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  • Smart Company e Industria 4.0: come si costruisce il business del futuro

    Dal lavoro all'ambiente, ci sono ancora una serie di nodi da sciogliere per comprendere quale sarà il futuro delle tecnologie esponenziali

    13 Novembre 2019

    E se tra gli uomini nascesse un altro Dio? Veloci, impreparati e, in tutto questo, anche ripetitivi. Pare che tutte le rivoluzioni, industriali e tecnologiche, ci abbiano posti al centro: prima l’uomo dentro le relazioni, poi la società rispetto alla trasformazione. All’inizio subendo, poi comprendendo e mentre il cambiamento era già in essere la trasformazione era già fatta. Parliamo della rivoluzione industriale del XVIII secolo, che ha sovvertito gli equilibri e le dinamiche sociali producendo per inconsapevolezza culturale gap sovrastrutturali? O della seconda rivoluzione industriale che vede ancora 1,2 miliardi di persone vivere senza elettricità? O forse della terza, che ha lasciato metà della popolazione mondiale senza accesso a Internet? La quarta risulta la più feroce in termini sociali: la sua velocità ci trova sempre più inetti, tutti, in tutti i settori. A partire dai modelli economici.

    Smart Company e B Corporation, il futuro del business

    Proviamo a osservare il modello delle imprese tradizionali. Oggi coesistono sullo stesso appezzamento di terra agricoltori che possono piantare manualmente 3 mila semi al giorno e altri che, con un singolo drone, possono arrivare a piantarne oltre 100 mila. Un esempio come centinaia. Perché oggi si alternano tipologie di aziende completamente diverse rispetto al modello tradizionale? Cosa caratterizza queste nuove realtà produttive? Ma soprattutto, cos’è il business del futuro, che deve essere per tutti oggi? Il successo della quarta rivoluzione industriale sarà dettato dalle regole e dai valori che accompagneranno lo sviluppo delle nuove tecnologie esponenziali. I nodi che siamo chiamati a sciogliere nei prossimi anni saranno di enorme rilevanza rispetto a dove si orienterà la diffusione delle nuove tecnologie. Partendo dalla rivoluzione delle società in Smart Company fino alla creazione delle B Corporation, società alla ricerca di valori che senza contrapporsi al profitto producano un bilancio positivo per l’ambiente in cui proliferano. Ad oggi le Smart Company, le società che si avvantaggiano delle tecnologie esponenziali proliferano su un terreno che ne determina uno sviluppo incontrastato, con numeri e crescite di fatturato in alcuni casi a tripla cifra anno su anno. È proprio questo il tema al centro del rapporto sui nuovi modelli di Smart Company che la Casaleggio Associati presenterà giovedì a Milano, con un focus su come quelle aziende che hanno adottato innovazioni come blockchain, Intelligenza Esponenziale, Robotic Process Automation, IoT stiano mostrando risultati senza eguali. LEGGI ANCHE: La rivoluzione dell’Internet of Things per le aziende passa (anche) dall’agricoltura

    Etica, occupazione e ambiente sono i nodi ancora da sciogliere

    Non mancano, ovviamente, una serie di nodi da sciogliere per comprendere quale sarà il futuro delle tecnologie esponenziali. In primis, i nodi valoriali: quanti pazienti sono disposti a sottoporsi ad un delicato intervento epatico senza aver conosciuto il proprio chirurgo di Pechino da 3000km di distanza stando a Shenzhen? Nodi etici: le nuove tecnologie porteranno benessere a tutti o aumenteranno il divario sociale tra i dipendenti di Facebook, Google, Netflix assai ben remunerati rispetto gli standard del mercato? Nodi occupazionali: la quarta rivoluzione industriale si comporterà come le altre che hanno portato un aumento dell’occupazione, una riduzione dell’orario di lavoro o produrrà gli esuberi di Tesla per perseguire la riduzione dei costi e l’aumento dei profitti? Nodi ambientali e di risorse. Riusciremo con l’agricoltura di precisione a contenere il consumo progressivo di risorse idriche del Pianeta a cui stiamo assistendo o avremo sempre maggiori consumi energetici per il dilagare del Bitcoin? La quarta rivoluzione industriale ad opera delle tecnologie esponenziali non è in discussione, è un processo che non potremo invertire poiché mentre noi dibattiamo in Italia sull’utilizzo del contante a Göteborg, città della Svezia, mezzo milione di cittadini “ha dimenticato il contante”. Regole e bilanci di contesto in cui i veri key performance index non si esprimono solo in dollari o profitto pro-capite ma in altri parametri di natura sociale, antropologica, ambientale questa è l’unica via percorribile. Il cubo di Rubik per le aziende oggi è: come cambierà il mio business?