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  • Twitter e Facebook hanno rimosso oltre 6mila account falsi relativi a manipolazione politica

    L'analisi delle strategie utilizzate dai creatori dei fake account suggerisce nuove informazioni sulle tattiche in evoluzione di tali operazioni

    28 Dicembre 2019

    Negli scorsi giorni sia Twitter che Facebook avevano annunciato una serie di nuove rimozioni, in seguito a indagini sugli account relativi a campagne politiche sui social. L’azione ha avuto poi effettivamente luogo:

    • Twitter ha rimosso 5.929 account originari dell’Arabia Saudita, che facevano parte di una più ampia rete di “88.000 account coinvolti in comportamenti di spam su una vasta gamma di argomenti”.
    • Facebook ha rimosso 39 account Facebook, 344 pagine, 13 gruppi e 22 account Instagram che facevano parte di una rete focalizzata in Georgia
    • Facebook ha anche rimosso 610 account, 89 pagine Facebook, 156 gruppi e 72 account Instagram originari del Vietnam e degli Stati Uniti.

    Le nuove strategie dei fake account

    Come riportato dal New York Times, inoltre, Facebook ha scoperto che in una rete collegata a Epoch Media Group le Pagine e i profili utilizzavano “foto di profili falsi che erano state generate con l’aiuto di AI”. Si tratta in quest’ultimo caso di uno sviluppo particolarmente preoccupante, che potrebbe indicare la fase successiva delle campagne di manipolazione digitale. L’indagine di Twitter si è invece concentrata su una società di marketing saudita chiamata Smaat, che gestisce operazioni sia politiche che commerciali. Twitter afferma che mentre Smaat sembra una normale agenzia di gestione dei social media, ha collegamenti con la famiglia reale saudita e i profili gestiti hanno inviato oltre 32 milioni di tweet e guadagnato milioni di follower. Mentre molti dei tweet di questi profili sembrano innocenti, a questi sono mescolati anche messaggi di propaganda politica. Questi profili chiedevano inoltre regolarmente agli utenti di “ritwittare” o “seguire”, portando così alla creazione di sottogruppi più piccoli all’interno delle reti. Twitter ha anche notato che “c’era una notevole quantità di automazione per rendere difficile capire su cosa si fossero concentrati gli account”. Questo fornisce nuove informazioni sulle tattiche in evoluzione di tali operazioni. Facebook ha anche fornito esempi specifici di post condivisi dai profili che sono stati rimossi per comportamento “non autentico”. Queste nuove rimozioni di account si aggiungono alle migliaia già effettuate quest’anno.

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