Accanto al caffè, a 1.30 euro, e al cappuccino, 1.80 euro, a Milano è arrivato anche il Frappuccino. Sarà servito da oggi sui tavoli del nuovo Starbucks di Milano, che ha aperto ha aperto in Corso Garibaldi (ieri l'inaugurazione), 5 vetrine e un dehor su piazza XXV aprile, 200 metri quadrati in cui lavoreranno 28 persone servendo, oltre a tutti i tipi di caffè degli Starbucks Core (il format tradizionale della compagnia, ne esistono 28 mila in tutto il mondo) anche prodotti pensati per gli italiani: cornetti, brioche, crostate, e, perché no, anche muffin, insalate e panini. A settembre è stata inaugurata una Reserve roastery (negozio di fascia alta, ce ne sono altri due al mondo, a Seattle e a Shanghai) in piazza Cordusio (nella foto sotto).
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Altre due aperture
E non finisce qui. La prossima aprirà giovedì, sempre a Milano, in piazza San Babila (via Durini), sempre a due passi dal Duomo, e tra una settimana (esattamente il 29) tocca ad un'altra caffetteria, all’interno però dell’aeroporto di Malpensa (Terminal 1).
Anche in altre città
L’anno prossimo Starbucks aprirà anche a Roma. Poi arriveranno Firenze, Bologna Venezia, Padova, Verona e Torino. Un piano che prevede fino a 15 caffetterie l'anno.
Un po' di storia
Il primo negozio Starbucks fu aperto il 30 marzo 1971 a Seattle, a Pike Place Market. La svolta arrivò da un'idea di Howard Schultz, storico amministratore delegato. In occasione di un viaggio proprio a Milano nel 1983 sviluppò il suo progetto di portare in America l'autenticità della caffetteria italiana e i suoi segreti, usando le migliori qualità di caffè nel mondo.