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  • Euroluce e Workplace 3.0: cosa abbiamo visto alle biennali del Salone dedicate a ufficio e illuminazione

    Le biennali degli anni dispari sono ritornate al Salone del Mobile. Ecco quello che valeva la pena visitare

    12 Aprile 2019

    Nella terza giornata del Salone del Mobile di Milano siamo andati alla ricerca dei migliori espositori delle biennali Euroluce e Workplace 3.0 che, come da tradizione, vengono realizzate negli anni dispari. Se per Euroluce, il Salone Internazionale dell’Illuminazione, la visita agli stand è stata più semplice, grazie a dei padiglioni completamente dedicati (dalla hall 9 alla hall 15), per Workplace 3.0, la fiera dedicata al design ed alla tecnologia nell’ambiente di lavoro, non lo è stato altrettanto. Infatti, il Salone del Mobile quest’anno ha lanciato una nuova interpretazione dell’ufficio, che viene pensato più vicino alla collettività e che riflette il cambiamento vissuto di recente, cioè la trasformazione in uno spazio più fluido, dinamico e contaminato da altre attività quotidiane. Quindi, il nuovo format della biennale dedicata all’ufficio vede una presenza diffusa delle 52 aziende espositrici nei vari padiglioni del Salone. Di conseguenza, se non si conoscono bene questi espositori, è difficile poterli trovare subito. Ma non scoraggiarti, nulla è perduto!. Proseguendo nella lettura, oltre a poter scoprire quali sono gli stand di Euroluce, che con le loro lampade di design cattureranno il tuo sguardo e ti faranno camminare con lo sguardo sempre rivolto all’insù, ti daremo tutte le coordinate e le informazioni a riguardo di quelle aziende che sono state in grado di ridefinire gli arredi di ufficio con nuove formule pensate per lo smart working, l’home working ed il coworking. LEGGI ANCHE: 10 eventi della Milano Design Week che non dovresti perdere quest’anno rho fiera, salone del mobile, euroluce

    Euroluce

    Sorgenti luminose. Da quelle di design, che presentano nuovi concetti di estetica, a quelle pensate per l’illuminazione stradale o per uso ospedaliero. Quest’anno, alla 30esima edizione della biennale Euroluce, la proposta di sorgenti luminose da parte degli espositori è ancora più ampia ed è sempre più accentuata la sfida del settore nella ricerca di quelle soluzioni più efficienti, sostenibili e dai costi ridotti. Diventa, quindi, necessario aggiornare la terminologia con parole quali Smart, Tunable White, IoT ready e Digital Light. Ecco i 5 espositori di Euroluce che ci hanno più conquistato per la presentazione dei loro prodotti.

    Paolo Castelli S.p.A. – Hall 09 / Stand C02 C 02

    Entrare all’interno di questo stand è un’esperienza unica, da provare. Dal confine tra chiarore e buio, nasce l’idea dell’architettura di questo spazio: un percorso dove ci si muove al buio guidati dalla opere di luce che si nascondono dietro delle tende a fili e che è possibile spostare. Si tratta di un dedalo di ombre e di sorgenti luminose, “uno scrigno di oggetti d’arte la cui natura oscilla fra la bellezza ed il simbolo, tra il percorso dell’occhio che li guarda e dell’altro che li svela”. Paolo Castelli S.p.A. è una realtà storica del design italiano e quest’anno ad Euroluce presenta in anteprima la collezione Paolo Castelli Code, che affonda le proprie radici nell’interpretazione dei principi estetici degli anni ‘30 ed è pensata per arredare eleganti abitazioni contemporanee. paolo castelli spa, euroluce, salone del mobile 2019

    Brand Van Egmond – Hall 09 / Stand B01 B03

    Un altro stand dal quale è impossibile non essere colpiti per la bellezza delle sue lampade, è quello dell’azienda olandese Brand Van Egmond che dal 1989 crea collezioni davvero particolari e di alta qualità, pensate sia per le residenze private sia per l’illuminazione alberghiera e degli uffici. Sono diversi i prodotti che hanno attirato la nostra attenzione. In particolare, Linea è una lampada a sospensione disegnata da William Brand che con le sue linee verticali e pure, è un’opera di luce asimmetrica, ma che allo stesso tempo è perfettamente proporzionata. Impossibile non desiderare averla nella propria camera da letto. Un altro capolavoro di Brand Van Egmond è Fractal Cloud, una scultura luminosa, composta da più pezzi in oro, acciaio inox ed ottone, che sembrano nuvole fluttuanti nel cielo. euroluce, salone del mobile, brand van egmon

    Studio Italia Design – Hall 11 / Stand E 45 F 38

    Il concept di Studio Italia Design è quello che, forse, più di tutti riesce a coinvolgere e stupire: il marchio italiano dell’illuminazione, nato a Venezia negli anni ‘50, porta al Salone del Mobile un particolare ed inedito incontro tra una galleria d’arte ed un club. L’architettura esterna è caratterizzata da tende che si aprono sul tappeto rosa di un percorso espositivo. Attraverso le gallerie, dove sono presenti prodotti esposti come opere d’arte sulle pareti e sul soffitto, si accede a un ambiente sorprendente: le sfumature di rosso, che ricordano le atmosfere di un club, si accompagnano ad una gigantesca opera di luce, un carosello luminoso da cui pendono 672 lampade Jefferson. La presenza di un’area lounge consente di svolgere riunioni e, allo stesso tempo, di rilassarsi.   salone del mobile 2019

