4 motivi per andare in vacanza (se ancora non l’hai fatto), anche se lavori nel Digitale

Chi lavora nel digitale è costantemente connesso e tra clienti e aggiornamento spesso non riesce a staccare mai davvero la spina, lasciando da parte il lavoro per concentrarsi sulla gratificazione personale e familiare. Eppure questo genere di stacanovismo del nuovo millennio potrebbe non essere produttivo come pensi!

Ecco quindi quattro buone ragioni per andare in vacanza (se ancora non l’hai fatto) dal tuo lavoro nel digital.

Non è infatti una semplice “sosta dal lavoro” a ricaricarti, bensì una vacanza in cui utilizzare meno il cellulare e rilassarti, che può darti davvero ciò che meriti dopo un anno di lavoro.

Se ci sono professionisti che lavorano incessantemente, 7 giorni su 7, senza rendersi conto che non è sempre necessario e che organizzare la giornata e le scadenze migliora nettamente la qualità della vita, ti mostriamo le ragioni per un sanissimo digital detox che ti aiuterà ad essere più produttivo e sereno al tuo rientro (in caso tu abbia bisogno ancora di essere convinto).

1. Riattivare la creatività

Come si fa? Più pensi a qualcosa e cerchi di concentrarti nel produrre nuove idee, più il cervello pare non rispondere allo stimolo. Se invece stacchi completamente da quel pensiero rilassandoti o divertendoti, ecco che potrebbe arrivare quel lampo di genio che tanto desideravi.

Pensiamo fuori dagli schemi quando siamo fuori dagli schemi. Le vacanze allontanano dalla routine e aiutano a riattivare pensieri alternativi grazie all’assenza di sovraccarico di lavoro.

2. Lavorare in modo più efficiente prima e dopo le ferie

Quanto spesso accade di concentrare le energie solo in alcune ore? Questo perché spesso siamo abituati a scandire il tempo con delle azioni di routine che talvolta non sono strettamente necessarie o semplicemente il pensiero di dover avere una lunga lista di cose da fare, rallenta l’azione. Prima di partire per le vacanze (così come al rientro) cerca di essere più conciso, dare una priorità precisa alle email, così da pianificare la partenza senza inutili stress.

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3. Organizzare il passaggio di consegne

Il tuo lavoro dovrà funzionare anche senza di te: le vacanze saranno la prova definitiva della tua strategia di copertura. Scoprirai quanto bene hai delegato le responsabilità quotidiane e il piano decisionale strategico. Inoltre, se necessario, stabilisci dei ruoli di coaching tra colleghi: questo rafforzerà la produttività e il team. Ogni cambiamento può diventare un’opportunità positiva per il gruppo di lavoro.

4. Nessuno è onnipresente

La vacanza rappresenta per molti anche la possibilità di realizzare che non si può essere onnipresenti a lavoro: bisogna limitare il lavoro eccessivo e promuovere piani di sostituzione e sostenibilità lavorativa.

Lo psicologo e scrittore Daniel Goleman scrive:

“L’attenzione concentrata, al pari di un muscolo sotto sforzo, si affatica. I migliori nel loro campo, che si tratti di sollevatori di pesi, pianisti o di un musher con la sua muta di cani, tendono a limitare il duro esercizio a circa quattro ore al giorno. Il riposo e il recupero delle energie fisiche e mentali hanno un ruolo fondamentale nel loro regime di allenamento: cercano di spingere se stessi e i loro corpi al limite, ma non al punto di perdere la concentrazione durante le sessioni di allenamento. La pratica ottimale è quella in cui riusciamo sempre a mantenere la concentrazione al massimo”.

Claudia Liccardo

La passione per la comunicazione è sempre stata il leitmotiv della mia vita: analizzarla in tutte le sue sfaccettature. Da piccola ero molto timida e forse questo mi ha spinto a coltivare un’acuta capacità di osservazione e ascolto. Parallelamente riportavo traccia dei pensieri su carta, lo faccio da che ne ho memoria. Penne, pennarelli, pastelli, Smemorande consumate, lettere, muri e qualunque supporto utile! Poi è arrivato internet e mi sono spostata su email, blog e chat ma conservo ancora la passione per la penna: culto e cultura.

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