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  • Il COVID-19 e turismo: cosa cambierà nei prossimi mesi?

    Tra incertezze e novità dei viaggiatori

    20 Novembre 2020

    • Tra i settori maggiormente colpiti dal COVID-19, c’è il turismo. Il virus ha influito con conseguenze catastrofiche sulla mobilità 
    • Il 2021 sarà caratterizzato da spostamenti finalizzati al ricongiungimento con i propri cari
      Il settore turistico è senza alcun dubbio il comparto che è stato messo maggiormente in ginocchio dalla pandemia di COVID-19 e dalla crisi sanitaria internazionale, che in questi mesi stanno colpendo l’intero pianeta.  In aggiunta ai numeri che possono destare non poche preoccupazioni, il virus sta modificando radicalmente la nostra società e con essa l’intero sistema economico.  Molte cose cambieranno e tante altre sono già cambiate. Gli scenari che dovremo affrontare saranno innumerevoli e le scelte che il virus ci imporrà di fare saranno numerose. Ma ciò che in realtà sta cambiando (e danneggiando) notevolmente, è il nostro modo di viaggiare e muoverci. Il comparto turistico sta vivendo una profonda crisi e lo stesso World Trade and Tourist Council ha affermato che la pandemia sta avendo un impatto così profondo tanto da danneggiare l’intera economia di paesi come l’Asia gli Stati Uniti e la stessa Europa.

    Cosa cambierà nel comparto turistico nel 2021

    Se nel 2020 la crisi sanitaria internazionale ha profondamente danneggiato l’intera industria turistica, nel 2021 gli scenari che si prospettano non sono di certo più rosei.  Le scelte che in questi mesi sono state messe in campo per limitare la pandemia, avranno delle conseguenze catastrofiche sui viaggi e più in generale sugli spostamenti. Un esempio su tutti è l’adozione della didattica distanza, che senza alcun dubbio muterà profondamente i periodi di vacanza e connessi gli spostamenti per lavoro o divertimento.  LEGGI ANCHE: Marketing territoriale: lo storytelling aiuta i borghi d’Italia a riprendere vita Altro aspetto da non sottovalutare sarà la pulizia, che senza alcun dubbio continuerà ad essere una prerogativa di tutti i viaggiatori. Sebbene molti Hotel abbiano assunto dei responsabili delle pulizie alla quale è possibile rivolgersi in caso di dubbi sulle sanificazioni e sulle procedure di messa in sicurezza, i viaggiatori continueranno a preferire gli appartamenti privati per evitare assembramenti e code. Infine i viaggi a lungo raggio, che saranno inevitabilmente influenzati dal numero dei contagi, dalle zone rosse e limitazioni negli spostamenti. Dunque continueranno ad essere un sogno ancora troppo lontano. 

    Il viaggio: cambia forma e significato

    La pandemia oltre ad offrire tutta una serie di limitazioni degli spostamenti, ha certamente mutato anche il significato stesso del viaggio. Nel 2021 viaggiare significherà avvicinarsi ai propri cari, ricongiungersi e rincontrarsi dopo mesi di lontananza forzata.  È in questa prospettiva che uno dei portali turistici più rivoluzionari degli ultimi anni, cioè Airbnb, offre e rilancia l’idea della condivisione degli spazi ed appartamenti privati, che oltre ad offrire un reddito extra potrebbero rappresentare (anche se in parte) uno slancio al settore turistico.  L’idea di Airbnb è supportata da un’indagine condotta negli Stati Uniti d’America chi ha essenzialmente portato a galla tre importanti aspetti. LEGGI ANCHE: Voglia di libertà e digitale: così questa estate non si rinuncia a viaggiare

    1. La possibilità di lavorare e studiare ovunque 

    La didattica distanza ed il lavoro in remoto hanno senza anche degli aspetti positivi, uno su tutti è la possibilità di svolgere queste due attività in qualunque angolo del paese. Ad esempio viaggiare senza interrompere gli studi dei propri figli è evidente che possa essere un grande vantaggio, come la possibilità di trasferirsi in un altro luogo per poter lavorare o studiare in remoto.  L’importanza di questi aspetti è sottolineata da uno studio fatto sulle recensioni degli ospiti nelle quali le percentuali delle persone (introno al 23% ed attualmente in aumento) confermano di aver usufruito del servizio per trasferirsi nelle aree rurali per lavorare in remoto o per spostamenti di lavoro. 

    2. Nuove destinazioni più vicine

    La pandemia globale ha senza alcun dubbio scoraggiato i grandi viaggi gli spostamenti internazionali, favorendo mete più vicine ma senza rinunciare al divertimento e al relax.  Dunque il virus ha completamente riformulato il concetto di viaggio anche in questo senso incoraggiando l’esplorazione di località più vicine optando per destinazioni idonee per vacanze in ogni periodo dell’anno.  La riformulazione del concetto di viaggio e la scelta di destinazioni più vicine comporta e comporterà, due conseguenze molto importanti: la prima sarà la riduzione dell’inquinamento atmosferico determinato da viaggi essenzialmente più brevi, la seconda sarà una destagionalizzazione delle mete turistiche.

    3. In viaggio anche con le emozioni

    Le limitazioni della libertà personale e della possibilità di muoversi da un posto ad un altro, hanno certamente aumentato la voglia di muoversi e viaggiare. Ma quali sono i viaggi che le persone in questi mesi e nei prossimi vorrebbero intraprendere? Torneremo a viaggiare con le stesse motivazioni con le quali nei mesi e negli anni precedenti eravamo soliti fare? La risposta è no. Viaggiare, come già accennato, significherà ricongiungersi con i propri cari, stare vicino ai propri amici e vivere la propria vacanza in un ambiente dei bassi rischi determinati dalla socializzazione con altri ospiti. Viaggiare dunque in gruppo diverrà il nuovo modo di muoversi prevedendo attività di gruppo come esperienze creative, esperienze intellettuali e formative.  Quando sarà possibile nuovamente viaggiare lo faremo certamente con uno spirito diverso. Nonostante l’incertezza del momento presto torneremo a spostarci, ma lo faremo in modo del tutto inedito e ciò che non cambierà sarà la voglia di tornare ad abbracciarci.

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