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  • La campagna di Thinx Intimo “MENstruation” ci parla di come sta cambiando il linguaggio degli spot underwear

    E se anche gli uomini avessero il ciclo, sarebbe più facile parlarne?

    2 Novembre 2019

    Ci sono cose che voi umani non potete neanche immaginare. Un’espressione del cinema prestata a situazioni bizzarre che ci sono capitate almeno una decina di volte nella vita. A volte siamo testimoni di situazioni improbabili e non riusciamo a credere a ciò che abbiamo visto e sentito. A volte sono le cose più impensabili quelle che ci fanno riflettere per giorni interi. Ed è quello che è successo per uno spot statunitense che è davvero sulla bocca di tutti, perché l’impensabile è successo: MENstruation, anche gli uomini hanno il ciclo. https://youtu.be/-QEDZkj_Riw

    MENstruation, lo spot di Thinx che fa riflettere

    Stiamo parlando dell’ultimissimo spot di Thinx, un brand di biancheria intima che propone degli slip durante il ciclo mestruale, al posto dei soliti assorbenti, andando incontro alle esigenze di ogni donna. E voi penserete, ma cosa c’entrano gli uomini? Il messaggio di Thinx è molto chiaro, se anche gli uomini avessero le mestruazioni, allora saremmo tutte e tutti a nostro agio, e per metterci comodi abbiamo bisogno di qualcosa di confortevole, la biancheria Thinx, appunto. Tutto molto bello, ma ovviamente le polemiche non sono mancante. L’azienda si è affidata ad una delle agenzie pubblicitarie più famose di New York, la BBDO e ha investito in questo spot per avvicinarsi a tutte le donne dai 18 ai 49 anni, per farsi conoscere e mostrare la strada del cambiamento e della comodità anche durante il ciclo. Oltre che passarlo in tv, è stato caricato anche un video sui suoi canali social, ma su YouTube ha dovuto disattivare i commenti degli utenti perché ha ricevuto parecchie lamentele. Volete farvi un’idea in tempo reale? Andate sulla pagina Facebook del brand e leggete cosa ne pensano le persone.

    Le donne vogliono di più

    Le donne sono quelle più arrabbiate. Secondo la maggior parte di loro, questo spot è imbarazzante e inutile. Immaginare un mondo in cui anche gli uomini hanno il ciclo non vuol dire capire cosa succede davvero al corpo della donna in quei giorni, ma soprattutto credono che all’uomo non interessi minimamente. Sono contrariate perché secondo loro uno spot, per carità ironico, non è sufficiente a rendere l’idea di cosa sia preoccuparsi di una cosa naturale ma che a volte può provocare imbarazzo. Perché diciamoci la verità, si parla poco delle mestruazioni, ma soprattutto se ne parla male, a cominciare dagli spot. Gli uomini, d’altro canto, si sono risentiti. Alcuni di loro si considerano molto sensibili al ciclo della donna, e comprensivi soprattutto con le loro figlie adolescenti. Ci sono stati poi dei commenti in cui le persone si lamentavano del fatto che questo spot potesse essere fuorviante per i più piccoli, perché alcuni di loro hanno ricevuto domande imbarazzanti al riguardo. Gira e rigira, il ciclo fa sempre arrossire tutti. Risultato immagini per menstruation thinx"

    Mestruazioni e pubblicità

    L’idea di Thinx è innovativa, nel video vengono chiaramente mostrati gli effetti del ciclo mestruale. La paura di un ragazzo che si confida con il padre per essere diventato “grande”, o un uomo che si dimena tra le lenzuola macchiate, perché sì, sporcarsi di notte, agitandosi per i crampi alla pancia, è normale. Siamo abituati a spot con donne rilassate, che non sentono assolutamente disagio o dolore. Sbagliato. Siamo abituati a spot con assorbenti “comodissimi”, “confortevoli” che lasciano asciutte tutto il tempo, a liquidi blu versati su di essi per testarne l’assorbenza, la freschezza. Dov’è la realtà? Perché le persone si scandalizzano per uomini col mestruo e non si indignano, invece, per una visione così “fiabesca” del ciclo mestruale? Il ciclo è qualcosa di naturale ma è indelicato parlarne, è sconveniente mostrarlo. Perché lo consideriamo un tabù? Dobbiamo davvero scomodare gli uomini per essere più confortevoli con le “nostre cose”? Probabilmente sì. La pubblicità si evolve in base ai desideri e alle esigenze della gente, ed è chiaro che le donne vogliono sentirsi libere di essere costipate, o di non aver fatto la ceretta o di sentirsi gonfie come una mongolfiera e avere voglia di junk food senza dover seguire necessariamente una dieta ferrea. woman lying on bed Gli spot di intimo sono i veri portavoce della voglia di ribellione di tutte le donne, perché la finta perfezione ha stufato. Vediamo sempre più brand che escono fuori dai soliti canoni e preferiscono avere come testimonial donne diverse, di qualsiasi età, forma fisica e carnagione, donne che non vogliono adattarsi ad un completino intimo, ma è l’intimo che deve adattarsi al corpo della donna. Ogni donna è una forza della natura e ognuna ha delle esigenze, delle preferenze. Non vuole essere una tra le tante, ma vuole essere ciò che sente, ciò che è. Una tendenza questa che riscontriamo ogni giorno anche sui social. C’è ancora chi insiste a pubblicare foto modificate per apparire senza un briciolo di ruga, con labbra carnose e da cerbiatta, ma questa moda sta finendo. La perfezione non esiste. LEGGI ANCHE: Da H&M a Gucci, sempre più brand abbracciano la rivoluzione del Body Positive Esistono le buste di patatine lasciate mezze vuote sul tavolo della cucina, lo slip che stringe i fianchi e i brufoli sottopelle durante la sindrome premestruale, la voglia di non uscire di casa perché ci si sente uno zombie, ma lo si deve fare per forza. Le donne hanno bisogno di sentirsi libere di poter parlare del proprio flusso mestruale perché esiste, perché il corpo femminile viene stravolto una volta al mese e non è possibile che ci siano ancora delle resistenze nel parlarne. Un cambiamento tangibile di comunicare il ciclo per quello che è, viene espresso nell’ultimo spot di Nuvenia, dove se ne parla senza vergogna, mostrandolo in tutte le sue forme.   Abbassare la voce in pubblico, essere prese in giro quando ci si sente emotive perché è “quel periodo del mese”, il passaggio furtivo di assorbenti tra i banchi per non farsi notare dai compagni di classe. Thinx ha pensato che se tutti avessimo il ciclo, allora ne potremmo parlare tutti insieme, perché riguarda tutti, è una cosa normale e non c’è bisogno di sentirsi indisposti per forza. Tutti possiamo fare tutto, anche in quei giorni lì.
    Thinx: ready for a change?