La Francia si aggiudica il titolo di Campione del Mondo in Russia e il celebre museo parigino festeggia con un tweet, mostrando una Monnalisa in divisa francese. La Gioconda con la divisa dei Blues, ha pungolato (volutamente?) l'orgoglio degli italiani con un post che riapre vecchie ferite, forse mai aperte, tra cugini cisalpini e transalpini.
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Félicitations à l'@equipedefrance pour leur victoire à la #CoupeDuMonde2018 ! ?⚽ pic.twitter.com/LVBVK6mJ3g
— Musée du Louvre (@MuseeLouvre) 15 luglio 2018
Il popolo italiano è insorto, come sempre nelle occasioni importanti e come sempre nel modo appropriato: col coretto da stadio "Ridateci la Gioconda", immemore di una meritatissima esclusione dalla massima competizione calcistica del biennio. Un poco distratto, in realtà, dai toni scuri, non tanto delle divise quanto della pelle dei ben 17 su 23 giocatori del team campione del mondo e dalla presenza sugli spalti del Ministro degli Interni a tifare Croazia (seconda classificata: il tifo anti-francese non ha funzionato).
Non è una novità per la Francia: già nel 1998, una formazione multietnica aveva sconfitto in finale il Brasile, diventando il simbolo, per alcuni, dell'integrazione come arricchimento che porta al successo. La risposta del Museo alle invettive degli italiani, amanti dell'arte ogni giorno, molto più del calcio, arriva proprio nella nostra lingua, completando lo sberleffo.
Per informazione, la Gioconda è stata venduta da Leonardo da Vinci al re Francesco I ? — Musée du Louvre (@MuseeLouvre) 15 luglio 2018
Materazzi ha fatto gol, Francia ridacci la Gioconda
Ci avevamo già provato nel 2006, quando a laurearsi Campione del Mondo fu l'Italia dei Francesco Totti e Andrea Pirlo, dopo che quella di Zidane era diventata la testata delle testate trasformando Seven Nation Army dei The White Stripes in una colonna sonora indimenticabile.