• About Author

  • Tutta l'Informazione Ninja nella tua mail

  • Non cedere al lato oscuro dei social, ti spieghiamo cosa sono i dark post

    Se sei un marketer, ci sono diverse occasioni in cui questo genere di post "non pubblicato" potrebbe tornarti utile, ma tutti i social network stanno iniziando a porre nuove regole

    19 Marzo 2018

    Qual è la differenza tra un post “normale” e un dark post? A differenza dei post sponsorizzati e organici, i dark post non sono visualizzabili nella timeline e non sono presenti nei feed dei followers. Poiché non sono pubblicati allo stesso modo dei post organici, i dark post sono più noti formalmente su Facebook come post non pubblicati: è stato proprio Facebook ad inventare il concetto di dark post sebbene questo tipo di contenuto esista su tutti i principali social media.

    I principali vantaggi da sfruttare utilizzando i dark post

    Ma perché dovresti creare post non visualizzabili in pagina?

    Potrebbe sembrare strano, eppure questa scelta può avere svariati vantaggi: gli annunci sui social media tradizionali o “pubblicati” possono raggiungere il pubblico che ha cliccato Mi piace sulla tua pagina, mentre i dark post costituiscono post “mirati” e possono raggiungere gli utenti in base a diverse variabili come età, sesso, aree di interesse, oppure possono essere indirizzati a quegli utenti che utilizzano determinate keyword nella pubblicazione di contenuti personali.

    I dark post permettono di operare una segmentazione precisissima, inoltre, consentono per loro natura di fare A/B test: dato che si può far apparire l’annuncio in modo diverso a utenti diversi, si possono utilizzare dark post al fine di verificare quale versione dell’annuncio ottiene il maggior coinvolgimento, il maggior numero di clic o di conversioni. Dunque, se si vuole verificare quale titolo ha un rendimento migliore, si può ad esempio indirizzare lo stesso annuncio con creatività diverse nello stesso gruppo. Una metà degli utenti selezionata vedrà la creatività A e l’altra metà vedrà la creatività B.

    Un altro prezioso vantaggio è costituito dal fatto che si evita di annoiare i fan della pagina permettendo così al brand di costruire una presenza che va, per esempio, in una certa direzione con i contenuti organici, mentre con i contenuti sponsorizzati “oscuri” si può presentare l’offerta in altra maniera.

    LEGGI ANCHE: Dark social: Il lato oscuro della condivisione in Rete

    Facebook_Dark-Posts-01

    Quali sono le differenze dei post oscuri sui diversi social

    Ora che abbiamo anticipato quali possono essere i principali vantaggi nell’utilizzo dei dark post, è importante capire quali possano essere le diverse forme che questi post speciali assumono sui principali social media.

