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Da domani, Google Meet sarà gratis per tutti gli utenti. Il servizio di video conferenza solitamente incluso negli account Enterprise ed Education è ora accessibile a chiunque abbia un account Google attivo.
Ad annunciarlo è lo stesso Big G, confermando che i virtual meeting potranno ospitare fino a un massimo di 100 persone contemporaneamente.
Dal 1°maggio al 30 settembre la durata delle video-conference non avrà alcun limite di tempo, mentre da ottobre tutti gli account basic potranno usufruire di questo servizio gratuito solo per un massimo di un’ora.
Il rollout di Google Meet annunciato per maggio sarà graduale.
Per accedere a una conference occorre essere connessi al dispositivo su cui si si usa Google Meet, non solo avere un account Google.
Questa è solo la prima delle misure di sicurezza implementate da Big G per impedire che utenti anonimi possano inserirsi nel virtual meeting.
Inoltre, tutti coloro che sono aggiunti alla riunione video - per esempio attraverso il semplice invio di un link - senza essere stati preventivamente invitati su Google Calendar, vengono ammessi preventivamente in una virtual room d’attesa, fino a che l’host non avrà approvato la loro partecipazione.
Google tiene a evidenziare che le conference su Meet vengono crittografate in tempo reale e tutte le registrazioni archiviate su Google Drive restano criptate.
Per creare una riunione o per avviarla da browser è sufficiente atterrare sull’home di Google Meet, mentre se si opera da mobile è necessario scaricare l’applicazione gratuita su App Store e Play Store.
La mossa di Big G tende a favorire la transizione alla fase di “new normal” di tutti coloro che continueranno a lavorare da casa e viene anche incontro all'esigenza di creare classi scolastiche virtuali.
In tal senso, Google ha rilasciato un’analisi dei dati sull’utilizzo di Meet nelle ultime settimane:
Vediamo insieme tutte le misure implementate da Google per garantire sicurezza del servizio di video-conference.
La mossa di Big G tende a favorire la transizione alla fase di “new normal” di tutti coloro che continueranno a lavorare da casa e viene anche incontro all’esigenza di creare classi scolastiche virtuali.