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  • Contro il bullismo, la campagna video di Telefono Azzurro #Nonstiamozitti

    L’impegno di Telefono Azzurro si traduce in iniziative multilivello con azioni di prevenzione, sensibilizzazione e intervento

    29 Maggio 2019

    Il 7 febbraio è la giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, occasione per riflettere e mettere a punto soluzioni sempre nuove su una doppia emergenza sociale quotidianamente al centro, tra l’altro, anche dell’azione di Telefono Azzurro, punto di riferimento nazionale nell’individuazione e applicazione di strategie in sinergia con il lavoro del MIUR. Per la tutela dei diritti di bambini e adolescenti. Prosegue infatti l’attuazione del Protocollo siglato un anno fa tra il Ministero e l’Associazione che da più di trent’anni si spende per la tutela dei diritti di bambini e adolescenti. Un patto comprensivo di un progetto triennale integrato di ascolto e azione contro questi fenomeni per offrire al personale della scuola, alle studentesse, agli studenti e alle famiglie strumenti adeguati per intervenire nel modo più efficace e tempestivo. Grazie a questa collaborazione, la Linea di Ascolto e consulenza 19696 e la chat su azzurro.it sono diventate linee nazionali di contrasto ai due fenomeni di bullismo e cyberbullismo. Il servizio è attivo gratuitamente tutti i giorni H24.

    Iniziative multilivello

    L’impegno concreto di Telefono Azzurro si traduce in iniziative multilivello con azioni di prevenzione, sensibilizzazione e intervento con particolare rilevanza del messaggio “Non Stiamo Zitti” divenuto il payoff dell’Associazione sia come hashtag “#Non stiamo zitti contro il bullismo” diventato virale sui social, sia come campagna di sensibilizzazione, che del progetto “Non Stiamo Zitti” tuttora attivo, rilanciando il messaggio chiave dell’abbattimento del muro del silenzio – parlare, denunciare, vincere la vergogna – che circonda e alimenta il fenomeno. Ciò vuol dire necessariamente evidenziare l’importanza che l’uscita dal silenzio possa indirizzarsi/rivolgersi verso i canali più adeguati a cogliere quella richiesta da aiuto per intervenire sul disagio.

    I testimonial

    Francesco Totti, Alvaro Soler, Alex Zanardi, Amadeus, Alvin, Enrico Lucci, Dolcenera, Arisa, Juliana Moreira, Anna Safroncik, Luca Marin, Elisabetta Gregoraci, Edoardo Stoppa, Edoardo Mecca, Leonardo Fiaschi, Lorenzo Baldassarri e Simone Origone: Al fianco dell’Associazione calciatori, influencer, cantanti, piloti, show-girl hanno sostenuto la diffusione del messaggio producendo delle videoclip #NonStiamoZitti

    #Sbullizzati

    Lo stesso messaggio muove anche una nuova iniziativa presentata ieri, in occasione della Giornata Internazionale per la Sicurezza in rete. Insieme a Smemoranda è nato “Sbullizzati”, un nuovo ambizioso progetto che si concretizza in una sezione del sito Smemo tutta dedicata alla lotta contro il bullismo – un problema da affrontare prima di tutto attraverso lo strumento della testimonianza – : ogni quindici giorni si parlerà del tema con personaggi famosi, ragazzi e adulti che hanno vissuto il bullismo sulla loro pelle o che combattono il bullismo ogni giorno sotto vari aspetti. E dunque verranno raccontate anche storie vere di ragazzi aiutati da Telefono Azzurro. La paura del ricatto. Il bullismo fa paura, soprattutto nella sua versione web, come dimostrano i risultati del  dossier SPETT-ATTORI DEL WEB costruito su una ricerca effettuata da Telefono Azzurro in collaborazione con Doxa Kids sul comportamento di utilizzo di piattaforme e device tecnologici da parte dei 12-18enni. Il 72% degli intervistati evidenzia che la paura maggiore è legata alla diffusione di foto intime e video a sfondo sessuale. Uno su quattro teme di essere ricattato per la pubblicazione di questo genere di contenuti su un social network o la diffusione attraverso piattaforme di instant messaging. Oltre la metà degli adolescenti (59%) ha vissuto esperienze spiacevoli e negative durante la fruizione di una diretta streaming.

    Anche nella vita reale

    Timori che trovano diretto riscontro anche nella vita reale. Nel 2017, infatti, il Centro Nazionale di Ascolto di Telefono Azzurro ha gestito circa un caso al giorno (323 casi) riconducibile a problematiche legate all’utilizzo di Internet: Cyberbullismo 33%, Sexting 18%, Atti autolesivi e suicidio 13%, Grooming 7%, Pedopornografia online 5%, Informazioni su Internet 10%, Dipendenza da Internet 4%.

    1 caso di bullismo al giorno

    In riferimento alla sola parte emersa Telefono Azzurro gestisce annualmente una media di 1 caso al giorno di bullismo tramite il team di operatori e psicologi operativi 24 ore su 24 alla linea d’ascolto gratuita 1.96.96 e la chat su azzurro.it, un filo diretto attivo da trent’anni e costantemente al fianco delle vittime di violenze soprusi.

    Il 10% delle richieste di aiuto

    Le segnalazioni di episodi di bullismo e cyberbullismo riguardano il 10% delle richieste di aiuto rivolte a Telefono Azzurro e provengono per la maggior parte dal Nord (il 46%), il 31% dal sud e isole, dal centro il 23. Addirittura Il 35% degli studenti dichiara di essere stato oggetto di bullismo psicologico a scuola. Occorre dunque abbattere tra i più piccoli il concetto di omertà accrescendo il livello di cultura e la conoscenza del fenomeno, facendo rete a livello istituzionale fino a distruggerlo.