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  • La limited edition di Hennessy e il sapore della street art di Vhils

    L'artista ha voluto raccontare, con estrema eleganza, duecentocinquanta anni di storia aziendale

    19 Gennaio 2019

    di Silvia Scardapane Lungo tutto il 2018 abbiamo assistito ad interessanti collaborazioni che hanno creato importanti precedenti nel campo della creazione di limited edition. Tra queste, è doveroso citare la collaborazione tra Hennessy e lo street artista portoghese Vhils, un innesto tra storia secolare e street art che potrebbe particolarmente colpirvi.

    L’esperienza artistica di Vhils

    Alexandre Farto, classe 1987, è conosciuto nel mondo con lo pseudonimo Vhils. Ha mosso i primi passi nel graffiti writing durante gli anni Novanta e successivamente ha iniziato ad interagire con il contesto urbano utilizzando una delle tecniche scultoree più tradizionali e complesse dell’arte, il bassorilievo, che produce direttamente su intonaco oppure su mattoncini. Se da un lato la forma poetica ha favorito il consenso verso una tecnica elegante e delicata, dall’altra l’approccio dell’artista risulta più brutale e perciò più vicino alla complessità delle metropoli: Vhils, infatti, lavorando per sottrazione, crea bassorilievi che finiscono per disorientare gli spettatori perché sembrano essere nati da fenomeni naturali di erosione o di abrasione.
    Un ritratto di Vhils ad Hong Kong
    La sua persona è stata paragonata a quella di un archeologo urbano e più precisamente, in riferimento alla sua tecnica, si è parlato di distruzione creativa: Vhils non conserva la materia, al contrario la spolpa per mostrare crudezza e verità. Questo sgretolamento, per l’artista, caratterizza la società odierna ed è per questo motivo che la sua tecnica risulta meno artificiosa di qualsiasi altra forma espressiva. Del resto, Vhils è stato profondamente influenzato dalle trasformazioni provocate dallo sviluppo urbano intensivo che il Portogallo ha subito negli anni Ottanta e Novanta: ciò che nasce da queste lesioni superficiali non è altro che la verità che soprattutto l’artista ha sempre veduto. LEGGI ANCHE: La collaborazione tra Swatch e Boa Mistura nel segno della street art Attualmente i suoi interventi si trovano in oltre trenta Paesi del mondo e numerosissime sono le sue mostre collettive e personali.

    La collaborazione con Hennessy

    Non abbandonando mai la ricerca, non stupisce che abbia voluto mettersi alla prova collaborando con Hennessy, il più grande produttore di cognac al mondo. Vhils ha difatti creato una Very Special Limited Edition dal titolo “Making The Invisible Visible”: cento bottiglie con packaging realizzate a mano e sempre diverse tra loro. Per il processo creativo, Vhils ha selezionato i tratti distintivi degli archivi Hennessy e ha riprodotto le tonalità dell’ambra di cognac attraverso una serie di sperimentazioni tra carta, calore e acido. Per celebrare questa collaborazione, l’artista si è anche imbarcato in un tour mondiale con Hennessy, non solo per presentare la nuova bottiglia, ma anche per creare nuove esperienze artistiche site specific. “Da quando ho iniziato a realizzare questi giganteschi ritratti con strati di pittura e carta, pietra e acciaio, legno e cemento, ho tagliato e cesellato; ho persino usato piccole esplosioni. Per tutto questo ci vuole molta pazienza! Conoscevo Hennessy da tempo perché ha sempre sostenuto la scena della musica hip-hop e, in fondo, facciamo un lavoro molto simile: bisogna sapere aspettare e lasciare che il tempo dia sapore e forma ad ogni cosa”  Vhils Così come magistralmente racconta la storia delle città che ha visto mutare sotto i suoi occhi, Vhils ha voluto raccontare, con estrema eleganza, duecentocinquanta anni di storia aziendale, confermando la Maison Hennessy come caposaldo anche per ciò che riguarda le partnership artistiche: dopo Futura, Shepard Fairey, Ryan McGinness, Marc Newso e A $ AP abbiamo ragione di credere che il legame con la street art possa continuare anche per l’anno appena iniziato.