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  • L’industria della longevità e 9 cose che puoi fare per vivere più a lungo

    La longevità non è più un tabù, né un segreto, ma uno stile di vita. Ecco qualche consiglio utile e come stanno investendo le grandi aziende

    29 Maggio 2018

    Tutti vogliono vivere una vita lunga e appagante, ma molti di noi hanno difficoltà a trovare un modo semplice per rallentare l’invecchiamento. È possibile che abbiamo complicato troppo il modo di rimanere sani e giovani? Il sogno della longevità può non essere più un ipotesi, tantomeno un tabù, perché c’è un universo di conoscenza che è già a disposizione, che sta permeando le culture aziendali delle più importanti società nel mondo e che non è più un segreto. Per essere più precisi, sceglieremo un punto di partenza. Di più, un posto, che forse è più luogo. La Sardegna, dove dal 31 maggio al 3 giugno, Mindvalley organizzerà il suo prossimo A-Fest. 

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    longevità

    L’isola della longevità

    La Sardegna è una delle cinque zone blu del mondo, i cui abitanti godono di una longevità da record (insieme a Okinawa in Giappone, Nicoya in Costa Rica, Icaria in Grecia e Loma Linda, in California). C’è molto che possiamo imparare sulla longevità dagli abitanti dell’isola. Nel suo romanzo The Blue Zones: lezioni per vivere più a lungo delle persone che hanno vissuto più a lungo, Buettner identifica nove elementi comuni di stile di vita condivisi da coloro che vivono nelle zone blu. Eccole

    #1. Attività fisica regolare

    Alimentazione e attività fisica quotidiana, questa la miscela vincente alla portata di tutti: muoversi, allenarsi senza curarsi dell’alimentazione non è però sufficiente. Come anche alimentarsi correttamente senza fare esercizio fisico. L’O.M.S. ha definito la sedentarietà come principale causa delle malattie degenerative, insieme alle cattive abitudini alimentari.

    #2. Scopo della vita

    Il giusto atteggiamento aiuta a vivere più a lungo. Guardare sempre il lato positivo delle cose riduce il rischio di malattie, così come uscire con gli amici, fare volontariato, trovare uno scopo nella vita, imparare a gestire lo stress, avere fede e ridere.

    #3. Riduzione dello stress

    Uno dei nemici della longevità è lo stress: sindrome generale di adattamento a degli stimoli (stressors) esogeni o endogeni di tale intensità e durata da innescare meccanismi di adattamento (neurochimici, emotivi, locomotori, ormonali ed immunulogici). Lo stress modifica l’intero nostro assetto psicofisico e nei casi di stress prolungato crea una serie di disfunzionalità che nel tempo possono diventare patologia.

    #4. Meno calorie

    Studi scientifici dimostrano che restrizione calorica e longevità sono in correlazione tra loro: un’alimentazione sana e controllata incide sull’invecchiamento.

    #5. Dieta a base di piante

    Chi supera il traguardo dei cento anni, in diverse parti del mondo, tende a consumare in abbondanza alimenti vegetali, predilige i grassi vegetali e, pur mantenendo un’adeguata nutrizione, non esagera con le calorie.

    #6. Consumo moderato di vino

    Il consumo moderato di vino è associato a un guadagno di 1,3 anni di vita per i maschi e di un anno e mezzo per le donne rispetto a persone astemie. Lo dimostra una ricerca pubblicata sugli Annals of epidemiology dal gruppo degli italiani Nicola Orsini e Andrea Bellavia che lavorano presso l’istituto Karolinska di Stoccolma.

    #7. Impegno spirituale

    Meditare fa bene alla salute, sia fisica che psicologica. Con la meditazione è possibile ridurre l’espressione di geni coinvolti nei processi infiammatori. La meditazione, inoltre è in grado di attivare e disattivare l’espressione di geni che sintetizzano per enzimi che attivanoe disattivano l’espressione di altri geni.

    #8. Vita familiare

    Accanto a una predisposizione genetica, alla base della longevità ci sono anche fattori connessi all’ambiente e fattori connessi alla storia individuale, familiare, sociale di ciascuno.

    #9. La comunità sociale

    E’ importante il modo in cui si vivono gli anni della terza età. Il segreto è anche nella struttura sociale e comunitaria dei piccoli paesi sotto i mille abitanti. LEGGI ANCHECome costruire una cultura aziendale solida e rendere felice il tuo team

    Anche in Giappone

    Fra le zone blu c’è anche il Giappone, dove protagonista della longevità dei suoi abitanti è la dieta: la combinazione di porzioni piccole e cibi a basso contenuto calorico come il pesce e la verdura, sono il segreto della longevità del Sol Levante. Secondo i nutrizionisti l’eccezionale salute dei giapponesi andrebbe ricercata in alimenti come il tofu, le alghe, i calamari e il polpo, tutti a basso rischio per ciò che riguarda il cancro allo stomaco, l’arteriosclerosi e il colesterolo. Altri studi attribuiscono la longevità dei nipponici al circolo virtuoso che si innesta in età avanzata: l’ottimo stato di salute li tiene lontani dagli ospedali e dalle preoccupazioni e lascia loro il tempo per dedicarsi alla famiglia e ai bambini.

    Lo sapevate che…

    La longevità, come dicevamo, non è più un tabù, né un segreto. Anzi.  Un gruppo di ricercatori ha pubblicato un’analisi molto istruttiva su quella che è stata definita l’industria della longevità: investimenti su una serie di prodotti e servizi che spaziano dalla medicina alla finanza e che hanno in comune l’obiettivo di far corrispondere all’allungamento della vita un aumento degli anni in cui si vive in salute. Nel 2013 Google ha investito in biotecnologie con Calico, che sta per California Live company, una società dedicata all’allungamento della vita umana grazie allo sviluppo della tecnologia. Un anno dopo la fondazione di Calico, Big G ha annunciato una partnership con AbbVie, multinazionale biofarmaceutica, per la costruzione di un centro di ricerca e sviluppo sul quale investire 500 milioni di dollari. Nel 2014 sempre in California è nato il Palo Alto Longevity Prize. Nel 2015 si è assistito poi a un piccolo boom delle industrie biotech, cui ne seguì un altro nel 2017 guidato dagli investimenti sulla medicina per la longevità.