    Workplace 3.0

    Qui di seguito ti presentiamo quelle esposizioni che, secondo noi, sono le più esemplari di quella trasformazione dell’ambiente di lavoro in uno spazio versatile, smart ed adattabile in tempo reale ad esigenze differenti. Il file rouge che le accomuna è composto da quattro parole chiave:
    1. Liquid Space. L’ufficio sta diventando sempre di più un luogo destrutturato, senza postazioni fisse, dove i divani, ad esempio, vanno quasi completamente a sostituire le scrivanie.
    2. Privacy. Vi è una grande attenzione all’isolamento acustico, così da permettere una maggiore concentrazione per chi lavora: le zone adibite a focus work sono sempre più comuni.
    3. Smart office. La tecnologia è sempre più integrata nei complementi d’arredo degli uffici.
    4. Worker centered design. Il lavoratore è sempre più al centro degli spazi d’ufficio: sono diverse le proposte dedicate all’area relax, ad esempio con attrezzature ricreative e sportive che permettono di ritrovare la giusta concentrazione.
    LEGGI ANCHE: Il Salone del Mobile (che celebra il genio di Leonardo) e gli altri eventi in agenda

    Arper – Hall 16 – stand C31 D30

    Arper è un’azienda italiana che si occupa della produzione di sedute, tavoli e complementi d’arredo per il lavoro, la casa e la collettività. Nata nel 1989, questa azienda è cresciuta in maniera esponenziale ed è arrivata ad espandere il suo volume d’affari soprattutto verso gli Stati Uniti, il Medio Oriente e l’Estremo Oriente. Al Salone del Mobile, Arper presenta diverse tipologie di ambienti che privilegiano le aree di condivisione ed incontro, come la reception, l’area lounge, la caffetteria ed il working station. Le cinque vignette espositive perimetrali danno vita alle seguenti fruizioni: Office to meet, Learning spaces to learn, Library to focus, Co-working to share, Home to relax. Viene quindi messo in mostra un approccio più soft al vivere, studiare e lavorare, che è parte del DNA di Arper sin dagli inizi. Tra i prodotti esposti è da prendere in considerazione Kiik, la collezione modulare di sedute, tavolini, pouf e sedie che si possono combinare in una miriade di configurazioni, le quali includono l’opzione ulteriore per braccioli, prese USB, schienali e divisori per sedili. arper, workplace, salone del mobile

    Fantoni – Hall 20 – Stand E 29 F 24

    Fantoni, una tra le realtà industriali più presenti sul mercato internazionale nella produzione di mobili per l’ufficio, introduce al Salone del Mobile una collaborazione con uno degli studi di architettura più famosi al mondo, Gensler. Da questo incontro, è nato un nuovo sistema di arredo particolarmente innovativo, che viene presentato durante questa settimana del design: si tratta di Atelier, una soluzione per l’arredo degli uffici che riunisce una molteplicità di funzioni legate allo spazio. Lo schema compositivo di Atelier si articola in quattro elementi principali: una workstation configurabile, un collaboration table, una famiglia di contenitori dinamici (compresi di mobile pinboard) ed un sistema libreria-contenimento. Questo sistema crea un’esperienza immersiva che incoraggia il lavoro condiviso e l’informalità del workplace. La mobile pinboard, ad esempio, permette di tenere riunioni di lavoro ovunque: c’è la possibilità, eventualmente, di sganciare il pannello con gli appunti portandolo alla propria postazione o appendendolo alla libreria per un’ulteriore condivisione. workplace 3.0, salone del mobile, fantoni

    IOC project partners – Hall 16 – Stand D39 E 32

    La storica impresa familiare propone una nuova gamma di prodotti che cercano di rispondere alle nuove esigenze e trasformazioni in atto nel mondo dell’ufficio. Le varie tipologie degli spazi di lavoro si fondono con quelle dell’abitare, facendo diventare più sottile la linea tra vita quotidiana e professione. Il lavoro diventa sempre più dinamico: casa, ufficio e viaggio hanno sempre di più contorni sfumati. IOC è stata in grado di interpretare questo nei suoi complementi di arredo. Ci hanno particolarmente colpito, ad esempio, il divano e la poltrona acustici: si tratta di Ghisolfa, un sistema di sedute per momenti individuali o per una condivisione privata. Lo spessore dell’imbottito trapuntato ed il tessuto conferiscono a queste poltrone un elevato coefficiente di assorbimento sonoro, rendendole così perfette per lo svolgimento di meeting in totale relax. Solari è, invece, un sistema a bench che è caratterizzato da una superficie di lavoro regolabile, in maniera elettronica, in altezza. Le scrivanie possono essere configurate, inoltre, con schermi divisori a pannello in tessuto fonoassorbente e possono essere integrate con elementi di archiviazione che consentono al lavoratore di provare una maggiore sensazione di privacy. ioc project partners, workplace, salone del mobile