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  • Milano è stata premiata come migliore città al mondo per il design nel 2019

    Anche secondo il periodico inglese Wallpaper* Milano oggi vive un'incredibile rinascita

    21 Gennaio 2019

    I Wallpaper* Design Awards sono un’iniziativa annuale organizzata dalla nota rivista inglese di design Wallpaper, che ogni anno invita una giuria scelta accuratamente a consegnare 11 speciali premi per le rispettive categorie. Tra questi c’è quello di “Miglior Città”, che consegna un riconoscimento alla città che più si distingue nel panorama del design su base globale. Il Best City Award 2019 se lo aggiudica Milano. Il capoluogo lombardo trionfa stavolta davanti a città come Sharjah, Shanghai, Helsinki e Vancouver. Non solo la città italiana con la miglior qualità della vita secondo il Sole 24 Ore, quindi, ma anche la città al mondo dove si respira più design, secondo Wallpaper. Una città in continuo movimento, che sta vivendo una vera e propria “rinascita“, scrivono sul periodico britannico. L’impronta di protagonisti del settore della moda come Prada e Armani, la nuova guida di Stefano Boeri alla Triennale, le nuove architetture commerciali e culturali, l’appuntamento annuale con il Salone del Mobile. Milano è capitale del design 2019, e proviamo a raccontarvi perché. Citylife

    La rinascita di Milano parte dalle sue nuove e dinamiche architetture

    La dinamicità di Milano non si nota solo mettendo il naso all’insù seduti su una panchina a CityLife, ma semplicemente camminando per le strade cittadine. Riqualificazioni di aree dismesse, nuove costruzioni, ambiziosi progetti, linee moderne che si uniscono alle architetture più tradizionali: questa è Milano nel 2019. Ecco che progetti come la Generali Tower, il nuovo Apple Store di Piazza Liberty e il nuovo HQ di Gucci diventano attivamente parte della città, in attesa di altre strabilianti realizzazioni come la Soho House, la PwC Tower dello Studio Libeskind, il Bocconi campus di SANAA, il Museum of Etruscan Art di Mario Cucinella Architects. Generali Tower, Zaha Hadid. 170 metri, 44 piani, la “twisting tower” nel cuore di CityLife svetta maestosa in una zona che è il risultato di un progetto urbano ambizioso, in grado di dare nuova vita alla città, come suggerisce il suo nome. Un progetto di cui Zaha Hadid andava orgogliosa, anche se il suo studio ci ha abituato a realizzazioni architettoniche ben più complesse e rivoluzionarie. Osservando la torre Generali, infatti, sembrerebbe “solo” un volume a cui è stata impressa una torsione elicoidale. Ma è proprio il fare parte di una trasformazione urbana ad averla fatta diventare un simbolo. La Generali Tower ci ha reso consci di come a Milano è possibile realizzare progetti di architettura contemporanea veri, di qualità. Generali Tower LEGGI ANCHE: Nuovo Apple Store a Milano: da negozio a spazio pubblico creativo Apple Store, Foster + Partners. Progettato negli spazi del vecchio cinema Apollo in Piazza Liberty, il nuovo Apple Store di Milano incarna perfettamente la visione dei negozi Apple come moderni luoghi di ritrovo. È l’assemblaggio di due elementi fondamentali: una piazza pedonale e una fontana. Due elementi semplici ma che nella nuova architettura della mela ricordano proprio la dinamicità che si vive in città. Anche solo nell’entrare nello store si vive un’esperienza unica, che ricorda quella dei bambini che corrono in mezzo ai getti d’acqua delle fontane. La presenza di una zona dedicata a “Today at Apple”, i programmi di lezioni gratuite di design, fotografia, programmazione e altro ancora, fanno il resto. Gucci Hub, Piuarch. Il nuovo quartier generale Gucci sorge sul complesso dell’ex fabbrica Caproni. Puntando su uno stile molto industriale tipico degli anni Venti, il progetto consiste in una riqualificazione dell’intera area. Su tutto lo stabile svettano l’hangar (dedicato a eventi e sfilate) e la torre a sei piani, in grado di rompere le simmetrie del complesso e di generare un bell’effetto dato dal contrasto cromatico con le facciate in mattoni degli ex fabbricati. Il focus è la continua relazione tra interno ed esterno, conferita anche da suggestivi percorsi pedonali tra i vari stabili. Apple Piazza Liberty Gucci Hub

