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  • 10 consigli per garantire che le e-mail arrivino con successo a destinazione

    Scopriamo insieme a Splio quali sono le migliori pratiche per ottimizzare la deliverability

    17 Marzo 2021

    Quante volte siamo rimasti imbambolati di fronte allo schermo del nostro laptop aspettando l’arrivo di un’e-mail importante? A nulla è valso aggiornare la posta elettronica e staccare e attaccare la connessione in maniera quasi ossessiva, quella famigerata e-mail non è mai arrivata. Evoluzione 2.0 di un fido emissario o un abile piccione viaggiatore, l’e-mail è diventata presto il canale per eccellenza preferito dai marketer di tutti i settori per comunicare, interagire e fidelizzare la propria clientela. Lo sapevate che, dopo la lettura di una e-mail, 4 persone su 10 visitano incuriositi un sito e-commerce o si recano in negozio per fare degli acquisti? L‘e-mail marketing può davvero fare la differenza per un’azienda perché contribuisce ad aumentare le conversioni delle campagne su tutti i canali e incidendo, di conseguenza, sul fatturato. Se inizialmente veniva utilizzata per far conoscere e promuovere prodotti e/o servizi, ormai è diventata un punto d’incontro dove clienti, potenziali clienti e azienda possono interagire fra loro. Prima di concentrarsi su una strategia di e-mail marketing efficace però, dobbiamo avere la certezza che le nostre e-mail arrivino a destinazione, e parlando di marketing automation, la deliverability rappresenta proprio la capacità di un messaggio di arrivare nella casella elettronica dei clienti senza incontrare nessun intoppo. Ma quali sono le strategie di deliverability da tenere a mente affinché i nostri messaggi giungano sempre a destinazione?

    Le strategie di deliverability da conoscere

    La deliverability è quindi un aspetto fondamentale su cui i CRM manager devono focalizzarsi. Noi vogliamo svelarvi delle strategie per ottimizzarla, ma non finisce mica qui. Se volete conoscere trucchi e segreti di questo fantastico mondo, Splio da sempre esperto sul tema di deliverability, ha creato un’esperienza immersiva per raccontarvi, in modo unico e interattivo, quali sono i principali fattori a cui prestare attenzione quando si invia una e-mail.

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    e-mail
    Credits: by Splio
    Ecco 10 suggerimenti per migliorare la ricezione delle proprie e-mail e la propria strategia di e-mail marketing.

    1. Assicurarsi un database pulito e di qualità

    La pulizia dei dati è il primo punto da cui partire per garantire il corretto funzionamento della marketing automation. I dati infatti devono essere controllati periodicamente, garantendo una corretta sintassi degli indirizzi e-mail, verificare che il dominio sia quello giusto e rimuovere invece tutti quegli indirizzi che producono una risposta da postmaster. Meno saranno gli indirizzi e-mail errati nel CRM migliore sarà il tasso di deliverability.

    2. Utilizzare un sottodominio del proprio sito web per l’e-mail d’invio

    Prima di avviare qualsiasi strategia CRM, è meglio selezionare un dominio per il proprio indirizzo e-mail che corrisponda al sottodominio del proprio sito web. Per quale motivo? Per essere identificato dai provider di posta elettronica grazie al dominio delle proprie e-mail assicurandosi che le newsletter vengano riconosciute per tempo dai provider. Altro aspetto importante è quello di evitare, in questo modo, conflitti di dominio senza danneggiare né la reputazione della e-mail né del sito web.

    3. La quantità non è mai sinonimo di successo

    Intasare la casella di posta elettronica dei propri clienti non è di certo una strategia vincente. È importante escludere dagli invii chi ha già ricevuto una e-mail nell’ultima settimana. Bisogna garantire un equilibrio nella comunicazione considerando tutti i canali. Un’elevata pressione marketing può generare effetti indesiderati sull’engagement e sul tasso di deliverability. Con un tool di marketing automation possiamo, per esempio, impostare dei filtri automatici evitando d’inviare nuovamente e-mail a chi abbiamo già contattato nell’ultimo periodo.

