Jeff Bezos è anche l’uomo più generoso del mondo (più di Bill Gates)

Nel 2017 è diventato l’uomo più ricco del mondo, nel 2018 è entrato per la prima volta nella classifica dei grandi filantropi americani. E oggi è al primo posto. Stiamo parlando di Jeff Bezos, il patron di Amazon che ha scalzato in Philanthropy 50, la lista dei grandi benefattori di Chronicle of Philantropy, Bill e Melinda Gates. La coppia (ormai ex) composta da Jeff e MacKenzie Bezos ha donato l’anno scorso due miliardi di dollari tramite la fondazione Day One Fund. Per decidere a chi destinare i fondi Bezos aveva lanciato un sondaggio via Twitter: alla fine i soldi sono stati destinati ad associazioni di assistenza dei senza fissa dimora e a scuole pubbliche.

Bill e Melinda Gates

Prima dei Bezos c’erano Bill e Melinda Gates, che nel 2017 avevano destinato alla beneficienza quasi 5 miliardi di dollari e che l’anno scorso hanno invece ridotto di gran lunga le donazioni a 138 milioni di dollari, scivolando però in 12^ posizione, fondi destinati a progetti globali a favore della sanità e dell’istruzione.

Bloomberg al secondo posto

Al secondo posto della classifica si è piazzato l’ex sindaco di New York Michael Bloomberg con donazioni per 767 milioni per cause varie, all’interno di un programma specifico che prevede entro il 2019 1,8 miliardi per finanziare programmi di istruzione per studenti. Sul terzo gradino c’è il fondatore di eBay Pierre Omidyar con la moglie Pam con donazioni triplicate a 392 milioni.

Gli altri super generosi

Tra gli altri grandi filantropi del settore hi-tech ci sono anche i coniugi Ballmer, ex CEO di Microsoft con 295 milioni, il cofondatore della stessa Microsoft Paul Allen scomparso a ottobre dopo aver stanziato donazioni per 261 milioni, e i coniugi Zuckerberg. Come i Gates, anche Marc Zuckeberg e Priscilla Chan hanno ridotto drasticamente il loro contributo: l’anno scorso hanno finanziato la loro fondazione con 1,4 milioni di azioni Facebook, pari a circa 214 milioni di dollari. L’anno precedente avevano messo sul piatto delle buone azioni ben due miliardi di dollari.