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  • Come essere efficiente nell’era delle Stories e di TikTok se sei un Social Media Manager

    Dimentica il perfezionismo, costanza e metodo sono due parole chiave per ottenere risultati

    28 Gennaio 2020

    • Il lavoro del social media manager può essere stressante, ma anche qui è possibile raggiungere il work-life balance
    • Ecco, in 5 punti, cosa non dimenticare per aumentare la produttività con ritmi sostenibili
    ___ Più volte abbiamo raccontato il lavoro del social media manager, le competenze che deve avere, le abilità che deve sviluppare in modo trasversale su più fronti. Diciamocelo, nel 2020 non è per niente facile stare al passo coi tempi, seguire i clienti e le loro aspettative, portare risultati ed essere sempre sul pezzo. Tre miliardi di persone – circa il 40% della popolazione mondiale – oggi usano i social media, trascorrendo in media due ore al giorno condividendo, apprezzando, twittando su queste piattaforme. Sapevi, ad esempio, che ci sono circa mezzo milione di tweet e foto di Snapchat condivise ogni minuto. E non solo i tassi di utilizzo dei social media non mostrano alcun segno di rallentamento, ma ora si stanno evolvendo così rapidamente che anche le tattiche di social media marketing diventano rapidamente obsolete: questo significa che essere costantemente aggiornati è tutto. Detto questo, vale la pena soffermarsi un attimo e capire come possiamo rimanere maggiormente focalizzati su alcuni aspetti per vivere bene e mantenere un buon equilibrio tra vita personale e lavorativa, senza rimanere soffocati da ritmi di lavoro stressanti e obiettivi da raggiungere. le 5 buone abitudini del social media manager efficiente LEGGI ANCHE: 10 capacità da non sottovalutare, che un social media manager dovrebbe avere.

    Pensa a creare una community, non solo al target

    La chiave perché la tua presenza sui social media diventi una reale risorsa di business e ti faccia dormire sonni tranquilli, è conoscere il proprio consumatore nel profondo. Non pensate solo a mere caratteristiche di un audience da puntare e da raggiungere. La svolta verso il successo sta nell’entrare in più possibile in simbiosi con una nicchia, una community che rispecchia il tuo potenziale cliente. Parla con i tuoi utenti, rispondi alle domande e ai commenti, interagisci con loro e dialoga, chiedi loro pareri. Spesso i social media manager falliscono perché pensano di doversi rivolgere a tutti, a pubblici troppo ampi e quindi non riescono a sviluppare un messaggio mirato per i singoli interessati. Ci si riduce a post promozionali, tradizionali, ad un piano editoriale piatto e privo di leve di interesse e coinvolgimento della community. Niente di più sbagliato: meglio pochi, ma buoni, che una moltitudine passiva. Se questi pochi si sentiranno coinvolti, saranno loro ad attrarre altri simili e a rafforzare l’appartenenza ad una vera e propria comunità attorno al tuo marchio o azienda. Il 74% delle grandi aziende e il 40% delle piccole imprese hanno ora creato community online: in passato, le aziende si affidavano ai social media manager per creare contenuti e favorire lo sviluppo della community, ma più recentemente questi compiti si sono specializzati. Ad oggi, la maggior parte dei social media manager si concentra sui contenuti, mentre i community manager promuovono il coinvolgimento del pubblico.  Un social media manager è responsabile della voce del marchio su tutti i profili social dell’azienda. Fornisce notizie su piattaforme diverse, come il rilascio di prodotti, servizi e funzionalità. Inoltre, crea contenuti per promuovere i prodotti del marchio e attirare nuovi clienti. Le responsabilità di un community manager, invece, includono: aumentare il coinvolgimento tra gli utenti attraverso discussioni, collegamento di nuovi utenti con risorse per aiutarli a essere coinvolti nei gruppi e risposta alle domande degli utenti per aiutarli a risolvere i problemi.

