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  • 9 idee per riutilizzare i contenuti e riproporli come nuovi

    Può essere un grande risparmio di tempo per i creatori e aiutare a ottenere il massimo in termini di visibilità e utilità

    21 Giugno 2021

    Ogni blogger conosce bene l’importanza di creare contenuti interessanti, aggiornati e utili. Passiamo molte ore cercando idee, scrivendo e trovando il modo migliore per promuoverli, ma mentre concentriamo tutti i nostri sforzi nel creare nuovi contenuti, spesso non ci curiamo di cosa succede a tutti quei contenuti vecchi, lasciati nel dimenticatoio degli archivi. Quei post, non solo potrebbero non ricevere visite, ma potrebbero influire negativamente sulle performance del sito. Una soluzione intelligente, potrebbe essere quella di trasformare un vecchio contenuto in un post attuale. Questa attività è definita “repurposing content” e fa riferimento a una particolare forma di content marketing che consiste nel reinventare e riproporre un vecchio contenuto, adattandolo a canali e formati diversi da quelli originali.

    Perché è importante riproporre vecchi contenuti?

    Ci sono diversi motivi: innanzitutto pensiamo a quanto tempo possiamo impiegare per scrivere un buon contenuto: documentarsi, cercare le fonti, le immagini, redigere il testo, correggerlo, si può parlare di diverse ore, ma non solo. Creare un contenuto di qualità e di valore richiede un dispendio in termini di denaro. Per questo, mantenerlo in vita il più possibile, riproponendolo su più canali potrebbe essere un buon modo per ottimizzare la spesa. In secondo luogo, il repurposing content può aiutare anche a trasmettere comunicazioni mirate e su misura ad audience più verticali e differenziate, a patto che si sia in grado di adattare ogni messaggio al singolo canale tramite cui le si intende raggiungere. Sostanzialmente, facendo un buon lavoro di riproposizione dei contenuti, si può aiutare a rafforzare il messaggio in esso contenuto e a migliorarne la ricezione da parte del pubblico. Inoltre, nel repurposing content, ci sono vantaggi rilevanti anche in ottica SEO: moltiplicare il numero di contenuti riguardo a un cluster di temi aumenta il traffico verso le proprie pagine e la probabilità di posizionarsi bene per uno specifico set di keyword. In più, se si ripropongono i propri contenuti al di fuori dei canali proprietari, è più facile ottenere link in entrata qualificati che fanno sì che il sito ne guadagni in termini di autorevolezza. Infine, è possibile migliorare la credibilità e la brand reputation, dal momento che le persone vedono lo stesso marchio riproposto in diverse piattaforme. Di conseguenza si avrà la possibilità di essere riconosciuti come punti di riferimento del settore ed esperti sul tema.

    Tipi di contenuto che potresti riproporre

    Prima di riadattare il tuo contenuto ad un nuovo utilizzo, dovresti valutare quale materiale merita di più il tuo tempo e il tuo lavoro. Il primo passo è quello di valutare con attenzione le tue attività attuali: quali contenuti creati in passato puoi riutilizzare? 
    • contenuti evergreen, ossia quei contenuti originali, di qualità, che sono sempre validi e rilevanti, indipendentemente dal passare del tempo. Si tratta ad esempio di articoli che trattano i concetti base di un argomento, oppure guide o how-to;
    • contenuti che hanno generato maggior engagement e interazioni, in termini di traffico, condivisioni, like, conversioni, etc. (a seconda di quali sono i parametri di riferimento che stai valutando per i tuoi obiettivi);
    • vecchi contenuti che non hanno avuto il successo sperato, però, se opportunamente aggiornati, modificati, rivisti e adeguati ai nuovi canali a cui li si intende destinare, potrebbero ottenere buone performance.

    I post devono essere ri-pubblicati senza essere aggiornati?

    Assolutamente NO! Bisogna controllare (e aggiornare) titoli, link interni ed altri dettagli per garantire che il pezzo ri-pubblicato sia attuale e curato. Si consiglia anche di inserire una nota dell’editore che riferisce che si tratta di un post vecchio, ma aggiornato.

