• About Author

  • Tutta l'Informazione Ninja nella tua mail

  • Giovani, università e innovazione alla Milano Design Week

    Una selezione delle realtà più interessanti e dei progetti che hanno coinvolto giovani creativi, tra Salone Satellite e Fuorisalone

    24 Aprile 2018

    “Così come l’energia è la base della vita stessa, e le idee la fonte dell’innovazione, così l’innovazione è la scintilla vitale di tutti i cambiamenti, i miglioramenti ed il progresso umano”. Queste le parole di Theodore Levitt, economista americano e professore all’Harvard Business School, parole che celebrano l’innovazione, tema a lui molto caro. Ma dove inizia l’innovazione? Non può che partire dai giovani, i veri protagonisti della Milano Design Week di quest’anno. Nell’ultima settimana ne abbiamo incontrati parecchi. A caccia di giovani talenti, abbiamo girato tra le esposizioni del Salone Satellite, l’evento che da 21 anni accoglie centinaia di creativi under 35 provenienti da tutto il mondo e giovani studenti di scuole internazionali di design. Durante il FuoriSalone abbiamo cercato in tutta la città promettenti aziende che abbiano dato vita a prodotti di design e tecnologici, caratterizzati da un’elevata componente artigianale.  Ecco una piccola selezione di ciò che abbiamo visto, in termini di qualità ed innovazione: aziende, università e giovani designer tra i più innovativi del panorama attuale. giovani

    Salone Satellite – Giovani Designer

    Domenico Orefice – Man De Milan. Entrando all’interno dell’esposizione, abbiamo subito notato la collezione di arredi di evidente manifattura artigianale e, soprattutto, dall’opera Curti, un’immagine di una città rivestita totalmente in cotto e realizzata con piastrelle di creta rossa, bianca e rosata. Avvicinandoci per ammirarla meglio, un membro dello staff dell’artista ci ha accolto gentilmente, spiegandoci che si trattava di un’immagine di Milano che riprende gli archetipi grafici dell’architettura (la porta, le finestre e le colonne). Dietro quest’opera, così come dietro alle altre, si nasconde una ricca ed interessante storia. Ad esempio, la linea di piastrelle con cui è stata realizzata l’opera Curti, proviene dalla famosa e storica Fornace Curti di Milano, dove rivivono le tradizioni artigianali della città. Fu proprio qui che l’aristocratica famiglia degli Sforza commissionò al nobile Giosuè Curti fregi, formelle e mattoni in argilla rossa destinati all’Ospedale Ca’ Granda (Maggiore). Altre opere che hanno destato il nostro interesse sono state la libreria Mulino, a forma di ruota (che, girandola, non fa cadere i libri) ed il tappeto Nebbia, il quale rappresenta il cambiamento di questo evento atmosferico dal 1973 ad oggi. giovani ButYetMe & Meow. Davvero meravigliosi i complementi di arredo della nuova collezione di ButYet, brand di design di Hong Kong. Meravigliosi perché sono stati progettati per l’interazione reciproca tra uomo e gatto. Per esempio, la mensola modulare (Me & Meow Shelf-Shield Modular Shelving), realizzata per i proprietari di casa, con funzione di libreria o altre varianti, diventa un gioco-labirinto per i nostri amici felini. Il gatto più esigente avrà a propria disposizione un vero e proprio tavolo per pranzare, il Me & Meow Seek-Peek Dining Table, al di sotto del quale c’è una sorta di amaca per un relax postprandiale.  Siamo rimasti affascinati anche per gli effetti che i giovani designer cinesi hanno voluto conferire allo stand espositivo. Bastava avvicinarsi ad un complemento d’arredo per sentire il miagolio di un gattino. Questo per dare ai visitatori l’impressione che ce ne fosse uno nascosto sotto un tavolino o dentro un cassetto: una coda pelosa (e finta) di gatto ne aumentava l’illusione.  Me & Meow è una delle collezioni del Salone Satellite che più ci ha colpito e fatto divertire. Una linea davvero innovativa che farà sicuramente notizia. giovani Lawa Design. Entrando all’interno dello stand danese, siamo stati attirati dalla forma particolare degli orologi a muro, delle mensole e delle lampade. Abbiamo subito chiesto informazioni e abbiamo scoperto che queste opere sono frutto dell’ingegno di due giovani designer Ewa Bryzek e Allen Shakir. I due artisti hanno voluto creare complementi d’arredo pratici e moderni che si allontanino dai canoni tradizionali, ma che risultino estremamente funzionali. In particolare ci ha colpito Delta Clock, che ricorda vagamente un orologio solare ed utilizza un intelligente gioco di luci ed ombre: le rientranze e le sporgenze della superficie indicano il trascorrere delle ore ed i toni di colore dell’orologio cambiano in base alla luminosità dell’ambiente. L’orologio ha vinto anche un importante premio, conferito da Elle Decor ed è stato nominato in altre importanti competizioni. giovani

