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  • Al Salone dei Pagamenti si parla del nuovo rapporto tra banche, tecnologie e persone

    Luciano Floridi, Antonio Patuelli, Livio Tornetta, Teresa Alvaro e Pietro Sella si sono alternati sul palco della plenaria dell'appuntamento dedicato al mondo dei pagamenti

    8 Novembre 2018

    Si è aperto ieri il Salone dei Pagamenti 2018, alla sua terza edizione. La sessione Plenaria che ha inaugurato la prima delle tre giornate, dedicate alla cultura del digitale e dell’innovazione nella filiera dei pagamenti, è servita a tracciare le linee di evoluzione già in atto e quelle future, rispetto alla trasformazione nel mondo delle banche e dei sistemi di pagamento.

    Il nuovo ruolo della tecnologia per le banche

    Viviamo in un’epoca di disruption, come analizzato dall’intervento che si potrebbe definire disruptive del filosofo Luciano Floridi, Professor of Philosophy and Ethics of Information – Director Digital Ethics Lab University of Oxford, che ha invitato a modificare l’approccio filosofico, oltre che tecnico, al cambiamento: «Siamo passati dal primato delle cose al primato delle relazioni. Non possiamo più pensare di costruire strade, e poi fare le rotonde». Anche nel mondo delle banche, gli istituti devono «cominciare a porsi come ambito di relazione. La tecnologia, in questo nuovo scenario, ha un ruolo fondamentale: è lo strumento che consente oggi di tagliare e incollare in maniera diversa le relazioni, di abilitare nuove relazioni, e di abilitare utilizzi nuovi di queste relazioni. Quindi, non bisogna più pensare di utilizzare la tecnologia per comprendere, per analizzare i singoli nodi della relazione, l’azienda, i clienti ecc, ma usarla per comprendere meglio le relazioni». Anche il Presidente di ABI, Antonio Patuelli ha sottolineato il ruolo della tecnologia nella costruzione di relazioni:«La globalizzazione sviluppata anche attraverso le nuove tecnologie è un processo inarrestabile, ed è un processo di civiltà, di apertura, di dialogo, che amplia le possibilità di scelta. In questo contesto, uno degli ambiti più avanzati di sviluppo delle relazioni tangibili sono i sistemi di pagamento: lo diciamo con l’orgoglio di una comunità economica che deve avere la consapevolezza dell’importanza del lavoro che sta facendo, e degli obiettivi che sta raggiungendo nel campo delle innovazioni, con grande attenzione alla concretezza di quel che le innovazioni producono». Le innovazioni digitali nel mondo dei pagamenti e delle transazioni, ha sottolineato ancora, promuovono anche una nuova cultura della legalità.  

    Relazione con le persone e open innovation

    «Banche e operatori finanziari devono creare un rapporto nuovo e diverso con la clientela», ha confermato Livio Tornetta, Vice Capo del Dipartimento Mercati e Sistemi di Pagamento Banca d’Italia, parlando di un tema complesso come quello della tutela della clientela, per mantenere la fiducia del pubblico anche attraverso il progresso tecnologico. La sfida cruciale resta, dunque, quella di una nuova educazione finanziaria, anche considerando i ritmi e la velocità imposti dall’innovazione digitale. In questa costruzione di relazioni, anche la governance ha un ruolo centrale, ha sottolineato Teresa Alvaro, Direttore Generale Agenzia per l’Italia Digitale. «È fondamentale che il processo di innovazione si basi sulla condivisione, su strategie condivise tra tutti gli stakeholder. In questo senso il percorso di innovazione che ha perseguito il mondo dei pagamenti è un caso-scuola». Lo scenario di estremo cambiamento, letto nella chiave delle straordinarie opportunità che si aprono per le banche e per gli operatori, è stato al centro anche del keynote speech di Pietro Sella, CEO del Gruppo Sella: «Quando il denaro era fisico, la banca aveva necessità di essere eminentemente fisica. Oggi lo scenario è profondamente cambiato, ci sono delle nuove regole del gioco. La parola chiave per essere in questo nuovo scenario è open innovation: l’innovazione giusta nasce all’interno di ecosistemi aperti, dove c’è un forte interscambio interculturale. Nel nostro settore, per rimanere competitivi abbiamo bisogno di un ecosistema fintech che proponga soluzioni innovative adatte al nostro tessuto sociale e produttivo. La tecnologia è un’occasione straordinaria di competitività, che per essere colta richiede di lavorare in modo co-opetitivo all’interno di sistemi aperti». I sistemi di pagamento, insomma, diventano il filo conduttore per leggere le profonde trasformazioni, tecniche e culturali, che la rivoluzione tecnologica sta portando in tutti gli ambiti del business. E l’innovazione è il contesto naturale di evoluzione del settore bancario e finanziario. Se ne parlerà ancora, fino a domani 9 novembre, al MiCo-Milano Congressi di Milano, durante l’appuntamento dedicato all’innovazione applicata ai sistemi e agli strumenti di pagamento.