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  • Pan di Stelle sfida Nutella, ma la vera differenza sarà nel modo di comunicare con le persone

    15 Gennaio 2019

    Pan di Stelle spalmabili. L’annuncio della distribuzione nei supermercati della nuovissima crema spalmabile al cacao e nocciole firmata Mulino Bianco ha subito spopolato sui social. La novità richiama uno dei prodotti dolciari più conosciuti del marchio: i famosi frollini al cacao ricoperti di stelline di zucchero, che tra pochi mesi festeggeranno i loro 36 anni di produzione. Il tentativo di trasformare i Pan di Stelle in altre tipologie di prodotto, in passato, ha già avuto successo: basti pensare alla mooncake, alla torta, ai cereali e persino al gelato. Ora i biscotti diventano una crema da spalmare sul pane o sulle fette biscottate, da utilizzare per farcire una crostata o per preparare un dolce. L’intento è chiaramente quello di sfidare la famosa Nutella di Ferrero. LEGGI ANCHE: Nutella cerca assaggiatori per cacao e nocciole (ma non è un lavoro a tempo pieno) nutella nuova ricetta

    Qualche numero e il lancio

    L’obiettivo di spodestare la famosissima crema alla nocciola piemontese, però, è davvero arduo: negli anni ci hanno provato in tanti (da Novi, a Pernigotti, a Lindt), ma la Nutella è rimasta sempre al primo posto con un fatturato di oltre 2 miliardi di euro all’anno. Ferrero, che recentemente ha ribattuto con una linea di biscotti ripieni – che pare stiano raccogliendo parecchi consensi all’estero – non sembra turbata dal nuovo ingresso, anzi, è convinta che il mercato si amplierà a tutto vantaggio del settore. La distribuzione della crema Pan di Stelle era stata annunciata in Italia per il 7 gennaio, ma è iniziata due giorni dopo, con soli 4000 pezzi rilasciati nei supermercati di Roma, mentre nel resto d’Italia gli scaffali si riempiranno piano piano, principalmente a partire dal 14-16 gennaio. Una distribuzione che si affaccia con disinvoltura in un mondo all’apice della propria ambivalenza: da una parte il desiderio di cibi sempre più piacevoli al palato e dall’altra la crescente sensibilità al tema della salute e della cura del proprio corpo. La nuovissima crema spalmabile Pan di Stelle Mulino Bianco si può acquistare in vasetti di vetro da 330 grammi, con un’etichetta trasparente e un tappo personalizzato completamente riciclabile, ed il prezzo si aggira intorno ai 9-10 euro al chilogrammo. Anche il packaging richiama il resto della linea di prodotti Pan di Stelle, in ogni dettaglio, compreso il logo che riporta il biscotto e le tradizionali stelline bianche. Per scoprire qual è la crema spalmabile migliore bisogna acquistare un vasetto e fare un confronto: basta spalmarle su una fetta di pane e confrontarne la consistenza, la fragranza e l’aroma.

    Ingredienti a confronto

    Scorrendo l’etichetta della crema Pan di Stelle è possibile scoprirne gli ingredienti: crema alle nocciole e cacao (zucchero, olio di girasole, nocciole italiane 13,7%, cacao magro 9,8%, latte scremato in polvere, burro di cacao, emulsionante: lecitina di girasole, aroma vanillina), granella di biscotto Pan di Stelle 2% [farina di frumento, zucchero, olio di girasole, burro, latte fresco pastorizzato alta qualità, cacao, cioccolato (pasta di cacao, zucchero, burro di cacao, aroma naturale vaniglia, emulsionante: lecitina di soia), uova fresche, miele, nocciole, amido di frumento, agenti lievitanti (carbonato acido di sodio, carbonato acido d’ammonio), sale, aromi, albume d’uovo in polvere, amido]. Invece, cosa contiene la Nutella? Come accade per la Coca-Cola, anche qui si parla di una ricetta misteriosa, ma si tratta di una leggenda metropolitana, perché è la crema spalmabile contiene pochissimi ingredienti principali: zucchero, olio di palma, nocciole (13%), latte scremato in polvere (8,7%) cacao magro (7,4%), emulsionanti: lecitine (soia), vanillina. Ingredienti Nutella Se le materie prime utilizzate sono simili, variano nelle quantità e nella percentuale di grassi. Pan di Stelle contiene una percentuale leggermente più alta di nocciole (13,7% contro il 13% del prodotto Ferrero), ma anche di cacao magro (9,8% contro un più modesto 7,4%). Inoltre, la scelta del cacao utilizzato si differenzia per la sua eticità. Mulino Bianco supporta la Fondazione Cocoa Horizons, nata per mano di Barry Callebaut, uno dei più grandi produttori di cacao e cioccolata al mondo e finanzia la costruzione di un pozzo in Costa d’Avorio, garantendo l’accesso all’acqua potabile e all’igiene alle comunità coltivatrici delle materie prime utilizzate per la produzione. Queste piccole differenze negli ingredienti hanno un grande impatto dal punto di vista del gusto. Ma cacao e nocciole non svettano tra i primi ingredienti di queste due creme spalmabili.

