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  • 8 marzo | Storie di impresa. 6 domande a Monica Regazzi (Homepal)

    Con l'Amminisratore Delegato di Homepal (già in JP Morgan e Boston Consulting Group) parliamo di gender gap, di role model, donne e impresa

    8 Marzo 2019

    E’ nata a Rivolta D’Adda in provincia di Cremona, «30 chilometri da Milano», formatasi alla Bocconi, è stata la prima donna «nominata partner di Boston Consulting Group in Italia e nel Sud Europa». E’ Amministratore Delegato di Homepal, startup basata a Milano,  che ha innovato il mercato immobiliare consentendo a tutti di gestire le transazioni immobiliari direttamente sul Web, ma non solo. Con Monica Regazzi, parliamo di donne, tecnologia, educazione alla diversità e di Homepal. «Il nostro fatturato di gennaio – febbraio del 2019 è 5 volte il fatturato dell’anno precedente», «abbiamo implementato un cambiamento importante del nostro modello di business portandoci verso un portale ibrido, web e agenzia immobiliare insieme» ha detto a Ninja.it. LEGGI ANCHE: Round da 2,3 milioni per Homepal, la startup che vuole innovare il settore immobiliare homepal Monica, l’8 marzo continua ad avere un forte valore simbolico. Che ne pensa? «Ho un po’ cambiato opinione nel corso degli anni. All’inizio non pensavo si dovessero fare distinzioni in relazione al rapporto fra genere e tecnologia. In realtà poi con l’esperienza mi sono resa conto che il gender gap è un tema culturale e ancora prima di educazione». Come si contribuisce a superare questo impasse? «Secondo me l’esempio è la cosa più importante. Personalmente posso dirti che non ho avuto mentor, né tanti role model femminili davanti a me, però ricordo di un paio di ragazze più grandi di me, una laureata in matematica, che è stata un po’ la mia ispirazione, in modo del tutto inconsapevole. Ancora adesso la ringrazio». Le è capitato di essere a sua volta di ispirazione? «Ogni volta che mi capita di parlare con ragazze più giovani, che stanno per affrontare il mondo del lavoro, cerco di poter essere di esempio portando la mia esperienza. Quando posso faccio anche da mentor». Che ne pensa delle quote rosa all’interno dei Consigli di Amministrazione? «Ero contrarissima, ma è uno scossone al meccanismo». Ha ricoperto ruoli importanti in Jp Morgan, Boston Consulting e ora in Homepal: ha incontrato resistenze di genere? «Ho lavorato in aziende meritocratiche, sono stata molto fortunata e poi ho sempre affrontato tutto sul piano della competenza: questo ha permesso di superare tante barriere». In Homepal è Amministratore Delegato, dove co-founder e ispiratore della startup è Andrea Lacalamita. «E’ una cosa straordinaria che devo riconoscere ad Andrea: non sempre il founder cede questo ruolo. La complementarietà delle competenze è una delle chiavi del successo di Homepal».