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  • Il round di Banale, la startup che disegna prodotti per chi è in viaggio

    Nuvolab ha supportato Banale nell’operazione e da poco più di un anno a questa parte sta assistendo la compagnia nella sua trasformazione in scaleup

    25 Settembre 2019

    La startup milanese di design Banale (fondata a Milano nel 2015 da Stefano Bossi e Tommaso Puccioni) ha chiuso un round da 1,2 milioni di euro per la metà in aumento di capitale sottoscritto dai soci preesistenti e per l’altra metà a debito. Il venture accelerator e innovation advisor Nuvolab ha supportato Banale nell’operazione e da poco più di un anno a questa parte la sta assistendo nella sua trasformazione in scaleup, con l’obiettivo di effettuare un nuovo round nel 2021, espandere i punti vendita diretti sul mercato retail e crescere online in Usa e Asia. Forniture & design. “Con il deal su Banale, Nuvolab inizia a valorizzare le sue competenze e relazioni nel verticale del forniture & design – ha spiegato Francesco Inguscio, CEO di Nuvolab – inoltre il supporto di una grande banca come Banco BPM per il debt matching ottenuto su questo round equity, conferma l’importanza delle banche nella crescita dell’ecosistema italiano dell’innovazione e l’utilità delle garanzie fornite da Medio Credito Centrale per le startup innovative, in attesa dell’attivazione del Fondo Nazionale per l’Innovazione”.

    Le risorse

    Le risorse verranno investite nello sviluppo dei prodotti, nel potenziamento delle vendite online e nell’apertura dei primi negozi monomarca a Milano ed in Asia. Di questi 1,2 milioni di euro, 600mila sono stati investiti in equity dai soci pre-esistenti, mentre i restanti 600mila sono stata immessi come capitale di debito​.  “Puntiamo a completare in breve tempo la gamma prodotti nei comparti Urban e Travel, per continuare la crescita in distribuzione nei principali mercati target , Usa e Asia, rafforzare la nostra presenza come online brand sia su vetrine dirette sia su piattaforme di crowdfunding, e iniziare lo sviluppo di vetrine e corner nel mondo retail” ha spiegato Stefano Bossi.

    Che fa Banale

    Banale disegna prodotti per chi è in viaggio: nomadi urbani, viaggiatori per passione o per affari, tutti quelli che condividono e amano uno stile all’insegna della filosofia “my bag is my home”.  Così nati cuscini da viaggio tascabili, maschere antismog per ciclisti urbani, zaini che si trasformano per portare oggetti voluminosi.

    Asia, Cina e Giappone

    L’Asia, Cina e Giappone in testa, è il mercato che più sta premiando il brand, che qua realizza il 60% del fatturato, vendendo quasi interamente online. Un interessante canale di vendita è anche rappresentato da Kickstarter, la più grande piattaforma di crowdfunding mondiale made in USA, dove Banale è nella top 3 delle aziende italiane con 6 prodotti lanciati e finanziati.