    Datti dei tempi

    Quanto tempo puoi spendere sui social media? Sei un social media manager a tempo pieno ed è il tuo unico lavoro o hai anche altre attività e quindi non puoi permetterti di investire il 100% del tuo tempo sulle varie piattaforme? Non importa se hai tutta la giornata per lavorarci o solo poche ore al giorno, l’importante è impostare l’agenda in modo produttivo. Darsi dei tempi per ogni attività è fondamentale per essere disciplinati e in quel tempo essere focalizzati e costruttivi. Costanza e metodo sono due parole chiave per ottenere risultati. Non ti è mai capitato di sapere di avere tutta la giornata a disposizione e quindi perderti in tante attività e poi non portarne a termine nessuna? Ecco, questo è il peggior errore che puoi fare. Ordine, disciplina e pratica ti porteranno a darti dei tempi durante la giornata. Ad esempio, datti 30 minuti subito all’inizio della mattinata, poi 30 minuti dopo pranzo e infine la sera per le interazioni con la community e il controllo delle notifiche sulla tua pagina, in modo da non venir costantemente distratto. Una volta scaduto il tempo, passa ad un’altra attività. Questo ti porterà maggior efficienza nel tuo lavoro quotidiano. LEGGI ANCHE: La regola dei due minuti e altri segreti per migliorare la produttività (senza fare salti mortali)

    Prenditi delle pause

    Ci sono veri e propri studi sulla salute mentale di chi lavora nel digitale e fa il social media manager. Nel 2020 la sensazione è quella di dover lavorare 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Ti sarà capitato di sentire quella sana necessità di staccarti dal cellulare e allontanarti dalla rete. Ecco perché è importate tutelarsi. Una volta fuori dall’ufficio, silenzia le notifiche. Prenditi ogni tanto delle pause. Se vai a pranzo, fai in modo che la pausa, sia veramente una pausa e non portate il cellulare. Ad esempio, prendere un caffè dopo il pasto ti mette scientificamente di buon umore e stimola la creatività. Anche perché per godere della pausa caffè sei costretto ad alzarti dalla sedia e cambiare postazione. Questo è il secondo vantaggio che ti permette di massimizzare sul lavoro, spezzando la monotonia. È quindi molto importante dividere la tua giornata in blocchi in cui puoi alzarti e sgranchire le gambe. Inoltre, la vera pausa rigenerante è quella in cui ti dai la possibilità di muoverti, fare altro, pensare ad altro. Solo in questo modo puoi ricominciare con più carica. Se decidi di uscire per un’ora di corsa, tieni il cellulare in modalità silenzioso, in modo da non essere distratto da notifiche e dalla voglia di controllare lo smartphone. Piccoli accorgimenti, che possono migliorare la qualità della vita quotidiana e l’equilibrio con il proprio lavoro online. Fondamentale è massimizzare le pause sul lavoro in modo tale da non farsi prendere dalla stanchezza, fisica e mentale, e ritornare a produrre al meglio delle proprie forze e capacità. LEGGI ANCHE: Piccolo manuale di sopravvivenza per social media manager

    Dimentica il perfezionismo

    Ad un certo punto bisogna farsene una ragione: i tuoi post non saranno mai perfetti e la tua ‘to do list’ non sarà mai sempre completata a fine giornata. Impara a dirti più spesso: va bene così. Non significa accontentarsi, ma essere pratici e realistici, senza perdersi in inutili ricerche di perfezionismo per un singolo post che andrà su Instagram o per un video che dovrà essere solo 60 secondi. L’estremo perfezionismo può dare origine a indecisioni o a schemi comportamentali troppo rigidi e dal controllo eccessivo, che potrebbero favorire o sfociare in depressione. La cura e l’attenzione al dettaglio sono una buona norma, ma l’eccesso di perfezionismo può essere un ostacolo all’efficienza del tuo lavoro.

    Sii il primo sostenitore di te stesso

    Tutti i lavori hanno i loro periodi di maggior stress e impegno, ma sentirsi sempre con il fiato alla gola non fa bene a nessuno. Spesso ad un social media manager viene richiesto di essere un creativo, un copywriter, un analista, un grafico o video maker ed è facile farsi prendere dal panico. Se svolgi tante attività, riconoscilo, datti la cosiddetta pacca sulla spalla e sii positivo. Se invece lavori in un team, non sentirti intimorito dal comunicare la lista di compiti che svolgi. Anzi tienine traccia e al bisogno fatti sentire. Sei tu a dover essere il primo sostenitore del tuo lavoro per farlo percepire nel modo più corretto agli altri. Non dimenticarlo.