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  • Calcio e social media: Juventus

    Raccontare una storia di sport attraverso i suoi protagonisti: un’inchiesta su come i grandi club di serie A usano i social media

    3 Agosto 2017

    Eccoci alla terza puntata dell’inchiesta su calcio e social media, con la squadra che vince lo scudetto dei social network: la Juventus. LEGGI ANCHE: Calcio e social media: AS Roma / Calcio e social media: Inter La Juventus è la regina indiscussa delle piattaforme digitali non solo per essere il club con in assoluto la community più vasta (solo su Facebook i fan sono più di 30 milioni) ma quella con il tasso di crescita maggiore: da settembre 2016 a giugno 2017 è cresciuta di quasi il 30%, passando da 33 milioni di fan a quasi 43 milioni tra Twitter, Facebook, Instagram e Youtube. Ma cosa rende la Juventus tanto forte online?

    La vecchia signora e l’elisir di eterna giovinezza

    Il primo punto importante della strategia digitale della Juve è la solidità della narrazione valoriale del club sportivo. Non si tratta né di un concetto astratto come l’affezione dei tifosi al brand-squadra, né tantomeno di un processo di marketing conseguente al ruolo giocato dalla Juventus. L’applicazione dello storytelling al digital della Juventus è, invece, frutto di un grande studio a sé stante, pensato ad hoc per raccontare offline e soprattutto online la presenza della Juve. I valori e la vision della squadra sono il cuore da cui parte ogni strategia, sia di marketing, sia digitale. In questo senso è stata molto importante l’operazione di rebranding che il club ha operato: il 6 gennaio 2017, al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano, la Juventus FC ha presentato il suo nuovo progetto di brand identity, racchiuso nel nuovo logo.
    Il brand è il punto d’incontro tra passione e business, è un catalizzatore di crescita dalla gestione particolarmente complessa, soprattutto per una squadra sportiva: il calcio è l’unica categoria in cui la fedeltà non è mai messa in discussione. La performance può essere negativa, i giocatori possono cambiare ma il brand, inteso come sintesi di valori, rimane immutato.
    Con queste parole Manfredi RiccaChief Strategy Officer EMEA & LatAm di Interbrand, azienda leader nella brand consultancy che si è aggiudicata il bando per la realizzazione della nuova immagine di Juventus, commenta il nuovo logo in un’intervista per Wired. juventus Questo pezzo dell’intervista rivela il cuore della strategia digitale della Juventus: una squadra calcistica non è semplicemente una prestazione sportiva in termini di punti in classifica, ma è un sistema valoriale. In altre parole, un tifoso non tifa per una squadra solo se questa vince e di conseguenza non l’abbandona se questa perde e cala in classifica. A legare il fan alla squadra sono i valori, le emozioni, il sentirsi parte di qualcosa di più grande. Per questa ragione la strategia digitale di Juventus prescinde talvolta dalla fedeltà a ciò che è stato o alle semplici performance dei propri giocatori, ma investe su quel sistema valoriale che anima gli juventini. Solo parole? I dati sono univoci: dal re-branding di gennaio 2017 (adesso siamo ad agosto) i fan sono cresciuti di 5milioni e le interazioni aumentate del 30%.

    Il 12° uomo

    Se a fare la differenza sono i valori e la fedeltà del fan, ci appare più chiaro da cosa derivi il dato più interessante dei canali social della Juventus: l’engagement rate che è molto alto, con una media di reactions per post 2mila, 50 commenti e 200 condivisioni. Tutta la strategia digitale è pensata per mettere al centro il tifoso (in gergo calcistico il 12° uomo, appunto) coinvolgendolo a un livello personale e diretto. In altre parole, la chiave della strategia digitale della Juventus risulta essere il rapporto one-to-one che il club crea online commentando, rispondendo, dando attenzione a tutti gli utenti. Commentare, moderare e vincere la lotteria dell’engagement. Un esempio è l’attività digitale intorno alla finale di Champions 2015 contro il Barcellona. Il video (così come altri numerosi post, tweet, foto e dichiarazioni) lancia l’hashtag personalizzato #SeAndiamoInFinale. In questo modo veniva chiesto un pegno ai tifosi nel caso la loro squadra de cuore fosse andata davvero in finale a Berlino. L’iniziativa è stata un successo: più di 6,4mila tweet e 3mila di utenti unici e ha vinto il Creative Award di Twitter Italia. Ma c’è di più, perché la Juventus, in finale c’è andata davvero ed ecco che i tifosi hanno mantenuto le loro promesse, con una user content generation che è raddoppiata e ha mostrato tutto l’ardore della tifoseria bianconera. Non solo, la Juventus ha risposto a tutti (tutti!) ricordando, una volta comunicato l’accesso alla finale, le promesse fatte. Da questo, la Juventus, ha realizzato un ulteriore evento digitale all’interno del primo: uno dei tifosi aveva twittato di essere disposto ad andare a Berlino a piedi se la Juve fosse andata in finale di Champions 2015. La Juve l’ha contattato dicendogli di farlo davvero e in cambio di fornirgli i biglietti tanto ambiti per la finale. tweet-2 tweet-3 Ne è nato un racconto digitale strabiliante, un daily update del viaggio a piedi e in bici che da Torino ha portato il tifoso – uno tra tanti – fino alla capitale tedesca. Il racconto della magia di un sogno, ma anche della devozione dei tifosi bianconeri.