    Ospitalità ed enogastronomia

    Impossibile pensare a Milano senza pensare a hôtellerie e ristorazione. Ultimamente la città si è rinnovata dimostrando una volta in più il suo animo internazionale. Non solo l’avvento di Starbucks, con la Reserve Roastery e il negozio in Corso Garibaldi, ma numerosi altri progetti che oltre a portare nuova linfa all’ospitalità ed enogastronomia milanese strizzano (e parecchio) anche l’occhio al design. Hotel Viu, Arassociati. Il nuovo Hotel VIU Milan si trova nel rinnovato contesto urbano di Porta Volta, vicino a Porta Garibaldi. 124 camere di cui 8 suite e 1 the VIU suite fanno parte di un’albergo dall’architettura moderna, omogenea, attenta ai materiali, integrata nella piazza su cui si affaccia anche mediante una paesaggistica a verde verticale. Non solo un edificio eccellente (il cui fiore all’occhiello è la terrazza panoramica con vista a 360° sulla città), però. L’hotel è situato all’interno di un percorso che collega la Fondazione Feltrinelli, il centro ADI e la vicina Fabbrica del Vapore, al centro di una nuova vivacità culturale cittadina. Hotel Viu Ristorante Cracco, studio Peregalli. La nuova location di Carlo Cracco in Galleria Vittorio Emanuele a Milano entra senza dubbio in uno dei progetti più riusciti nel panorama cittadino. Un luogo che riesce a coniugare stili differenti ma che si integra perfettamente nella galleria, con tutti i materiali e gli arredi che sono stati realizzati fino al minimo dettaglio da imprese artigianali altamente specializzate. Grande attenzione è stata riservata all’illuminazione e all’acustica: entrare da Cracco sembra quasi come entrare in teatro. Cafezal, Studio Pepe. Cambiamento e internazionalità sono le parole d’ordine per il Cafè e piccola roastery Cafezal, in Via Solferino. Non solo il classico espresso italiano, qui si può fare un vero e proprio viaggio nella cultura del caffè mondiale. Nel cuore del distretto di Brera, il progetto ha voluto conferire uno stile definito “urban post-moderno” ad appena 50 metri quadrati. Ecco quindi che si alternano colori come il blu e il rosa pastello, carte da parati grezze, tavoli alti, sgabelli dalle linee curve e sinuose, piani di marmo nero e un bancone ondulato con interessanti inserti in rame. Ristorante Cracco Cafezal

    “Milan is seeing an exciting renaissance”

    Al di là delle realizzazioni architettoniche e dei vari progetti, perché se una persona pensa al design deve pensare a Milano nel 2019? Alcuni motivi hanno due nomi precisi: Miuccia Prada e Giorgio Armani. La prima si è resa protagonista con la Fondazione Prada, completamente rinnovata. L’infinita serie di progetti in continua evoluzione, il coinvolgimento e l’attrattività della nuova sede di Milano sono la testimonianza della vivacità culturale che si vive in città. La fondazione è una vera e propria istituzione dedicata alla cultura, in grado di rendere partecipi di un movimento, una rinascita appunto, tutti i suoi ospiti. Armani si distingue per l’Armani/Silos, il museo d’arte dedicato allo stile senza tempo dello stilista milanese, e per il lussuoso Armani Hotel nel cuore della città. Fondazione Prada LEGGI ANCHE: Viaggio all’interno della nuova Torre di Fondazione Prada Altre risposte si trovano facilmente nelle iniziative, manifestazioni, esibizioni ed eventi che contraddistinguono la Milano del design ormai da anni. La Triennale, prevista proprio per il 2019, è stata rinvigorita in un “enorme hub culturale” dal suo nuovo direttore, Stefano Boeri. La galleria Moshe Tabibnia nel cuore artistico milanese continua ad essere un riferimento d’eccellenza per quanto riguarda il settore della progettazione legata al mondo del tessile. Il nuovo spazio espositivo per il Museo della Scienza e della Tecnologia “Cavallerizze di Luca Cipelletti è un contributo commovente per lo sviluppo culturale della città. Arte contemporanea, arte moderna e design continuano a convivere a miart, prevista dal 5 al 7 aprile 2019. Salone del Mobile E poi, inutile girarci attorno, ogni anno Milano diventa “caput mundi” durante una settimana in particolare. Dal 9 al 14 aprile 2019, anche quest’anno la Design Week ci farà immergere completamente nel mondo del design, facendoci vedere come giorno dopo giorno la città si trasforma. LEGGI ANCHE: Milano Design Week 2018: il report Ninja dell’ultima giornata e tutti i numeri di questa edizione Quest’anno il Salone del Mobile verrà accompagnato da Euroluce e Workplace 3.0, e insieme alle fantastiche iniziative del Fuorisalone di sicuro non deluderà le aspettative. “Design in concerto!” è il claim scelto per la 58esima edizione: lancia un messaggio che rimanda alla costruzione complessa, multiforme e collettiva di uno degli eventi più famosi al mondo. E il messaggio del Salone può essere dedicato alla stessa città di Milano. Già dal manifesto dell’edizione numero 57, dell’anno scorso, si comprendeva come il design si respira non solo grazie a un evento, ma grazie a una città intera. Milano è capitale del design 2019, a Milano il design è in concerto.