    Valori nutrizionali

    Mulino Bianco punta tutto sull’assenza di olio di palma, in favore dell’uso di olio di girasole, una questione che ha molto fatto parlare nell’ultimo anno, sia dal punto di vista alimentare che etico. La stessa Barilla ha voluto sottolineare che “grande attenzione è stata dedicata al profilo nutrizionale, nello specifico al contenuto di zucchero e dei grassi saturi: per quest’ultimo aspetto si evidenzia l’assenza in ricetta dell’olio di palma, in linea con tutti i prodotti Barilla oggi presenti sul mercato”. Eppure, qualche considerazione andrebbe fatta a questo proposito. Laddove non esplicitamente specificato, la semplice dicitura “olio di girasole” implica un olio sottoposto a raffinazione, dunque povero dal punto di vista nutritivo. Inoltre, sebbene sia vero che l’olio di girasole abbonda di grassi insaturi, è doveroso ricordare che sono per lo più di tipo omega-6 (tendenzialmente già abbondanti nella dieta occidentale) e questi possono contribuire a sostenere i processi infiammatori qualora non siano correttamente controbilanciati da un’adeguata assunzione di omega-3. I grassi saturi di cui è più ricco l’olio di palma, invece, per quanto alcune ricerche abbiano dimostrato che il loro eccesso sia correlato a problemi cardiovascolari, non hanno un potere pro-infiammatorio. L’olio di palma, infatti, è stato nel centro del mirino dell’opinione pubblica e dei mass media più per una questione ecologica, che non salutistica. Possiamo dire che ciò che contraddistingue entrambe le creme spalmabili è senza dubbio l’ingente apporto di zuccheri: su 100 g di crema spalmabile la crema Pan di Stelle contiene 51 g di zucchero, la Nutella 56,3 g. Se calcoliamo un consumo medio di 20 g al giorno, deduciamo che lo zucchero assunto sia tra i 10 e i 12 g (davvero eccessivo se consideriamo che secondo i LARN le calorie degli zuccheri semplici non dovrebbero superare il 15% del totale). Non sono sicuramente prodotti da demonizzare, ma vanno consumati con moderazione. La porzione suggerita è di 15 g, ovvero circa un cucchiaino colmo, pari a 79 kcal (l’equivalente energetico di circa 30 g di pane) e quasi 8 g di zuccheri semplici (pari a ben due cucchiaini di zucchero da tavola). La crema spalmabile va così a ricoprire l’8% del fabbisogno calorico e più del 20% del fabbisogno giornaliero di zuccheri: una quota davvero rilevante, soprattutto se pensiamo che si tratta di due soli cucchiaini di prodotto. Direi che qui la vera sfida è accontentarsi! Nocciole italiane e cacao italiano

    Come appaiono le creme spalmabili alla vista, al tatto e all’olfatto?

    Una volta aperto il barattolo, ciò che balza immediatamente all’occhio è il colore diverso delle due creme spalmabili. La crema Pan di stelle risulta essere più scura e compatta rispetto alla Nutella, data la presenza di una più alta percentuale di cacao contenuta al suo interno. Per il resto, la granella di biscotto sembra intravedersi leggermente, ma non ne altera significativamente l’aspetto. Per quanto riguarda la profumazione, invece, le due proposte risultano molto simili in quanto a intensità, ma con significative differenze sul fronte dei sentori: se per Nutella è la nocciola a primeggiare in assoluto, per la crema Pan di stelle Mulino Bianco, è sempre il cacao a fare da principe, con sfumature decise che richiamano immediatamente alla mente il profumo dei popolari biscotti stellati. Ma, è solo sul tatto che emerge la prima vera grande differenza. La granella di biscotto con cui Pan di stelle ha deciso di arricchire la propria crema conferisce un importante elemento di croccantezza, che ovviamente è del tutto assente nella Nutella. La granella, però, si sente parecchio esclusivamente sull’assaggio al cucchiaio, il tutto viene ridimensionato quando la crema viene spalmata su una fetta biscottata o sul pane.