    Idee ed esempi di repurposing content

    Post del blog

    Creare nuovi articoli del blog a partire dai vecchi post è forse la via più semplice per riproporre contenuti già esistenti: li si può citare o si può scegliere di approfondire singoli aspetti, specie se al contenuto originale si dà la forma di una guida o di un how to. Creiamo un contenuto testuale completo, originale ed ottimizzato, che sia caratterizzato da un’introduzione, un corpo e una conclusione e sia arricchito di immagini ed esempi. Il titolo, ovviamente, dovrà essere curioso e d’impatto per invogliare chi legge a saperne di più. Una volta che il nostro post è pronto, abbiamo diversi canali a disposizione per la pubblicazione
    • blog aziendale 
    • altre piattaforme di blog posting (es. LinkedIn)
    • guest blogging

    Slide o presentazioni visuali

    Creare slide è un’ottima idea per riassumere contenuti testuali particolarmente lunghi o per dare risalto a citazioni o statistiche che si hanno in esclusiva. Formati come questi, del resto, si adattano meglio alla condivisione sui canali e all’interno del proprio calendario editoriale sui social. Le infografiche, in particolare, si rivelano un contenuto versatile e piuttosto performante.  E’ necessario individuare i concetti chiave che andranno esposti nelle varie diapositive, insieme ad immagini ed esempi. Per creare le diapositive si può utilizzare qualsiasi programma o piattaforma per la creazione delle slide, come SlideShare, Google Slide o PowerPoint. LEGGI ANCHE: Perché le persone preparano pessime slide?

    eBook

    I contenuti testuali che riguardano la stessa tematica potrebbero essere raccolti all’interno di un eBook da rendere disponibile gratuitamente al compimento di lead significativi, oppure a pagamento. E’ possibile accorpare più post del blog riguardo a uno stesso argomento, ma è anche suggerito rimpolpare il contenuto con ulteriori esempi, immagini e spunti di riflessione. Dove si pubblica un ebook? Possiamo realizzarlo in formato PDF e renderlo disponibile per il download:
    • da nostre risorse (dal sito web, da una landing page, da una newsletter)
    • da risorse esterne (ad esempio da Kindle Store)

    Come pubblicare un ebook su Amazon e sugli altri store | Youcanprint.itPost sui social network

    I social network sono un potente strumento di comunicazione e un “megafono” che ci permette di diffondere e amplificare un messaggio o un contenuto: possiamo farlo utilizzando un contenuto già esistente (linkando un video o un post del blog, per esempio) oppure creando materiale ad hoc. Come? Possiamo inserire i punti chiave del contenuto in un contesto grafico e aggiungere gli elementi tipici di ogni social (hashtag, menzioni, etc.), adattando i formati grafici alla piattaforma social sulla quale verrà pubblicata. Ad esempio, su Instagram dobbiamo usare immagini quadrate, mentre su Facebook è meglio il formato rettangolare stando attenti alle limitazioni sulla quantità di testo scritto che può apparire in un’immagine nel caso si voglia promuovere il post. In questo caso, qualsiasi programma di editing di immagini può fare al caso nostro, tra i più famosi troviamo Photoshop, Canva e moltissimi altri. LEGGI ANCHE: Come riciclare un contenuto sui social mediaContenuto audio-video I contenuti audio-video sono strumenti molto potenti: sono immediati, coinvolgenti e riescono a spiegare con facilità anche argomenti complessi. Secondo le statistiche sono apprezzati dall’85% degli utenti. Per questo, può essere utile creare un video partendo da un contenuto già esistente. Possiamo aggiungere immagini, spezzoni di altri video, esempi, grafici interattivi e musica. La creazione di un video può spaventare in termini di risorse da investire: tuttavia al giorno d’oggi è possibile fare video molto belli utilizzando semplicemente lo smartphone e qualche accessorio in più. Una volta creato il video, la piattaforma per eccellenza sulla quale caricarlo è, ovviamente YouTube, creando un canale dedicato. I video possono essere pubblicati in diverse sezioni di un sito web: nelle pagine principali, nelle pagine prodotto, all’interno di landing page, etc. Il materiale visuale funziona molto bene anche sui social network: in questo caso è meglio caricare il file del video direttamente sulla piattaforma (e non condividere semplicemente il link di YouTube) perché i video nativi vengono premiati in termini di visibilità sulle varie piattaforme social.

    Newsletter

    Anche le newsletter tematiche sono un buon modo per far rivivere diversamente contenuti già veicolati altrove. Ad esempio si possono inviare mail di recap con i post del blog più letti nell’ultimo trimestre, semestre o nell’ultimo anno. La newsletter è un messaggio che viene recapitato direttamente nella casella di posta degli utenti: dobbiamo quindi fare in modo che l’oggetto della mail sia interessante e invogli i destinatari a voler saperne di più (aprendo quindi la mail). All’interno della mail non è necessario dilungarsi troppo con il contenuto: possiamo creare una breve introduzione in cui evidenziamo i passaggi principali del messaggio, per poi inserire una Call To Action che rimanda al contenuto originale (post del blog, video, ebook da scaricare, etc.). Per inviare una newsletter si può utilizzare uno dei tanti servizi di email marketing: uno dei più conosciuti è MailChimp, ma ce ne sono davvero molti (ad esempio Sendinblue o Sendgrid); di solito queste piattaforme sono gratuite fino a un determinato numero di invii e passano ad essere a pagamento una volta oltrepassate queste soglie