    • Su Facebook si utilizza lo strumento “Business Manager” per pubblicare i dark post che, come già detto, non verranno visualizzati nella pagina del brand e verranno visualizzati nel feed come contenuto sponsorizzato per le persone che si è scelto specificamente di prendere di mira. Si possono utilizzare tutti i formati che la piattaforma mette a disposizione come il page post link, il post carousel, il post fotografico, il post video e l’aggiornamento di stato e si può anche pianificare la pubblicazione, quindi scegliere se mostrare il messaggio pubblicitario immediatamente o programmarlo in concomitanza, per esempio, con eventi specifici. Un’altra funzione fondamentale per chi vuole ottimizzare i propri investimenti consiste nel proporre il messaggio pubblicitario “oscuro” agli utenti che hanno acquistato prodotti simili ai nostri, che vivono in una città specifica o che hanno un determinato titolo di studio. In alternativa, si ha anche la possibilità di creare delle custom audiences, ovvero, caricare le informazioni di contatto dei propri clienti o creare segmenti di pubblico simili (lookalike audience) in base alle informazioni sulle persone che seguono già il nostro marchio.
    • Su Instagram, invece, tutti i post sponsorizzati sono da considerarsi dark post: qui, infatti, gli annunci sponsorizzati non sono presenti sul profilo dei brand e anche in questo caso vengono visualizzati esclusivamente dagli utenti scelti come target. La pubblicità su Instagram è programmabile con lo stesso principio di Facebook utilizzando il tool che l’azienda di Menlo Park mette a disposizione: Business Manager. Gli annunci di Instagram vengono visualizzati nei feed degli utenti in modo molto simile ai post standard dei loro amici o familiari, ma includono l’etichetta “Sponsorizzato” nell’angolo in alto a destra e hanno un pulsante di invito all’azione in basso. Anche i dark post di Instagram sono disponibili in svariati formati: si ha la possibilità di pubblicare annunci fotografici, annunci video, annunci carousel o annunci Stories.
    • I dark post su Twitter sono componibili dalla piattaforma Twitter Ads Manager e – anche qui – vengono visualizzati solo nei feed degli utenti che si è deciso di utilizzare come target. Questo li distingue dai normali tweet, che invece vengono visualizzati nella timeline e nei feed dei follower. Quando gli utenti in target vedono il tweet sponsorizzato, appare come qualsiasi altro tweet ad eccezione del fatto che il tweet sponsorizzato presenta un’etichetta con la scritta “Promosso da”.
    • Su LinkedIn questo tipo di post è noto come “Contenuto sponsorizzato diretto”. Costituiscono contenuti sponsorizzati che non vengono visualizzati nella pagina dell’azienda e non richiedono che sia pubblicato un aggiornamento aziendale. Questo distingue il dark post dal contenuto sponsorizzato classico che appare sia nella pagina dell’azienda, sia nei feed dei follower. Il contenuto sponsorizzato diretto offre una serie di opzioni di targeting: poiché LinkedIn ha moltissimi dati sui lavori degli utenti, si possono concentrare gli annunci in base al loro settore, campo di studi, età, titolo di lavoro, anni di esperienza e altro ancora. Come è possibile fare su Facebook e Instagram, anche su Linkedin si ha l’opportunità di indirizzare i messaggi pubblicitari verso un pubblico con caratteristiche simili agli attuali clienti.Questa funzione su LinkedIn prende il nome di “corrispondenza del pubblico”.
    dark post

    Le novità dopo gli scandali delle elezioni americane

    AdAge e Adweek hanno affermato che il tempo dei dark post sta ormai per esaurirsi. Perché? Perché stanno aumentando i timori che si sono creati in seguito all’intervento russo nelle elezioni americane del 2016: in una recente testimonianza davanti al Senato degli Stati Uniti, Facebook ha affermato che i post di Facebook sostenuti dalla Russia (compresi i dark post) hanno raggiunto fino a 126 milioni di americani durante la campagna elettorale.

    Diversi senatori americani hanno recentemente creato una proposta di legge che richiederebbe alle piattaforme digitali di rendere pubblicamente visibili tutti gli annunci relativi alle elezioni statunitensi. Facebook ha dunque deciso di aumentare la trasparenza della pubblicità aggiungendo un pulsante “Visualizza annunci” sulle pagine di riferimento: questo pulsante mostrerà tutti gli annunci (compresi i dark post) che la pagina ha pubblicato su Facebook, Instagram e Messenger. Inoltre, gli annunci politici saranno soggetti a un controllo ancora più approfondito con l’obbligo per gli inserzionisti politici di verificare le loro identità e rivelare quali annunci hanno pagato.

    LEGGI ANCHE: Ninja Morning, il buongiorno di lunedì 19 marzo 2018

    Twitter ha scelto di seguire le orme di Facebook, creando l’Advertising Transparency Center, che visualizzerà tutti gli annunci attualmente in esecuzione sul social: anche in questo caso gli annunci politici saranno identificati e gli inserzionisti dovranno rendere pubblica identità, targeting e spesa pubblicitaria.