Chi è Kenneth I. Chenault, il primo afroamericano a sedere tra i boss di Facebook

Kenneth I. Chenault è diventato membro ufficiale del board of director di Facebook. Il ruolo, ufficializzato il 18 gennaio e diventato effettivo lo scorso 5 febbraio, segna un passo importante nella storia della governance del social media: Chenault è infatti il primo membro del consiglio di colore.

Ormai ex-CEO di American Express, Kenneth avrà, secondo Mark Zuckerberg, un ruolo chiave nello sviluppo di aree del business con un grande potenziale ma non ancora utilizzate al massimo. Non solo connessioni tra amici, ma crescita di relazioni e partnership di carattere strategico con brand e non.

Il fatto che che Kenneth si sia aggiunto al board of director non rappresenta però solo una svolta dal punto di vista economico per l’azienda: si tratta di un segnale chiaro anche dal punto di vista sociale. Essere il primo membro del consiglio appartenente ad un’altra etnia dimostra come Facebook inizi a valorizzare le “minoranze”; parliamo di uomini ma anche di donne, di etnie e culture con punti di vista nuovi ed etereogenei.

Chenault non è nuovo alle conquiste per la comunità afro-americana, essendo stato il terzo uomo di colore della storia a diventare CEO di una società Fortune 500. Ha fatto parte, inoltre, del consiglio di amministrazione IBM e nel 1995 il magazine “Ebony” lo ha indicato come uno dei 50 “living pioneers” della comunità afro-americana.

LEGGI ANCHE: Cosa (ri)faranno Benetton e Oliviero Toscani

Facebook e la politica di valorizzazione della persone

Secondo i dati pubblicati lo scorso agosto,  la diversity è un argomento molto sentito dal colosso dei social media: nell’ultimo anno, infatti, il numero di donne assunte ha avuto un incremento, dal 33% al 35%, soprattutto nei ruoli di ricerca e sviluppo tecnologico.

Per quanto riguarda le minoranze etniche, il numero di persone di colore è aumentato dal 2% al 3%, mentre il personale di origine ispanica è passato dal 4 al 5%.

Dati di certo confortanti, che dimostrano l’impegno di Facebook nel cercare di rappresentare le diverse sfaccettature del mondo senza alcuna discriminazione.

Si pensa in modo sbagliato che uomini dai tratti caucasici siano più adatti a ricoprire ruoli managerali: ciò è dato da stereotipi che con il tempo sono diventati parte della nostra cultura e fanno percepire spesso che tutto quello che è diverso da questo ideale, non sia fonte di sicurezza.

L’importanza della diversity

Ad oggi i social media sono un vero e proprio mondo: Facebook conta più di due miliardi di persone iscritte, provenienti da ogni parte del mondo, con bagagli culturali completamente differenti.

I social media creano delle comunità e favoriscono lo scambio di pensieri e di informazioni; per comprendere fino in fondo determinate dinamiche è necessaria una sensibilità che solo persone culturalmente vicine posso avere.

Pensiamo a questo concetto dal punto di vista di businessuomini e donne interagiscono in modo differente all’interno dei social. Le informazioni che ricercano e i contenuti condivisi dovranno essere personalizzati tenendo conto anche di questo punto di vista e chi meglio di una donna potrebbe offrire un piano strategico di comunicazione a un brand che desidera comunicare di più con un pubblico femminile?

Per essere uno strumento di comunicazione efficace, è necessario che anche le persone che stabiliscono piani di crescita di lungo periodo rappresentino tutte le diverse sfaccettature e culture.

L’attenzione ad ogni tipo di pensiero e la sensibilità verso alcune problematiche dovuta alla vicinanza culturale aiuteranno Facebook a prendere decisioni sempre più sicure e ad avere sempre meno situazioni ambigue in cui, a volte, rischia di fare capolino una velata discriminazione.

Forse i social media aiuteranno a creare un mondo più aperto alle diversità, favorendo sempre di più lo scambio di idee, nel rispetto del pensiero di ognuno.

Haruka

Ho 28 anni e, dopo una laurea triennale in Economia, ho scelto di iscrivermi ad una facoltà che mi permettesse di conciliare due mie grandi passioni: il marketing e la scrittura. Nel 2012 ho così conseguito la laurea specialistica in Marketing Management e Comunicazione, mentre l'anno successivo ho frequentato un Master in Comunicazione per le Industrie Creative. Sono attratta da ogni tipo di sport ma, a parte nuoto e sci, in molti mi distinguo solo per il mio profondo desiderio di stare in compagnia. Per molti sono una copywriter, io mi ritengo semplicemente un'inguaribile curiosa, creativa con due potentissime armi ninja: il sorriso e l'autoironia!

Share
Published by

Recent Posts

Perché lo spot di Esselunga ha spaccato in due l’opinione del pubblico

Schizzato sui diversi social come trend topic di questi giorni, troviamo il nuovo spot Esselunga…

28/09/2023

Aumenta vendite e conversioni con il Community Commerce

Oggi i social media sono i primi canali, in ordine di importanza, quando si tratta…

28/09/2023

La pesca di Esselunga e le polemiche: è il colpo finale al brand activism?

Lo spot di Esselunga è perfetto per il suo target di consumatori, forse è per…

27/09/2023

Abbiamo provato Clipchamp, il nuovo editor video integrato in Microsoft 365

I video, si sa, rappresentano un potente strumento di comunicazione. Creano connessioni immediate, reali e…

26/09/2023

“Un mercato da 8 mila miliardi nel 2026”, anche Davide Casaleggio all’Ecommerce HUB 2023

La nona edizione di Ecommerce HUB®, evento completamente dedicato all’ecommerce che si terrà il prossimo…

25/09/2023

Gucci riceve la certificazione per la parità di genere: è il primo luxury brand italiano

Nessun brand italiano di lusso prima di Gucci era riuscito ad ottenere la Certificazione della…

25/09/2023

ll sito utilizza cookie di profilazione di terze parti per proporti messaggi pubblicitari in linea con le tue preferenze e cookie analytics per ottimizzare il sito. Cliccando "OK" o proseguendo la navigazione, accetti l'uso dei cookie. Per maggiori informazioni e disattivazione consulta l'informativa cookie completa.

Leggi di più