    Webinar e Corsi online

    Se abbiamo creato una presentazione a slide, possiamo pensare di proporre il contenuto anche sotto forma di webinar, inserendo ulteriori esempi e casi pratici per essere maggiormente d’aiuto a chi è interessato all’argomento. Questi seminari online, che possono essere anche registrati e riproposti in un secondo momento, sono disponibili apposite piattaforme gratuite come LiveWebinar. Nel caso, invece, volessimo fare qualcosa di più strutturato e articolato, possiamo pensare di creare un vero e proprio corso online, ulteriormente arricchito con letture aggiuntive, esercizi pratici, etc. Dopo aver preparato il materiale e registrato le lezioni è necessario caricare il tutto su una piattaforma di Learning Management System, come Google Classroom, Docebo, Eduflow, etc.   Webinar – cos'è, come organizzarlo e come usarlo per attrarre nuovi clienti? - Traduzione professionale per ogni azienda

    Podcast

    Questo formato, almeno in Italia, non è ancora molto sfruttato, tuttavia alcune realtà hanno capito il potenziale dei podcast. I podcast possono essere una piattaforma per fornire contenuti “pesanti” in modo digeribile, inoltre sono maggiormente pratici ed accessibili, in quanto possono essere ascoltati anche mentre una persona guida, corre o svolge le faccende domestiche. Se vogliamo trasformare il nostro contenuto in un file audio, comunque, dobbiamo fare attenzione a “compensare” con gli esempi ciò che le immagini non possono aiutarci a trasmettere. Una volta registrato, un podcast può venire caricato sul sito internet aziendale o su una particolare landing page; in alternativa, possiamo caricarlo su piattaforme dedicate in modo tale che sia a disposizione degli utenti in qualsiasi momento. Gli strumenti più conosciuti per registrare e caricare podcast sono Anchor e Spreaker.

    Quiz, sondaggi e test

    Possiamo utilizzare i concetti chiave del contenuto che abbiamo creato per realizzare un quiz, un test o un sondaggio con diverse domande sull’argomento: in questo modo gli utenti possono testare la loro conoscenza sul tema interagendo attivamente con il contenuto e imparando dalle risposte sbagliate. Ci sono vari strumenti per creare questo tipo di contenuto, tra i più conosciuti troviamo:
    • SurveyMonkey, (a pagamento)
    • Google Form o Microsoft Form (gratuiti)
    Come diffondere questo tipo di contenuto? Ci sono tantissimi modi per farlo: pubblicando il link in una newsletter, sui social network, oppure nel blog.

    La migliore forma di repurposing content

    Non ci sono strade predefinite per fare repurposing content, anzi, originalità e creatività sono necessari per riuscire nel farlo, ricorsivamente. La prima cosa da fare è identificare i canali attraverso i quali vogliamo distribuire il contenuto che abbiamo prodotto e sapere come adattare quel contenuto ai diversi canali che abbiamo scelto. Perché un contenuto va “adattato”? 
    • ogni piattaforma ha le sue peculiarità: sono nate per condividere foto (Instagram), altre permettono di pubblicare solo video (TikTok), altre ancora consentono di catalogare collezioni tematiche (Pinterest), e così via;
    • ogni piattaforma ha la sua audience: sempre meno giovani, ad esempio, passano il proprio tempo su Facebook, che invece viene scoperto da un numero crescente di persone più adulte;
    • ogni piattaforma ha il suo linguaggio e le sue regole, ad esempio su Twitter gli hashtag sono elementi fondamentali, molto importanti anche su LinkedIn, mentre su Facebook, nonostante esistano, vengono usati pochissimo.
    Come tracciare il traffico dei social network su Google Analytics - Web Marketing e Turismo

    In conclusione

    Riutilizzare i contenuti può essere un grande risparmio di tempo per i creatori di contenuti, inoltre è un’attività che consente di ottenere il massimo in termini di visibilità e utilità. Quando vogliamo adattare un contenuto già esistente, però, dobbiamo sempre tenere a mente alcune cose fondamentali:
    • bisogna definire i propri obiettivi
    • bisogna scegliere i canali giusti da presidiare
    • bisogna individuare i contenuti da riproporre
    • bisogna creare materiale che si adatti con facilità alla singola piattaforma