    Nutella vs. Pan di Stelle: il gusto

    È più buona la Nutella o la crema Pan di Stelle? Da qualche settimana in tanti si stanno ponendo questa domanda. Gli esperti del settore, come GamberoRosso, hanno assaggiato entrambi i prodotti per decretare il “vincitore” tra le due creme. Nella crema Pan di stelle il protagonista assoluto resta il cacao, una caratteristica che risalta ancora di più alternando l’assaggio del prodotto con quello della Nutella, dove i sentori di nocciola e di zucchero, invece, restano predominanti. Forse, ancora più accentuata è la differenza nel finale: se il retrogusto della crema Barilla torna a richiamare i granelli di biscotto, lasciando una nota di gusto rotonda e completa, la regina di Ferrero tende a lasciare la bocca più pulita ed invita a proseguire con ulteriori assaggi.

    Il derby finale si gioca sulla comunicazione

    L’operazione di marketing e di comunicazione della Barilla è partita con il piede giusto, il prodotto non era ancora arrivato sul mercato, ma gli organi di stampa l’avevano già messa a confronto con il leader di mercato, la Nutella. Barilla se l’è giocata molto bene, comunicando la prima differenza con il proprio competitor: l’assenza dell’olio di palma nella propria crema. Così facendo, Barilla ha instillato nella mente dei consumatori l’idea che la crema Pan di Stelle sia un prodotto di qualità superiore rispetto alla Nutella. Dopo una prima fase “teaser” sviluppata a Dicembre su Facebook e su Instagram da Imille, agenzia digital di riferimento del marchio, con post e video ideati per anticipare l’arrivo della crema spalmabile Pan di Stelle e ispirati al concetto di “momenti speciali, ora l’attività di comunicazione sui social è entrata nella fase di campagna vera e propria, grazie ad un video che usa la formula della “breaking news” per ufficializzare la novità. Bisognerà invece aspettare ancora qualche settimana per la campagna pubblicitaria sui mezzi classici. A firmare lo spot dedicato, che potrebbe debuttare a febbraio, è l’agenzia di riferimento del brand, Armando Testa. LEGGI ANCHE: Le 5 campagne Ferrero che non dimenticheremo mai   Crema Pan di Stelle post FB     Crema Pan di Stelle Facebook Anche la comunicazione di Nutella, però, dimostra di essere ancora efficace, tra web, social e spot in TV. Se le prime pubblicità della crema spalmabile alla nocciola erano cartacee e mettevano in evidenza le caratteristiche oggettive del prodotto, iniziando a far leva su aspetti emozionali e puntando sul concetto di famiglia, con l’avvento degli anni ’90 si è iniziato a puntare su elementi più ludici. L’intento è stato quello di avvicinare maggiormente il consumatore offrendo l’opportunità di personalizzare il proprio prodotto. L’ultima campagna integrata firmata BCube #ParlaComeSpalmi, ad esempio, ha trasformato gli iconici vasetti in messaggi di buonumore, ottenendo un tasso di engagement del 2,3%.

    Conclusioni

    Criticare Nutella è difficile, perché si tratta di un vero e proprio prodotto cult per noi italiani ed il legame affettivo che ci lega a questo prodotto sembra essere imbattibile. Tuttavia, a giudicare dalle proprietà organolettiche e dal suo sapore, la crema Pan di Stelle ha tutte le carte in regola per competere con il colosso piemontese. Secondo voi, chi vince tra Nutella e crema Pan di Stelle? A mio parere non potrà che essere il gusto personale a decretare la vittoria, ed il derby si giocherà su tre fronti: affetto personale, gusto e utilizzo. Il vostro cuore di bambini dove sta? Su una fetta di pane e Nutella o in un Pan di stelle affogato nel latte? Il mio in entrambi, ed ho già l’acquolina in bocca!