Perché le infezioni batteriche saranno la prima causa di morte nel 2050 (se non invertiamo la rotta)
L'Italia ha il primato europeo per mortalità da antibioticoresistenza: 10 mila casi su 33 mila decessi l'anno in Europa (soprattutto bambini e anziani)
14 Marzo 2019
In Europa un decesso su tre causato da resistenza agli antibiotici avviene in Italia, oltre 10 mila decessi ogni anno, su 33 mila circa in Europa. Nei Paesi dell’Unione Europea si sono verificati 671.689 casi di infezioni antibiotico-resistenti, a cui sono attribuibili 33.110 decessi soprattutto nei bambini nei primi mesi di vita e negli anziani. Di queste infezioni il 63% risultano essere infezioni correlate all’assistenza sanitaria e sociosanitaria. Sono alcuni dei dati di un’indagine che sarà presentata in occasione del VII Congresso internazionale Argomenti di Malattie infettive e tropicali (Amit), in programma a Milano 14 e 15 marzo. Infezioni batteriche. Dallo studio emerge anche che secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità, in Italia le infezioni ospedaliere hanno un’importanza anche maggiore di tante altre malattie non infettive. Su 9 milioni di ricoveri in ospedale, ogni anno si riscontrano da 450.000 a 700.000 casi, pari al 5-8% di tutti i pazienti ricoverati, soprattutto quelli assistiti nei reparti di area critica. Nel 2050 le infezioni batteriche saranno la principale causa di decessi. “Qualunque tipo di infezione, dalle più banali come semplici infezioni cutanee o urinarie, a infezioni gravi, quali polmoniti e sepsi – ha detto Marco Tinelli, presidente del congresso Amit – può essere causato da batteri antibiotico-resistenti. Sembra un paradosso, ma anche una persona che non abbia mai assunto antibiotici corre il rischio di avere un’infezione da batteri resistenti”.