• About Author

  • Tutta l'Informazione Ninja nella tua mail

  • Cultura aziendale, il fattore squadra che conduce al successo di un brand

    Valori condivisi, formazione, leadership, sono solo alcuni degli aspetti in grado di far crescere azienda e team

    14 Marzo 2019

    Il concetto di cultura aziendale, Corporate Culture, è qualcosa che si sta facendo sempre più strada all’interno del modo di fare impresa anche in Italia. La connessione tra successi aziendali con una radicata cultura aziendale e, ovviamente, una strategia vincente è sempre più forte: una squadra invincibile è infatti l’arma più potente che un brand ha a disposizione per raggiungere i propri risultati. Le risorse umane, insomma, restano un fattore imprescindibile per aspirare al successo. Una squadra, un team è fatto di persone che condividono valori e comportamenti e che seguono le “regole” sottese di una cultura aziendale condivisa; si potrebbe dire, quindi, che la Corporate Culture è fatta dalle persone che compongono il team. Ecco perché le HR hanno un’importanza sempre maggiore in ogni azienda.

    Credits: Depositphotos #151402814

    Cultura aziendale fa rima con strategia

    Per Corporate Culture o Cultura Aziendale si intendono tutti quei comportamenti, quei credo e quei valori che accomunano tutti i dipendenti, collaboratori e leader operanti in una medesima organizzazione. Potremmo dire che è la cosa più forte, più spontanea e più evidente, ma anche quella più difficile da mettere nero su bianco. Il codice etico, infatti, non basta. Si tratta di un concetto, un’idea, un credo, portato avanti dal leader, da colui cioè che fa crescere sotto di sé uno staff vincente non solo per gli obiettivi e i traguardi che raggiunge, ma grazie anche alla cultura aziendale che condivide e che, naturalmente, attrarrà chi fa suo quell’insieme di comportamenti e atteggiamenti ed escluderà chi ne vive all’opposto. Se volessimo tentare di definire le caratteristiche più importanti di una cultura aziendale potremmo partire con il dire che la cultura aziendale cambia di organizzazione in organizzazione, ma ha a che fare con la socialità degli individui tra loro e con le regole, a volte anche implicite, che una società, quella aziendale appunto, si auto impone e condivide. Poi, dovremmo dire che una forte Corporate Culture si applica a tutti i livelli aziendali e che guida i comportamenti dei collaboratori a lungo termine. Infine, che opera con un linguaggio silenzioso e implicito andando ad influenzare l’interdipendenza o l’indipendenza degli individui che la condividono oltre che la gerarchia aziendale, rendendola più o meno orizzontale. LEGGI ANCHE: Come costruire una cultura aziendale solida e rendere felice il tuo team Una volta analizzati i diversi aspetti e la percentuale che questi assumono nel comporre la cultura di ogni singola organizzazione, possiamo mappare le diverse tipologie di cultura aziendale, otto per la precisione:
    • Caring, teamwork e collaborazione prima di tutto. I membri del team si supportano l’un l’altro, spinti anche da una leadership e gerarchia orizzontale.
    • Purpose, per cui la condivisione dell’aspetto valoriale tra i collaboratori è essenziale.
    • Learning, come libertà di espressione per collaborare alla strategia aziendale grazie a una forte propensione alla formazione e all’aggiornamento continuo.
    • Enjoyment, ambiente aziendale stimolante, spontaneo e “leggero” nel quale anche una battutina ogni tanto non ci sta poi così male.
    • Results, sinonimo di una corporate culture orientata al risultato, fondata sulla meritocrazia.
    • Authority, la classica gerarchia verticale in cui il capo è ancora boss e non leader.
    • Safety, per una cultura aziendale in cui lo staff necessita di sentirsi protetto da eventuali cambiamenti e quindi molto orientato alla pianificazione.
    • Order, una cultura aziendale in cui il rispetto, l’ordine e la definizione delle norme è ben chiara.
    Come è naturale, non esiste nessuna Corporate Culture fatta di una sola delle tipologie sopra elencate né una cultura giusta o sbagliata, ma vengono tutte formulate su un mix perfetto di comportamenti collettivi ed individuali. Ad esempio safety e order, oppure learning ed enjoyment, convivono facilmente insieme.

