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  • Che cos’è il Marketing Conversazionale e quali vantaggi può portare alla tua azienda

    Potrai scoprire di più su questo nuovo approccio al marketing durante MailUp Marketing Conference, il 30 novembre a Milano

    16 Novembre 2018

    Dalla pubblicità sui giornali alle avanzate strategie di targeting. Il prossimo grande passo? Il Marketing Conversazionale ha ottime probabilità di diventarlo. Una frontiera che MailUp esplorerà con un evento dedicato: MailUp Marketing Conference, in agenda il 30 novembre a Milano. In attesa dell’evento, cerchiamo di capire meglio in cosa consiste e quali benefici porta alle aziende.

    Marketing Conversazionale
    Credits: Depositphotos #149974580

    Marketing Conversazionale: definizione

    Una delle migliori definizioni è quella di Timothy Smith, Chief Marketing Officer di UK Best Essays: “Il Marketing Conversazionale sfrutta il potenziale delle app di messaggistica per raggiungere direttamente il target di riferimento, stabilendo relazioni più umane con i potenziali clienti”. Dunque il Marketing Conversazionale è un modello di marketing che pone l’accento sulla comunicazione bidirezionale tra utente e brand. Una nuova frontiera che si avvale dei progressi in campo tecnologico come i chatbot, un mercato che (secondo Grand Review Research) raggiungerà un valore di 1,25 miliardi di dollari entro il 2025. Ora che abbiamo una definizione e un quadro generale di questo approccio, scopriamo quali sono i benefici per le aziende.
    Marketing Conversazionale
    Credits: Depositphotos #149169124

    I vantaggi del Marketing Conversazionale

    1. La comunicazione è personalizzata. Come anticipato, l’approccio conversazionale implica un procedimento bidirezionale, per dare vita a conversazioni individuali con ciascun cliente. Verrebbe da pensare che la cosa riguardi solo il customer care di un’azienda, ma – come dice Chris Messina, special guest di MailUp Marketing Conference – “il servizio sta diventando sempre più indistinguibile dall’esperienza stessa del prodotto”. Un esempio: quando si acquista un prodotto Apple, l’utente è supportato dal Genius Bar, che è un’estensione dell’esperienza di prodotto e non un add-on separato. 2. I cicli di vendita sono più brevi. Parola chiave è acquisto d’impulso. Con la tecnologia di messaggistica istantanea l’intero ciclo di vendita diventa molto più breve e più semplice, perché diminuiscono i touchpoint. Il marketing conversazionale incrementa anche le conversioni perché gli utenti hanno meno tempo per pensare e ripensare all’acquisto. Sono disposti a impegnarsi in acquisti d’impulso, spendendo più denaro in un periodo di tempo più ristretto. 3. La gestione è più efficiente. E qui arriviamo ai chatbot. Secondo Convince&Convert, quasi il 40% dei consumatori statunitensi si affiderebbe a un chatbot per ottenere una risposta rapida in caso di emergenza. Gli utenti, insomma, ne comprendono appieno il potenziale. I chatbot sono in grado di dare risposta a un gran numero di richieste, indirizzando poi le domande troppo complesse alle figure umane con conoscenze e sensibilità maggiori sul problema. Senza dimenticare che i chatbot imparano dalle interazioni precedenti, in un circolo virtuoso di autoapprendimento. 4. Troverai una miniera d’oro di dati. I chatbot forniscono una grande quantità di informazioni relative all’utente che ha interagito. Integrandosi con altri sistemi che potresti utilizzate (automation, CRM, ecc.), contribuiscono in modo decisivo a creare il tuo ecosistema digitale, offrendo inoltre preziose informazioni sulle esigenze e sul comportamento di un cliente: uno strumento fondamentale per fare upselling e cross-selling. 5. Aprirà il campo alle analisi predittive. Chiudiamo con un punto altrettanto fondamentale: i chatbot, te ne accorgerai, incoraggiano a condurre analisi predittive. Significa esplorare i dati dei clienti per rilevare i modelli comportamentali e prevedere poi quelli futuri. Potrai notare le domande frequenti relative ai tuoi servizi e agire di conseguenza per aggiungere nuovi prodotti al portfolio.