VIDEO Uber vuole il primo taxi volante (e no, non è uno scherzo)

Uber ha presentato il design del suo taxi volante. L’obiettivo è diventare la prima società a offrire, appunto, il primo servizio aereo di taxi. Il gruppo, che attualmente offre un servizio alternativo al taxi tradizionale, ha diffuso, nel corso del suo Elevate Summit a Los Angeles, i dettagli di quello che ha chiamato eVTOL (che sta per electric vertical take-off and landing vehicles) sostenendo di volere incoraggiare lo sviluppo di altri taxi volanti e delle tecnologie necessarie per arrivare a una rete di veicoli nei cieli, così come ora ne esiste una su strada.

Simile ad un drone

Il design del taxi volante di Uber, in realtà, somiglia più a un drone che ad un elicottero. Lo scorso anno Uber aveva detto che le prime città Usa a testare il velivolo sarebbero state Los Angeles (California) e Dallas (Texas). A inizio settimana la Nasa ha detto di avere firmato con Uber “un secondo accordo per esplorare concetti e tecnologie legate alla mobilità aerea urbana per garantire un sistema efficiente e sicuro per il futuro del trasporto aereo in aree popolate”. L’accordo è il primo a concentrarsi specificatamente sulla simulazione della mobilità aerea cittadina.

credits Uber.com

NASA

Nel suo laboratorio di ricerca presso l’aeroporto internazionale Dallas Fort Worth, l’agenzia spaziale Usa utilizzerà i dati forniti da Uber per simulare il volo di piccoli velivoli con passeggeri nello spazio aereo dello scalo durante il picco del traffico. Un’analisi di queste simulazioni permetterà di identificare problematiche legate all’arrivo nei cieli di taxi volanti.

I dettagli del taxi volante

Noto con il nome tecnico di eCRM-003, il concept di eVTOL dispone di 4 coppie di eliche rotanti (mosse da motori elettrici), che permettono il sollevamento verticale. Una volta arrivati all’altitudine di 1.000 – 2.000 piedi, il velivolo si muove con un’ala fissa, con un solo rotore posteriore (che fornisce la spinta).  I primi eVTOL saranno pilotati da esseri umani, ma l’obiettivo finale è che questi veicoli diventino autonomi.

No, non atterreranno nel vialetto di casa

Il progetto di Uber ruota intorno alla costruzione di skyports in posizioni strategiche attorno ai centri urbani. Il modello skyport, spiega la società, consente all’azienda di gestire efficacemente l’inquinamento acustico, il coordinamento della pianificazione di volo con la Federal Aviation Administration.

Quando

Il capo del team di Uber di ingegneria dei veicoli Rob McDonald ha chiarito durante il summit che “Uber non sta sviluppando un veicolo”. Piuttosto Uber spera che questo concept funga da trampolino di lancio per i suoi partner che gestiranno la progettazione finale e la produzione dei veicoli eVTOL. Le prime dimostrazioni eVTOL sono previste entro il 2020. Da quel momento, Uber ha in progetto di utilizzare le macchine volanti nelle sue prossime reti UberAir per l’aviazione urbana, che secondo le stime arriverà nelle città partner (tra cui Los Angeles e Dallas-Fort Worth) entro il 2023.

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