Divertire facendo pubblicità: quando la gamification si unisce al native advertising

Le nuove frontiere del native advertising non si limitano al Content Marketing, ma contemplano oggi possibilità sempre più ampie e variegate. Un esempio pratico ci è offerto oggi da SWOORDS, un nuovo gioco di parole multiplayer disponibile su App Store e Google Play, ispirato in parte dal successo del famoso Ruzzle, creato dal mobile game studio Pollso Ltd, lanciato dall’agenzia digitale creativa AQuest.

Come ha spiegato Fabio Merlin, CEO & Direttore Creativo, nel comunicato stampa per il lancio dell’app, le dinamiche di gioco sono uno dei trend del 2018 e la gamification entra a pieno titolo nel processo strategico della creazione digitale, perché unisce gli obiettivi di experience ed engagement, rafforzandone i risultati.

Dal Gaming al Native Advertising

SWOORDS non è un semplice gioco di parole: il suo design infatti è ottimizzato per rendere lettere e parole protagoniste assolute e per integrare all’interno delle dinamiche di gioco un sistema di native advertising, con cui le aziende possono sponsorizzare determinate parole e allo stesso tempo offrire vantaggi esclusivi ai giocatori, dentro e fuori dal gioco.

L’integrazione di questa soluzione consente alle aziende di raggiungere un pubblico mirato senza però interrompere l’esperienza di gioco, come invece avviene per altri giochi in cui banner e video rovinano l’esperienza di divertimento. All’inizio dei cinque round i giocatori visualizzano quattro parole bonus a testa. Se usate, queste hanno un valore doppio nel gioco, permettendo di sbloccare premi digitali o sconti a tempo su punti vendita offline, filtrati automaticamente in base alla prossimità del giocatore.

Le regole del gioco

Lo scopo del gioco è quello di trovare una parola che inizia con le ultime due lettere della parola precedente lanciata dall’avversario. Ad esempio: se viene lanciata una sfida con la parola “PERFEZIONISTA”, la risposta dovrà essere una parola che inizia con “TA” (es. “TARTARUGA”). SWOORDS riprende un popolare e famoso gioco chiamato Shiritori, poi ampliato e arricchito con dinamiche di gamification,

L’avversario può essere casuale o scelto tra gli amici di Facebook. Inoltre è disponibile una modalità single player, nella quale mettersi alla prova e sfidare l’intelligenza artificiale Doctor SWO, con tre livelli crescenti di difficoltà.

Il tempo scandisce le partite, con 20 secondi e cinque round per trovare la parola giusta, usando più lettere possibili per accumulare punti. Inoltre ad ogni partita le lettere nella tastiera corrispondono a un punteggio diverso e il giocatore può usare armi per distrarre e mettere in difficoltà i propri avversari.

La fase beta si è già conclusa con oltre 6.000 installazioni e circa 2.500 utenti attivi unici, che hanno rappresentato i primi tester del gioco, offrendo soluzioni e migliorie all’interno delle dinamiche di coinvolgimento.

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