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  • Privacy: i 100 mila ricorsi e altre cose da sapere sul Data Protection Day

    Quasi 100 mila i ricorsi presentati dai cittadini europei per violazione della privacy, una cifra emersa dai dati dei Garanti dei 28 stati membri

    28 Gennaio 2019

    I dati personali delle persone vengono elaborati ogni secondo: al lavoro, nelle relazioni con le autorità pubbliche, in ambito sanitario, durante l’acquisto di beni e servizi, i viaggi o la navigazione sul Web. Generalmente le persone non conoscono i rischi associati alla protezione dei dati personali e i propri diritti in questo ambito. Raramente sono consapevoli di ciò che possono fare se ritengono che i propri diritti siano stati violati o del ruolo delle agenzie nazionali di protezione dei dati.

    Abbiamo creato il più grande spazio al mondo di circolazione libera e sicura dei dati. Siamo fieri di avere le norme sulla protezione dei dati più rigorose e più moderne al mondo, che si stanno affermando come norma globale Stiamo già cominciando a vedere gli effetti positivi delle nuove regole. I cittadini sono diventati più consapevoli dell’importanza della protezione dei dati e dei loro diritti, che stanno ora esercitando, al punto che le autorità della privacy nazionali hanno ricevuto finora oltre 95 mila ricorsi da parte dei cittadini (il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans, il vicepresidente Andrus Ansip e le commissarie Věra Jourová e Mariya Gabriel)
    Protezione dei dati. Nel 2006, il Consiglio d’Europa ha deciso di istituire la Giornata della protezione dei dati (il Data Protection Dayda celebrare ogni anno il 28 gennaio, data in cui la convenzione del Consiglio d’Europa per la protezione dei dati, nota come “Convenzione 108”, è stata aperta alla firma. La Giornata della protezione dei dati viene oggi celebrata a livello mondiale e al di fuori dell’Europa viene chiamata Giornata della privacy. LEGGI ANCHE: Cosa devi sapere sul GDPR, spiegato in cinque semplici punti

    100 mila ricorsi per violazione della privacy

    Quasi 100 mila ricorsi presentati da cittadini europei per violazione della privacy da giugno a oggi, grazie all’entrata in vigore lo scorso 25 maggio delle nuove norme Ue (GDPR) a tutela dei dati personali. E’ questa la cifra record resa nota dalla Commissione Ue in occasione della Giornata per la privacy di oggi, sulla base dei dati forniti dall’insieme dei Garanti dei 28 che ricevono e trattano i reclami. I ricorsi riguardano soprattutto attività di telemarketing, mail promozionali e videosorveglianza. Finora sono state comminate tre multe, tra cui quella da 50 milioni di euro a Google in Francia per il consenso sulle pubblicità Ads. LEGGI ANCHE: Sfuggire ai social? No, non c’è posto per nascondersi (dice uno studio) privacy

    Accrescere consapevolezza

    In questa data, governi, parlamenti, organi per la protezione dei dati e altri attori svolgono attività per accrescere la consapevolezza sui diritti alla protezione dei dati e alla privacy. Queste attività comprendono campagne mirate per il pubblico, progetti didattici per insegnanti e studenti, porte aperte a conferenze e agenzie per la protezione dei dati. La convenzione per la protezione dei dati, unico trattato internazionale in questo ambito, è in fase di aggiornamento per garantire che i principi di protezione dei dati siano ancora in linea con le esigenze odierne.

    La Convenzione 108

    Oggi il Consiglio d’Europa celebra la Giornata della protezione dei dati che segna l’apertura alla firma, nel 1981, della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla protezione dei dati, nota come Convenzione 108. Oltre 50 paesi in tutto il mondo hanno già firmato la Convenzione – l’unico trattato internazionale in questo campo – che definisce i principi chiave in materia di protezione dei dati personali. La Convezione è stata ratificata dai 47 Stati membri del Consiglio d’Europa, nonché da Mauritius, Senegal, Uruguay e Tunisia. Altri paesi, come Argentina, Burkina Faso, Capo Verde, Marocco e Messico, sono stati invitati ad aderirvi. Molti altri partecipano, in veste di Stati osservatori, ai lavori del Comitato della Convenzione (Australia, Canada, Cile, Ghana, Indonesia, Israele, Giappone, Korea, Nuova Zelanda, Stati Uniti d’America).

    Le nuove sfide della privacy

    La “Convezione 108” è attualmente in fase di aggiornamento per affrontare le sfide in materia di privacy determinate dall’uso di nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, per rafforzare il suo meccanismo di controllo, e per garantire che il testo sia compatibile con i diversi quadri normativi nel mondo, incluso il quadro giuridico dell’UE.

    I confini del digitale

    In occasione di questa Giornata, il Garante della Privacy italiano Antonello Soro ha organizzato per domani a Roma il convegno  I confini del digitale. Nuovi scenari per la protezione dei dati. Si parlerà di temi importanti nella società attuale e futura, fra cui l’impatto delle tecnologie digitali sulle libertà degli individui e sugli stessi modelli di democrazia, il confronto tra Europa e Cina sul concetto di sovranità digitale, le nuove forme di controllo sociale realizzate attraverso le applicazioni dell’intelligenza artificiale e dell’Internet delle cose.