Sicurezza dei dati personali e acquisti da mobile nel report sui Digital trend in Cina 2018
Poco interessati alla sicurezza online, 100% mobile e grandi consumatori di video: ecco i punti salienti del report di Mary Meeker sui consumatori cinesi
15 Giugno 2018
La Cina è vicina, ma non troppo. Molto si parla della grandiosa “Terra di Mezzo” ma ancora in pochi la conoscono a fondo, come poco si conoscono i ritmi, le tradizioni e le abitudini di un popolo che ha saputo riemergere (seppur con gravi danni) da una situazione socio-culturale da secoli travagliata.
La Cina è vicina, o meglio, si avvicina al suo maestro e lo supera creando trend e abitudini di consumo molto diverse da quelle occidentali, stravolgendole, aggravandole. E il resto del mondo resta a guardare, anzi, a studiare le sue mosse, come la società di gestione investimenti Kleiner Perkins Caufield & Byers che, con l’ausilio di Mary Meeker e di Hillhouse Capital Group per le informazioni specifiche sul fronte asiatico, ha pubblicato un lungo e minuzioso report dei Digital trend in Cina 2018.
Ecco riassunti alcuni punti fondamentali che descrivono un paese che sempre più rapidamente sta diventando il centro globale delle più grandi aziende digital del mondo (basti pensare alle tre società ad alto valore di mercato del 2013, diventate nove nel 2018).
I cinesi rinunciano alla sicurezza dei dati in cambio di benefit
L’occidente sembra vivere un periodo molto particolare nella storia di internet e della salvaguardia dei dati personali degli utenti, tra aziende sull’orlo di una crisi di nervi per le nuove linee guida della temutissima GDPR, e scandali internazionali come la questione Facebook e Cambridge Analytica.
In totale controtendenza, la Cina dimostra di riservare molto meno interesse nell’utilizzo dei propri dati rispetto al resto del mondo. Dal report emerge infatti che ben il 38% degli utenti online condividerebbe senza indugi le proprie informazioni personali in cambio di benefit, soprattutto se si tratta di servizi migliori e costi più bassi.
Cosa significa questo dato per eventuali investitori? Significa maggior margine di sperimentazione, maggiore possibilità di trovare un equilibrio tra un servizio standard e un più accurato premium e quindi molteplici opportunità per le aziende di implementare una UX ad hoc.
LEGGI ANCHE: Questa scuola in Cina sta monitorando gli studenti con il riconoscimento facciale
Tanti video e social network
Nel 2018 quasi il 50% del tempo dedicato all’intrattenimento per i cinesi è fatto esclusivamente di social network e ben il 22% di materiale video. Vien da sé la conclusione su quali siano i canali fondamentali per i marketer interessati ad attirare l’attenzione degli utenti cinesi. Ma nonostante i social network da sempre dominino la scena, i dati relativi ai video sono sconvolgenti: fino a un paio di anni fa, infatti, solo il 13% degli utenti era un accanito fruitore di video online, mostrando una chiara impennata in un lasso di tempo relativamente breve.
Gli utenti cinesi spendono in media 52 minuti al giorno a guardare video su piattaforme online come Douyin o Kuaishou. Alcuni brand internazionali come Michael Kors sono stati pionieri nell’utilizzo di questi strumenti attirando moltissimi nuovi giovani clienti (calcolando che l’utente medio di Douyin ha un’età al di sotto dei 24 anni e proviene da città di prima e seconda fascia). Lo stesso Douyin permette inoltre di includere link a siti eCommerce come Taobao e Tmall, quindi video = revenue!
Pagamenti mobile in crescita del 209%
Che i cinesi siano i più grandi utilizzatori di pagamenti tramite mobile non è di certo una novità. Quello mobile si conferma il terreno più calpestato dagli utenti cinesi che rappresenta il 73% del valore lordo della merce del settore eCommerce. Il mercato dei pagamenti mobile ha toccato quest’anno il 209% rispetto al 2017 con un volume di vendite che sfiora i 16 trilioni di dollari.
WeChat Pay e Alipay detengono insieme il 92% della torta dei pagamenti mobile domestici e quindi molti marketer stanno implementando un sistema per i pagamenti mobile sia online che in-store.
LEGGI ANCHE:Uno studio sulla Generazione Z in Cina fa crollare le nostre certezze su social e Influencer
In Cina nascono sempre più omnichannel store
L’eCommerce cinese è il settore con la più alta e veloce crescita nel mondo, seguito dalla Corea del Sud e Regno Unito. Il report di Mary Meeker porta alcuni esempi di come la linea tra il commercio tradizionale offline e l’online sia sempre più sfocata e di come la Cina sia leader mondiale nella costruzione di store omnichannel.
La stessa catena di supermercati di proprietà di Alibaba, Hema, ha sperimentato recentemente una nuova strategia di retail: grazie alla sua presenza sia online che offline, è riuscita a implementare un metodo di vendita che dall’acquisto online termina con il pick-up in-store.
Già in questa prima metà del 2018 si calcola che il 62% del PIL cinese proviene dal consumo domestico, una percentuale quasi duplicata dal 2003. Essere tecnologicamente avanzati ha incentivato i consumatori a spendere comodamente da casa tanto da incrementare notevolmente l’indice di fiducia dei consumatori negli ultimi 12 mesi.
Pronto a cominciare?
Il tuo futuro nel digital inizia con un passo. Entra nel Campus Ninja