hanno avuto il 173% in più di esposizione alla luce bianca durante la giornata lavorativa e hanno dormito in media 47 minuti in più a notte. C’è stata anche una tendenza per i lavoratori con la finestra ad avere più attività e una maggiore efficienza del sonno rispetto a quelli senza”.
Se ti è fisicamente impossibile fare in modo che nel tuo ufficio tu possa lavorare vicino ad una finestra, potresti valutare un’illuminazione a LED intelligente che imiti la luce solare naturale e possa aiutare a mantenere il ritmo circadiano del corpo.
Come si legge in uno studio della Cornell University, le temperature inferiori a 20 gradi centigradi comportano maggiori errori e una minore produttività. Temperature superiori a 20 gradi hanno invece l’effetto opposto. Per citare lo studio, “quando la temperatura dell’ufficio in uno studio di un mese è aumentata da 20 a 25 gradi centigradi, gli errori di battitura sono diminuiti del 44% e l’output di digitazione è salito del 150%”.
Per cui ricorda: keep calm e fai del tuo condizionatore uno dei tuoi migliori amici!
Sono tanti gli studi scientifici recenti che dimostrano come uffici più verdi aumentino il benessere e la produttività dei lavoratori. Secondo una ricerca condotta nel 2014, mettere una pianta sulla propria scrivania, o comunque in ufficio, aumenta la produttività addirittura del 15%; le piante negli spazi lavorativi, insomma, hanno effetti benefici sulla qualità della vita di chi ci lavora, ma anche sull’efficienza.
Per cui se sulla tua scrivania hai uno spazio libero, non appoggiarci un’altra foto del tuo gatto, o il calendario 2018: opta per un’agave, una pianta d’aloe o un piccolo cactus.
Non se lo sono certo inventati i guru della Silicon Valley (dove pare che il walk and talk sia una routine): già nell’antichità l’uso del passeggiare per pensare, insegnare e anche per parlare era una pratica consolidata, un’abitudine sana e utile. Socrate, Cicerone, i peripatetici, ma anche molti grandi scrittori, politici, uomini di business dei giorni nostri hanno mantenuto questa abitudine.
I vantaggi del walk and talk sono una migliore concentrazione e gestione dello stress grazie al movimento, oltre ai notevoli benefici sull’organismo, sull’umore a anche psicologici. Hai mai pensato che quando cammini, anche se non hai una meta, hai l’impressione che stai andando da qualche parte? Ecco, metaforicamente parlando questo potrebbe essere molto utile in sede di riunione: ad esempio potreste star camminando verso la soluzione di un problema.
Provare per credere!
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