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  • Ci ha lasciato Ennio Doris, e il nuovo emozionante corto di Özpetek è il miglior saluto possibile

    "Costruttori di futuro" è il titolo del nuovo branded content di Banca Mediolanum che incarna i valori del suo fondatore

    24 Novembre 2021

    Ci ha lasciato Ennio Doris, l’inconfondibile volto di Banca Mediolanum e presidente fino al settembre 2021. Il suo gesto di “tracciare il cerchio” per indicare un servizio costruito intorno alla persona, ora in un lago salato, ora in un campo di grano, si è fissato indelebilmente nella memoria delle persone grazie alle réclame dell’azienda, diventando così un punto di riferimento per la linea comunicativa successiva ma anche oggetto di imitazioni, meme e studio. Manager, imprenditore e banchiere italiano, ma anche Cavaliere del Lavoro dal 2002 e uno tra gli uomini più ricchi d’Italia della classifica Forbes del 2018, il suo genio imprenditoriale ha trasformato Mediolanum in un impero, che già nel 2019 contava più di 8.000 dipendenti. Ai grandi uomini di successo si accompagna spesso una visione olistica del mondo, nella quale restituire parte della propria fortuna alla comunità è un atto sentito e dovuto: a marzo 2020, infatti, aveva donato 5 milioni di euro alla regione Veneto per aiutare contro il virus pandemico Covid-19.

    Ci ha lasciato Ennio Doris, ma il corto firmato da Özpetek è il più bel saluto perchè esprime i suoi valori

    Banca Mediolanum ha lanciato il nuovo corto durante una serata première giovedì 18 novembre presso il Cinema Moderno The Space di piazza della Repubblica a Roma. Prima un dialogo tra Massimo Doris, il regista Ferzan Özpetek e il professor Gianni Canova, condotto dalla giornalista Costanza Calabrese e poi l’anteprima del film: “L’uomo che inventò il futuro”.  Il nuovo corto di Ferzan Özpetek per Banca Mediolanum racconta la storia di un uomo a confronto con il proprio figlio diciassettenne, con il suo slancio verso il futuro rispecchiato nei ricordi del padre.  Nella visione del cortometraggio, la solidità del rapporto di Ennio Doris con il figlio Massimo, amministratore delegato di Banca Mediolanum dal 2008, non può passare inosservata. Un avvicendamento programmato, in cui Massimo ha raccolto il testimone dal padre, non solo come testimonial della comunicazione aziendale, arrivando anche a “sostituirlo” nella costruzione dei cerchi, diventati simbolo di un servizio costruito su misura intorno alle persone.

    L’uomo che inventò il futuro di Ferzan Özpetek

    Nella storia del regista, quello del figlio è un mondo all’interno del quale il padre non trova subito accessi e aperture, ma invece scetticismo e indifferenza, soprattutto quando si parla di futuro. Due mondi distanti e uniti dalla stessa storia.  Il padre individua però la giusta chiave di comunicazione, rendendo il racconto una sorta di epopea e catturando così l’attenzione del figlio. Narra di un tempo in cui gli uomini non avevano contezza del futuro, un tempo brillante ma labile. Ma in realtà parla di se stesso, del tempo che passa e del futuro, che affonda saldamente le sue radici nel presente. Le emozioni della normalità vengono sviscerate con forza e impeto, la quotidianità diventa eccezionale, rumorosa e stridente come il pianto di un bambino appena nato. L’impresa gigantesca è vivere ogni giorno, con fatica, certo, ma con una fatica giusta.

    Guarda il nuovo corto L’Uomo che Inventò il Futuro

    Prenderne consapevolezza ci fornisce gli strumenti per determinare il nostro destino: ogni piccolo passo verso questa meta rende la vita degli uomini libera e degna di essere vissuta, ora e per sempre. Futuro è piantare un albero. Costruire una casa. Far nascere un sogno. Sono i valori di Ennio Doris e dell’impresa che ha fondato. Ma futuro è anche comprendere che “viaggiare da soli”, in questo grande cammino, non ha senso, quando possiamo affidarci all’esperienza di altri uomini. Perché capire il futuro ci permette di comprendere l’importanza del passato. muore ennio doris LEGGI ANCHE: Life Change: Arturo Brachetti ci spiega cosa significa trasformazione “Ho accolto la proposta di questo lavoro per due semplici ragioni: la prima perché mi è sembrata quanto mai di attualità una presa di coscienza sul tempo, il nostro tempo e quello degli altri. Di coloro che sono stati e di coloro che saranno. Mai come in questi ultimi periodi siamo stati messi alla prova sul come e quando immaginare il tipo di futuro che ci aspetta. La continuità del tempo va salvaguardata, i suoi cicli e ricicli come li definiva il filosofo napoletano Vico a proposito del ripetersi della storia. Anche se credo in sostanza che tutto è destinato a cambiare, ad arricchire il corso della nostra esistenza”, ha commentato il regista Ferzan Özpetek, che ha aggiunto: “La seconda ragione è una sfida direi tecnica e di linguaggio cinematografico. In mezzo a tanti film e spettacoli che ho realizzato e continuo a realizzare, la misura del cortometraggio come in questo caso mi induce a raccontare in una manciata di minuti una storia di sentimenti forti e delicati al tempo stesso, nella quale non mancano momenti di attriti e incomprensioni, emozioni suscitate dai ricordi e commozioni per il nuovo che sta nascendo”. muore ennio doris

    Dove vedere L’uomo che inventò il futuro

    Il cortometraggio è visibile su Youtube e sarà disponibile anche su MediolanumPlay.it, il nuovo spazio dove trovare la selezione dei migliori contenuti video che raccontano il mondo di Banca Mediolanum.  Una campagna di comunicazione collegata prevede il flight televisivo, on air dal 21 novembre all’8 dicembre, che vedrà la messa in onda di oltre 5.000 spot da 30’’ e 15” sulle principali emittenti televisive: Mediaset, Rai, Sky (canali tematici, sportivi, on demand e canali free to air), canali Discovery, La7, Class CNBC, Sport Italia e RTL 102.5 TV. In affiancamento alla campagna televisiva è stata pianificata una campagna radiofonica della durata di 2 settimane che, a partire dal 22 novembre, vedrà il coinvolgimento delle principali emittenti nazionali: RTL 102.5, R101, Radio 105, Virgin, Radio Monte Carlo, Radio24, Radio Italia solomusicaitaliana, Radio Deejay, RDS e Radio Sportiva.  Al fine di aumentare la capillarità della comunicazione sul territorio è inoltre prevista la messa in onda degli spot in uno dei principali circuiti cinematografici italiani e una campagna Out Of Home nelle città di Milano e Roma.  Sul web la pianificazione prevede un forte utilizzo di formati video veicolati per tutto il periodo di campagna su YouTube, Facebook, Instagram e in modalità programmatic su siti e portali ad alta frequenza di visita.   Il cortometraggio si basa su un’idea originale dell’agenzia Armando Testa. Un prodotto coinvolgente, gradevole ed emozionante, a tratti malinconico, con il quale cogliamo l’occasione per salutare Ennio Doris. Per dirlo con le esatte parole di Özpetek: “abbiamo smesso di vivere solo il presente, iniziando a vivere il futuro“.