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  • Insegui i tuoi sogni e lascia tutto: le regole per riuscirci (da chi l’ha fatto)

    Le 6 regole di "attrazione del cambiamento positivo", liberamente ispirate da libri di crescita personale e autonomia lavorativa

    19 Settembre 2019

    Per la maggior parte delle persone in Italia, le ferie sono ormai terminate da qualche settimana. Le giornate spensierate al mare o in montagna sembrano già un lontano ricordo, offuscato nuovamente da riunioni, appuntamenti, metropolitane strapiene la mattina e il senso di urgenza con cui il lavoro è in grado di fagocitarci troppo velocemente. Se ti sei sentito stanco, estremamente triste, demotivato o addirittura depresso, consolati almeno con questo: sei in buona compagnia. È un fenomeno ormai noto anche come “depressione da rientro“, o post-vacation blues. Basta guardare cosa succede ai comportamenti di ricerca della parola “depressione” su Google Trends per capire che settembre è per molti un momento di grande crisi. Non confondiamo però: una cosa è la depressione clinica, un’altra la sensazione di smarrimento e tristezza post vacanze che colpisce molti di noi, ma che passa da sola in poche settimane. Come dici? Ancora non è passata, anzi ti sembra che peggiori? Hai la sensazione di odiare quello che fai, di sentirti in trappola? Ti svegli ogni giorno e speri che succeda qualcosa, qualsiasi cosa, che cambi in qualche modo la tua situazione? I sentimenti di frustrazione ti seguono anche a casa e nel tempo libero, tanto che tutta la tua esistenza ti sembra ridotta a un vago, costante grigiore degno dei peggiori pomeriggi invernali a Milano? Allora forse il post-vacation blues potrebbe non essere una spiegazione sufficiente. Qui c’è qualcosa di più profondo all’opera: il tuo corpo, il tuo cervello ti stanno dicendo che qualcosa non va.

    Sempre più persone sentono il bisogno di “lasciare tutto” (ma non lo fanno)

    Se senti tutto questo, probabilmente ciò di cui hai davvero bisogno non è un’altra vacanza, ma un cambiamento. Tutti hanno dei momenti di “down”, ma quando questi periodi si trasformano nella normalità della vita, allora è un vero e proprio campanello d’allarme. Soprattutto quando la causa principale di tutta la negatività che ci investe è lui, l’attività in cui passiamo circa due terzi del nostro tempo: il lavoro. Forse sei incastrato in un’occupazione che non ti piace più, o peggio che non ti è mai piaciuta. Sogni di trovare un altro lavoro, o di lanciarti in quel progetto imprenditoriale che hai in testa da una vita, ma hai troppa paura. Ci sono continuamente nuove scuse, nuove motivazioni per cui è più saggio restare dove sei, in attesa di quel famoso “segno” che aspetti da anni. In fondo, non esiste il lavoro perfetto. Tutti sono infelici di alzarsi la mattina e mettersi a lavorare, ogni persona al mondo non vede l’ora delle vacanze. Giusto? No, sbagliato. E te lo dice una che prova ogni giorno sulla propria pelle il piacere di alzarsi, mettersi a lavorare e fare qualcosa che ama: scrivere. Una persona che quasi tre anni fa ha fatto il grande passo, il “lascio tutto” con la vaga idea in testa di mettersi in proprio, ed è partita per quello che ha definito un “viaggio solo andata“. Tra mille paure, dubbi e ansie, come è normale. E che ha scoperto una grande verità: che chi ci prova, tendenzialmente ci riesce. Sempre più persone sembrano voler lasciare tutto e fare qualcosa di più profondo con la propria vita: che sia viaggiare o inseguire un sogno imprenditoriale, trovare un lavoro più smart che permetta di gestire meglio il proprio tempo o investire sulle proprie passioni; insomma, la maggior parte delle persone si dice “insoddisfatta e in cerca di un cambiamento“. Ma “in cerca” forse andrebbe sostituito con un “in attesa”, perché pochi, pochissimi fanno effettivamente qualcosa per mandare la vita nella direzione che desiderano. E quella, in effetti, come per dispetto sembra tirare dritta per la sua strada, ignorando queste spasmodiche richieste. direzione felicità LEGGI ANCHE: Perché avere un hobby potrebbe salvare la tua carriera (e la tua psiche)

