“Per la stragrande maggioranza i professionisti di marketing non sono psicologi. Ma molti professionisti di successo utilizzano regolarmente la psicologia per attrarre i consumatori. I professionisti intelligenti, abili, onesti usano la psicologia in modo etico, legale e rispettoso per attrarre e coinvolgere i consumatori convincendoli ad acquistare” ha detto Robert Rosenthal.
Da sempre marketing e psicologia si intersecano e influenzano; entrambe le scienze infatti hanno un elemento in comune: l’essere umano e le sue routines mentali. Oggi inoltre il legame è diventato ancora più forte, poiché il marketing non comunica più al “consumatore” generico ma a target specifici (o meglio, a persone) e diventa quindi fondamentale conoscere l’essere umano nei suoi bisogni più profondi.
Alcuni principi e teorie psicologiche aiutano a creare contenuti accattivanti, che facilitano la conversione. Te ne suggeriamo cinque.
Uno studio condotto nel 2012 mostra come impieghiamo meno di un battito di ciglia (0.05 secondi) per giudicare un sito web. Nel 2013 una ricerca Microsoft indica che la soglia di attenzione dell’utente è limitata a massimo 8 secondi.
Combattiamo con il tempo e in questo caso creare contenuti complicati da leggere, ascoltare, pronunciare (per esempio, vedere un sito web “caotico”) non aiuta di certo. L’utente infatti inconsapevolmente valuta quanto sia difficile l’attività cognitiva che ha di fronte e cerca di evitarla qualora complicata. La fluidità cognitiva è proprio la valutazione soggettiva di quella difficoltà.
Secondo lo psicologo Daniel Kahneman, nel libro “Pensieri lenti e veloci”, la fluidità cognitiva è determinata da quattro fattori:
Come possiamo rendere i nostri contenuti fluidi?
“Mario, Luisa e altri 2 amici hanno risposto a eventi che avranno luogo domani”, ” A Fabio, Giulia e altri 38 piace Google”
Queste frasi vi ricordano qualcosa?
Le utilizza Facebook applicando il principio di riprova sociale individuato da Robert Cialdini nelle “Armi della Persuasione”, secondo il quale le persone ritengono maggiormente validi i comportamenti o le scelte effettuati da molte altre persone. Secondo una ricerca la riprova sociale è determinante per ben il 69% della popolazione americana.
Come applicare la riprova sociale ai tuoi contenuti?
Nel libro “Le armi della persuasione” puoi trovare anche altri principi fondamentali per il marketing come scarsità, autorità e reciprocità.
La teoria della percezione è propria della Psicologia della Gestalt, secondo la quale non vediamo la realtà per quella che è ma per come la percepiamo. La percezione del presente è influenzata da familiarità ed esperienza passata. Ciò che percepiamo condiziona la nostra reazione in termini di pensieri, comportamenti e di emozioni.
La realtà ci offre numerose possibili visioni, siamo noi a dargli soggettivamente un senso e una forma. La figura della donna giovane-vecchia ne è un esempio. Tu cosa ci vedi?
La teoria della percezione legata alla familiarità e al passato condiziona per esempio la struttura dei siti web. Porre un menu di un sito web in basso a destra per quanto risulti originale può creare smarrimento all’utente abituato a trovarlo in alto o a sinistra o destra. Una volta atterrati su una landing page l’utente si aspetta di trovare una call to action, non deludiamo le sue aspettative.
Come applicare la teoria della percezione?
La psicologia del colore studia come i comportamenti umani siano influenzati dai colori. Secondo una ricerca le persone valutano un prodotto in circa 90 secondi e tra il 62% e 90% il loro giudizio dipende dal colore.
La scelta del colore è fondamentale quando si progettano pagine web, creano loghi, immagini banner, pianificano i video o scelgono pulsanti per call to action. Ogni colore ha un determinato scopo e deve essere usato al momento giusto e nel modo giusto.
Il blu può aiutare per esempio a costruire fiducia e lealtà con la propria audience. Il rosso comunica energia e passione (particolarmente adatto ai cibi), il giallo attenzione e vivace ottimismo. Se vuoi che il tuo brand comunichi crescita, legame con l’ambiente il verde fa per te, mentre con l’arancione comunicherai allegria ma anche urgenza.
Come puoi applicare la psicologia del colore?
Il modello comportamentale di Fogg, prende il nome dall’omonimo professore dell’Università di Standford, secondo il quale un’azione si verifica alla presenza di tre fattori: causa scatenante, possibilità e motivazione.
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