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  • Addio al geoblocking in Europa: che significa per lo shopping online

    Da oggi si puù acquistare online nei Paesi Ue senza essere più bloccati perché non si risiede nello Stato del venditore o si paga con una carta straniera

    3 Dicembre 2018

    Da oggi è possibile fare acquisti online in tutti i Paesi Ue senza essere più bloccati perché non si risiede nello stato del venditore o perché si paga con con una carta straniera. I siti che hanno più versioni a seconda del Paese, poi, non potranno più reindirizzare i clienti né rifiutarsi di vendere le offerte promozionali presenti su una delle loro pagine nazionali a persone che si collegano da altri Paesi.  Sono alcuni degli effetti dell’entrata in vigore delle nuove regole UE che vietano la pratica dei blocchi geografici nelle vendite online, esattamente come queste non esistono quando un consumatore va a fare un acquisto in un negozio fisico. europa

    Nessun venditore può più rifiutarsi di accettare l’acquisto

    Per i beni fisici come abbigliamento, accessori o prodotti tecnologici, inoltre, nessun venditore può più rifiutarsi di accettare l’acquisto perché non fa consegne in un Paese diverso dal suo: in questo caso, dovrà trovare un accordo con il cliente, che passerà a ritirare l’acquisto direttamente dal commerciante o se lo farà spedire in una località coperta dal servizio spedizioni del commerciante.

    Ebook, musica, software

    Le norme non si applicano però ai prodotti audiovisivi e ingenerale coperti da copyright come ebook, musica, videogiochi e software, per cui resta valido il principio della territorialità e per cui sono già in vigore dallo scorso aprile le nuove regole sulla portabilità dei contenuti. Ovvero non si può acquistare un abbonamento a Netflix Belgio se si risiede in Italia, ma si potranno continuare a vedere le serie dell’abbonamento a Netflix Italia anche quando si viaggia in un altro Paese Ue. La Commissione Ue si è però impegnata a rivedere la situazione nel 2020 e decidere se mettere fine al geoblockingan che per musica, e-book, videogiochi e software.

    Come per il roaming

    “Nel 2015 il 63% dei siti non consentiva agli utenti di effettuare acquisti da un altro Paese dell’Ue, di conseguenza due terzi dei consumatori che volevano fare acquisti online all’estero non hanno potuto farlo” ha spiegato il vicepresidente della Commissione Ue per il mercato unico digitale Andrus Ansip. Ora – ha sottolineato – mettiamo fine a questa pratica. Vogliamo un’Europa senza barriere, e questo vuol dire anche eliminare gli ostacoli agli acquisti online”, sulla falsa riga di quanto già fatto mettendo fine ai sovraccosti del roaming a giugno 2017.

    I numeri

    Consumatori e imprese, in particolare le PMI, hanno mostrato un crescente interesse nello shopping e nella vendita in tutta l’UE. Le vendite online di prodotti sono cresciute del 22% all’anno. Però, spesso gli operatori commerciali si sono rifiutati di vendere ai clienti di un altro Stato membro dell’UE o di offrire prezzi altrettanto vantaggiosi rispetto ai clienti locali. Il regolamento (UE) 2018/302, (“Regolamento sul blocco delle emissioni”) che entra in vigore oggi, ha proprio questo obiettivo: dare più opportunità a consumatori e a imprese all’interno del mercato interno dell’UE. In particolare, ha affrontato il problema di alcuni clienti che non sono in grado di acquistare beni e servizi da commercianti ubicati in un altro Stato membro, anche alle stesse condizioni dei locali, solo a causa della loro nazionalità, luogo di residenza o luogo di stabilimento.