    I fattori chiave di una cultura aziendale vincente

    “Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai idea” diceva J. R. Lowell. Lo stesso potremmo dire per le aziende che non modificano la propria cultura aziendale in base all’evoluzione di sé e del proprio mercato di riferimento. Questa evoluzione, però, non può essere lasciata al caso, ma deve comportare un cambiamento di leader e di valori condivisi dall’organizzazione che ne è protagonista e che deve partecipare al processo di nuova creazione con un dialogo continuo tra i soggetti dell’organizzazione nonostante i ruoli ricoperti. Creare o ricreare una cultura aziendale di successo deve comunque tenere conto di alcuni dei fattori chiave che inevitabilmente la influenzeranno durante tutta la sua vita. La geografia ed il settore merceologico, considerati fattori esterni, sono il panorama su cui e con cui ogni corporate culture deve confrontarsi e che afferiscono sia alla parte relativa allo stato e alle sue regolamentazioni, oltre che alle regole di mercato volatili a seconda della merceologia di riferimento. La leadership e l’organizzazione aziendale, al contrario, sono i fattori interni per eccellenza, il carattere e il comportamento del leader alla guida di un’organizzazione influenza l’organizzazione stessa e attrae in modo naturale solo determinati tipi di persone, le quali vanno a plasmare una gerarchia orizzontale o verticale aziendale. Infine la strategia, ovvero gli obiettivi che l’azienda si prefissa di raggiungere: non tutte le corporate culture sono adatte ad ogni obiettivo e ad ogni risultato. LEGGI ANCHE: Investire sul benessere dei propri dipendenti fa bene alle aziende Se un dipendente si sente parte del team per il quale lavora e condivide la cultura aziendale per la quale combatte sarà un soldato fedele che lavorerà per vivere e metterà sé stesso per raggiungere gli obiettivi fissati. I vantaggi di una forte e coesa cultura aziendale non solo si concentrano internamente sulla squadra e sul team, ma si concretizzeranno nell’attrarre altri talenti e nel trattenere i talenti creati e cresciuti, la job satisfaction sarà ai massimi livelli con una forte senso di collaborazione tra i dipendenti che porta al miglioramento della loro performance lavorativa con alti livelli di produttività, morale e motivazione alle stelle con un livello di stress ai minimi storici. Infine, una stabile cultura aziendale non è frutto di un ingente budget investito e quindi può svilupparsi in ogni contesto e a ogni dimensione aziendale, un vantaggio competitivo fondato (ancora) sul fattore umano.

    Da Facebook a Henkel, i casi di successo

    Prima di passare a fare qualche esempio è sempre importante definire e mappare il livello di convergenza di vedute all’interno del team, più un team è coeso più le vedute dei componenti sono allineati e vi è un alto livello di convergenza; al contrario, un basso livello di coesione porterà ad un inferiore livello di convergenza con una personale percezione dell’azienda da parte di ogni persona coinvolta. Proprio in questo ambito sembra doveroso portare degli esempi di Corporate Culture vincente. Il primo caso che prendiamo in esame è quello di Henkel, per cui la parola d’ordine è sostenibilità, nei confronti dell’azienda, dei dipendenti e dell’ambiente. Questo vuol dire anche essere capaci di adattarsi all’ambiente circostante per continuare ad essere sostenibile. La convergenza aziendale per Henkel significa accettare la diversità di ogni componente del team e dare loro spazio di espressione con una forte impronta all’esaltazione del purpose e del learning. LEGGI ANCHE: Remote first, quali sono benefici e costi concreti per le aziende che scelgono il lavoro da remoto Learning, enjoyment e caring per Twitter, dove il business e la cultura aziendale si creano e si sviluppano anche in momenti extra lavorativi e nella quale i dipendenti sono stimolati dal raggiungimento dei goal aziendali, condivisi e co-creati. Per Google il tema del learning, anche per la propensione tecnologica intrinseca nel core business, attrae collaboratori per cui tecnologia, voglia di evolvere e fare è al primo posto e per cui la formazione aziendale continua è un valore. Big G è famosa anche per gli spazi fisici dedicati alla socializzazione dei propri dipendenti e alla flessibilità lavorativa, con una forte attenzione al welfare. La vera difficoltà in questo caso? Tenere una cultura aziendale uniforme in tutte le sedi, centrale e filiale, un po’ di order quindi è necessario. Facebook, infine, spicca per caring e results senza dimenticare l’importanza di lavorare in spazi open che favoriscano la creazione di rapporti interpersonali. Personalmente, lavoro per un’azienda in cui la gerarchia orizzontale, il teamwork e la libertà di espressione la fanno da padrona e credo fermamente che sia il modello di cultura aziendale che mi appartiene di più; dall’altra parte credo che per alcuni questa possa non essere la corporate culture ottimale: è difficile non sottovalutare l’opportunità di socializzazione e un ambiente easy con una leggerezza in merito agli obiettivi aziendali. La soluzione? Avere un forte senso di order interiore.