    4. Dare priorità agli utenti attivi grazie alla segmentazione

    Siamo bombardarti da messaggi ed e-mail ogni giorno, tutti i giorni. Sapevate che inviamo ben oltre 300 miliardi di e-mail e 6.100 miliardi di SMS al giorno? Sono davvero tante e ovviamente non siamo interessati a ogni messaggio che fa trasalire il nostro smartphone! Ecco perché diventa indispensabile ottimizzare i tempi e focalizzarsi solo sugli utenti davvero interessati ad aprire e a leggere le nostre e-mail. Tutto ciò è possibile grazie alla segmentazione. LEGGI ANCHE: Le prossime tendenze del Marketing Globale secondo Deloitte In questo modo avremo la possibilità di registrare un migliore tasso di apertura e di conversione, senza contare un altro fattore importante, la riduzione dell’impatto ecologico del nostro brand. Purtroppo anche le e-mail inquinano creando traffico virtuale, e che a sua volta genera CO2.

    5. Inserire come oggetto un titolo semplice e accattivante

    Per favorire l’apertura delle e-mail, è meglio inserire sempre per oggetto un titolo semplice e accattivante, e che allo stesso tempo sia allineato con il motivo principale del nostro messaggio. Più il tasso di apertura è alto, più i lettori avranno aperto con interesse e letto con piacere le nostre e-mail. In questo modo i Mailbox provider ci riconosceranno come un mittente che offre contenuti di qualità e per il giusto target, contribuendo alla nostra buona reputazione.

    6. Creare contenuti ad hoc per ogni utente

    Una e-mail personalizzata ha un tasso di apertura superiore del 29% rispetto a quelle standardizzate e clic unici oltre il 41%. I dati che raccogliamo sui nostri utenti devono essere utilizzati in modo smart per personalizzare al meglio la nostra comunicazione creando un messaggio su misura per ognuno. Dall’oggetto alla selezione dei prodotti all’interno dell’e-mail, ogni cosa può essere personalizzata. Grazie al genere, l’età, le preferenze, e i dati di vendita, sarà possibile personalizzare e rendere più accattivante l’e-mail per il target, aumentando le possibilità di conversione.

    7. Scegliere un e-mail design responsive e verificare il codice delle pagine

    Il codice delle e-mail è un criterio importante per verificare e accettarsi che un messaggio inviato non sia uno spam o addirittura un virus. Per superare i filtri dei Mailbox provider è indispensabile verificare la qualità del codice rispetto agli standard internazionali e utilizzare un design responsive che sia leggibile da desktop e da mobile.

    8. Essere parsimoniosi con i contenuti multimediali

    Offrire contenuti diversi e originali è importante, ma non è detto che verranno letti perché ci sono alcuni formati che non sono supportati dai Mailbox provider. Ecco perché è meglio utilizzare meno GIF e prediligere le immagini statiche ai video. Inoltre evitiamo d’includere allegati, meglio inserire una CTA visibile e di rimando al contenuto d’interesse.

    9. Utilizzare un lessico adeguato evitando le spam words

    Le parole sono importanti, soprattutto nel mondo comunicazione. Quando prepariamo una e-mail da inviare ai nostri clienti, dobbiamo utilizzare un lessico adeguato ed evitare le spam words, ossia le parole che vengono bloccate dall’algoritmo dei Mailbox provider. Ciò è fondamentale perché le e-mail che vengono identificate come spam impattano in modo negativo sulla nostra reputazione e abbassando il tasso di deliverability.

    10. Le persone interessate fanno la differenza

    Ultimo consiglio che vogliamo darvi, ma uno dei più importanti, è che sarà il cliente, e quindi chi legge la e-mail, a decidere se interessato o meno ai nostri messaggi. Se infatti l’utente non è convinto del tipo di comunicazione e delle offerte ricevute, nel 60% dei casi annullerà l’iscrizione alla nostra newsletter. Ma anche questo ci è utile perché decidendo di non inviare e-mail ai consumatori non interessati, andremo ad agire in modo positivo sulla nostra reputazione. Ora sì che possiamo rilassarci e staccare gli occhi dallo schermo!

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