Epic Win & Fail: Speciale Sanremo 2018 (nel bene e nel male)

Oggi è uno di quei #BlueMonday ufficiosi, perchè è il lunedì dopo il Festival di Sanremo. Per quanto lo si possa amare o odiare, seguire in TV o su Twitter, criticare o attendere spasmodicamente per un anno intero, è uno degli eventi mediatici italiani a più grande impatto social, che ci regala squisiti meme da utilizzare (con parsimonia) sui nostri profili.

Ma vediamo cos’è successo di memorabile questa settimana – oltre alla marchetta da Influencer del Vessicchio nazionale per Netflix.

LEGGI ANCHE: Quanto è costato fare pubblicità durante il Festival di Sanremo 2018?

Epic Win

La scimmia nuda ball… – ah no!”. Nonostante, per molti, la trovata della danzatrice di 83 anni che balla scatenata sulle note della canzone di Lo Stato Sociale sia sembrata una copia carbone della performance di Francesco Gabbani vestito da primate durante il Festival dell’anno scorso, è innegabile che rimanga l’Epic Win più grande di questa edizione di Sanremo. Tra preoccupazione e ammirazione, il mondo dei social si è inchinato di fronte all’esibizione di Paddy Jones, la ballerina Guinness dei Primati che è già stata dichiarata vincitrice ad honorem di tutto il carrozzone.

Nonna a parte, Lo Stato Sociale sono stati il gruppo più chiacchierato – in positivo – di quest’anno: gli unici ad aver portato una ventata d’aria fresca con la loro “Una vita in vacanza”.


Sono stati gli unici ad aver portato una parolaccia sul palcoscenico dell’Ariston quest’anno e ad essersi auto-censurati durante la serata dei duetti, in cui hanno cantato insieme all’attore Paolo Rossi e al Piccolo Coro dell’Antoniano, trasformando la parte conclusiva del ritornello in un sobrio “Nessuno che buca i palloni”. Dai, vincono loro. “Nessuno che buca i palloni” cantato dai bimbi è la migliore pernacchia alla censura. #Sanremo2018 #Sanremodaldivano #LoStatoSociale pic.twitter.com/1WqqBnNtat — Gisella Ruccia (@gisellaruccia) February 9, 2018


 

Epic Fail

Torniamo a Sanremo per parlare delle esilaranti gag di Claudio BaglioniQuella che più delle altre ha suscitato un certo clamore è stata la gag del Dittatore Artistico, dove Baglioni fa il verso a Mussolini – scatenando immancabilmente una piccola polemica social – e culmina in un confronto tra il Dittatore Baglioni e l’eversivo Vessicchio, dove l’uno ha la meglio sull’altro e gli spezza la bacchetta. 

Difficile dire se, tirate le somme, la conduzione di Baglioni sia stata davvero un Epic Fail o un Epic Win, di certo ha fatto parlare di sé – tra le gag e continui featuring sul palco.


Ai posteri l’ardua sentenza. Anche se James Taylor, in qualche modo, la sua l’ha già data.

Sempre Sanremo. James Taylor, leggenda della musica americana, è stato uno dei grandi ospiti internazionali di quest’anno, peccato che, prima di iniziare l’intervista, da subito diventata virale in rete, nessuno gli abbia spiegato chi fosse il padrone di casa di quest’anno. Così, il tutto si è riassunto in un imbarazzantissimo Claudio Baglioni who?

Questo Festival è stato, infine, segnato anche dal peso di una grande assenza. Quest’anno Ceres non c’è. Nessun contenuto di real time marketing, nessun hashtag dedicato, nessuna social room, del Festival di Sanremo non c’è neanche il minimo cenno sui canali social del brand. Di certo, non si tratta di un cambio di strategia perché di real time marketing sui canali del brand se ne fa ancora. Quindi, perché? Qualsiasi siano le motivazioni, una cosa è certa: certe assenze lasciano sempre l’amaro in bocca.

Alexia Altieri

Un’anima creativa intrappolata in uno standing da Account. Sono una storyteller curiosa, con ambizioni fuori budget e idee extra-brief.

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