    Le regole per trovare il coraggio di lasciare tutto con successo

    In questi anni di imprenditoria e vita digitale, nonché intervistando e conoscendo persone che avevano fatto scelte di vita drastiche simili alla mia, il classico e più eclatante “lascio tutto e parto”, ho raccolto una serie di idee. Spunti per capire come si possa superare la paura dell’ignoto e lanciarsi in qualcosa di nuovo, eccitante, sicuramente più adatto a noi, ma ahimé, meno sicuro. Perché purtroppo sicurezza e libertà non sono due cose che vanno d’accordo, e per ottenere un maggiore grado dell’una è necessario sacrificare in qualche modo l’altra. Ma raramente i cambiamenti, specie quelli introdotti e voluti attivamente da noi, sono negativi: per quanto una cosa possa farci paura, o possa sembrare un peggioramento all’inizio, nel medio termine diventa nella quasi totalità dei casi un cambiamento positivo. Provare per credere. Sì, ma…come provarci? Ecco qualche regola di “attrazione del cambiamento positivo”, liberamente ispirate da libri di crescita personale e autonomia lavorativa come 4 Ore alla Settimana:

    1. Fai il primo passo

    Internet ci ha abituati al “tutto e subito”. Ci sembra che tutto avvenga nel lasso di tempo di un post su Instagram: successo, carriera, felicità. Invece le cose sono sempre più complicate di così, e le leggi della fisica non si possono mutare: per cambiare ci vuole tempo e fatica. Inizia per gradi, con un forte focus su ciò che vuoi ottenere prova a ipotizzare una serie di azioni che ti possono portare dove hai intenzione di andare. C’è un evento di networking? Vacci. Un’opportunità lavorativa lontana dalle tue solite mansioni? Coglila. Qualcosa che vuoi imparare da tanto ma hai sempre rimandato? Iscriviti a un corso. Fai qualcosa, qualsiasi cosa, che possa rappresentare un primo passo nella direzione dei tuoi sogni.

    2. Preparati al worst-case scenario

    È un meccanismo psicologico volto alla nostra protezione: tendiamo a voler mantenere lo status-quo, per quanto negativo in realtà sia, per paura che il cambiamento porti un peggioramento e non un miglioramento. Per la serie, meglio il diavolo che conosci… Ebbene, come molti meccanismi psicologici è in realtà una trappola euristica, un imbroglio del pensiero. Prova a scrivere su un foglio di carta quale sarebbe lo scenario peggiore possibile, se tu cambiassi: ti accorgerai che raramente è qualcosa di irrimediabile o a cui non ci si può preparare adeguatamente. Probabilmente è un’eventualità estremamente improbabile o idealizzata. Quasi sicuramente è risolvibile o evitabile con poco sforzo. Bada bene, “restare senza lavoro per sempre e morire di fame” è un incubo notturno, non un worst-case scenario realistico: sii specifico, pratico e non lasciare che siano i luoghi comuni a decidere della tua felicità. pros cons list

    3. Trova un mentore

    Impossibile, penserai. Probabilmente non conosci nessuno, nella tua cerchia di amici, che abbia fatto ciò che vuoi fare tu. Dove lo trovi un mentore? Facile: online. Il web ha ridotto le distanze con tutti, anche le persone che ci sembrano più lontane da noi, i nostri idoli. Quelli che seguiamo su Instagram e sembrano vivere in viaggio, o che sono imprenditori di successo, o che hanno la vita e la carriera che sogniamo. Non limitarti a seguirli, avvicinali. Rendili dei mentori, passivi o attivi. Impara ciò che c’è da imparare, prendi esempio, chiedi ciò che non capisci (scoprirai che la maggior parte dei cosiddetti “guru” sono ben felici di risponderti!). Sicuramente lì fuori, nel World Wide Web, c’è qualcuno che ha fatto il percorso di vita che vuoi fare tu, che ha affrontato i tuoi stessi problemi. C’è chi ha preso tutta la famiglia e si è messo a viaggiare a tempo pieno (vedi la famiglia Miljian). C’è chi ha deciso di stravolgere completamente la propria vita a quasi 40 anni, come Eric di Ihaveatrip. Chi non si è lasciato fermare nemmeno dalla malattia, come Simona. Sai qual è l’unica cosa che non hanno fatto? Aspettare un cambiamento dall’esterno.

    4. Diventa mattiniero

    Il tempo è la risorsa più democratica che esiste: ne hanno in egual misura in una giornata sia il povero che il milionario, sia l’imprenditore che il dipendente. Nonostante questo, la capacità di sfruttarlo cambia drasticamente da persona a persona, e questo più di tutto fa la differenza tra il successo e l’insuccesso. Cosa riusciresti a fare se potessi alzarti un’ora prima ogni mattina? Se avessi più tempo per allenarti, dedicarti a quel progetto che sogni da tempo, leggere e studiare? È una delle cose più difficili da fare, te lo confermo, ma una delle più efficaci: alzarsi presto cambia completamente le regole del gioco. Potrebbero bastare 5 secondi, come dice Mel Robbins: prova! come diventare mattinieri LEGGI ANCHE: Lavorare anche in ferie e non staccare mai? Si chiama Workcation, ma si può superare

    5. Aiutati per essere aiutato

    Smettila di aspettare che qualcosa piova dal cielo: lamentarsi non serve a nulla. Chi attende un segno o il momento giusto è destinato a rimanere in quello stato per buona parte se non tutta la vita. Nessuno ti regalerà niente, men che meno i segni del destino. Sai quell’ora in più che dovresti ritagliarti al mattino? Ecco, prova a utilizzarla per aiutare te stesso: leggi libri di crescita personale e motivazione, studia le biografie dei grandi, immergiti nelle storie di chi ci è riuscito. Aiutati a cambiare, e il cambiamento arriverà.

    6. Metti in pratica il Segreto

    No, non ti sto per consigliare di leggere il famoso libro che ha fatto tanto scalpore qualche anno fa. Il tanto decantato “segreto” non è altro che la cosiddetta “Legge dell’Attrazione“, e per quanto sia alla base anche di quello che ti sto per dire, non è necessario leggere un libro intero per capirlo. Bastano poche righe, e un po’ di buonsenso. È semplice logica: il segreto è che chi ci prova ha qualche possibilità di successo. Chi non ci prova nemmeno, invece, non ne ha nessuna. Tanto semplice quanto fondamentale, non trovi? È una verità universale, visibile a tutti, eppure perché non ci comportiamo di conseguenza? Perché restiamo così spesso in attesa che i nostri progetti più ambiziosi si realizzino, pur senza il nostro impegno? Guardando la punta dell’iceberg, quello che emerge dai social, dalle interviste, dalle chiacchiere al bar, sembra che tutto sia facile per chi ha ottenuto ciò che desiderava. Ma non è così: se guardassi la base dell’iceberg, vedresti una massa di sacrifici, paure, momenti di sconfitta, nuovi tentativi e nuovi fallimenti. Solo così si può riuscire a realizzare qualcosa: provandoci. Se ciò che desideri è lasciare tutto, avere un cambiamento nella tua vita, trovare un nuovo lavoro, o inventartelo dando vita a quel progetto che sogni da tempo, non hai nessuna possibilità di ottenere quello che desideri se non ci provi. Non basta mandare qualche CV, o andare a un evento di networking ma poi farsi vincere dalla timidezza e non parlare con nessuno. Bisogna fare quel passo fuori dalla comfort zone che fa capire alla vita che sei disposto a lottare per cambiare. Sarà allora, e solo allora, che lei cambierà.