    Salone Satellite – Università ed istituti di design

    Fhink. Finnish Tkinking. Lo stand di questo istituto di design finlandese è il primo che abbiamo incontrato nella sezione del Salone Satellite dedicata agli studenti delle università internazionali. La scuola Lathi Finland, tra le più prestigiose in Finlandia, permette ai propri alunni di collaborare, durante il percorso di studi, con le più importanti e conosciute compagnie di design internazionali, tra le quali Cassina, Muji, Pininfarina ed Artek. La collezione esposta ci ha colpito per la semplicità degli arredi: molti pezzi sono realizzati in legno, assolutamente moderni e funzionali.  Un esempio è Vellamo di Sanna Usva, un coltello da burro in legno, una vera e propria scultura. Semplice da utilizzare, ha un design molto curioso che si ispira ai principi del funzionalismo e della eco-sostenibilità finlandesi. Un coltello, dalle forme primordiali, davvero caratteristico ed elegante. giovani Accademia Galli – IED ComoCamminando lungo il percorso dedicato alle università italiane ed internazionali, ci siamo soffermati sullo stand di uno degli istituti più importanti della Lombardia, lo IED, il quale durante la 57 edizione del Salone del Mobile, è stato presente sia in Fiera Milano a Rho con il progetto CASA IED, sia negli storici distretti del Fuori Salone Lo stand presente al Salone Satellite, in particolare, è stato curato dagli studenti dell’Accademia Galli, una succursale dello IED, che ha sede a Como ed ha destato la nostra attenzione per le particolari scatole di legno e strutture in ferro presenti, chiamate Gravity Boxes. Soluzioni, contenenti gli oggetti prodotti dagli studenti che, come descritto bene da uno dei giovani creativi, “non sono semplici contenitori di oggetti, ma anche di idee”. Ferro e legno: i principali protagonisti dell’esposizione, materiali tradizionali che vengono progettati dagli studenti e lavorati da mani artigiani esperte. Tra i complementi d’arredo ci ha colpito, soprattutto, un tavolino da soggiorno, Iron Paper di Vladimir Mazzoletti, funzionale anche come porta giornali, un piccolo gioiello di cui ci siamo subito innamorati. Download me, I am Yours è, invece, una serie di cinque lampade che illuminano lo spazio espositivo, realizzate con la stampa 3D e disponibili da scaricare online attraverso i QR code presenti presso lo stand. “Una scatola nera che si anima grazie alla luce e che vuole condurre i visitatori a scoprire un percorso di progetto che non è solo oggetto, ma che vede in quest’ultimo la parte finale di un intero percorso creativo”.  giovani

    Fuorisalone – Giovani aziende

    Camera con Vista a Casa Tilla® – MutaformaSu appuntamento, abbiamo prenotato una visita nel bellissimo appartamento di Andrea Radice, CEO e cofounder del brand Mutaforma, l’azienda milanese che lavora nell’ambito dei materiali aumentati a partire dal vetro grazie all’impiego delle nanotecnologie. Accolti da Alessandro Vinci, product specialist di Mutaforma, abbiamo scoperto le nuove collezioni, realizzate con un materiale iper tecnologico, ovvero la tessera di mosaico più piccola al mondo, che va da una grandezza di 1,5 millimetri ad una dimensione massima di 7 mm. Un prodotto innovativo che supera la concorrenza, in quanto le altre aziende che fanno mosaici, solitamente, realizzano tessere la cui dimensione minima non è inferiore ad un centimetro.  Le minuscole Tilla®, come ci descrive Alessandro Vinci “vengono depositate su matrici, le quali fanno sì che le tessere cambino le loro caratteristiche ottiche, quindi il colore e la loro brillantezza. Si tratta ad esempio di oro, argento, madreperla o metalli come quelli olografici. Hanno una vocazione per il naturale e si innestano con altri materiali, quindi non solo con il vetro, ma anche ad esempio, nella moquette, nei tessuti delle tende, nel pavimento, nel soffitto e nelle pareti”. Ma come viene disegnato il mosaico? A questa curiosità Alessandro ci risponde così: “il mosaico viene disegnato tramite dei software segregati da brevetto e le tessere vengono girate, ingrandite e posizionate a mano. Quindi, “fisicamente”, con il mouse o con una penna grafica. Dopodiché vengono fatti degli incastri a puzzle. Infine, ci sono degli artigiani che effettuano un lavoro di controllo e di posa molto lungo”.  Quello di Mutaforma è, dunque, un lavoro tecnologico ad alta artigianalità, il cui risultato è davvero sorprendente. Gli scenari rappresentati nelle pareti sono davvero eleganti. Tutto l’allestimento, in generale, ci ha davvero meravigliati per la sua bellezza, una sintesi creativa frutto del lavoro della designer italiana Gupica che ha realizzato un’esperienza “narrata attraverso la luce, con un materiale proiettato verso il futuro”. giovani Anamorphix – ArpaLab. Passeggiando in Brera, abbiamo intravisto all’interno di un negozio una originale composizione di geometrie colorate, che gioca su un particolare effetto ottico e che ricorda un certo tipo di arte astratta e figurativa, ovvero quella anamorfica. Incuriositi, siamo entrati e, facendoci spazio tra frotte di ragazzini urlanti che cercavano di farsi un selfie, siamo riusciti a chiedere maggiori informazioni ad una ragazza, che si è subito dimostrata molto gentile nei nostri riguardi. È Claudia Castellucci, Senior Creative Designer e Digital Marketer di Arpa Industriale S.p.A., Claudia ci ha spiegato che l’installazione, dal titolo “Technology”, creata dal collettivo torinese Truly Urban Artists, rappresenta la struttura superficiale di Fenix vista al microscopio. Di cosa si tratta? Fenix è un nuovo materiale intelligente, nanotecnologico che sta rivoluzionando le prospettive dell’interior design. Si tratta di un prodotto soffice al tatto, anti-impronta e molto resistente, che può sopportare graffi, calore e solventi che vengono spesso utilizzati durante le pulizie. Il micro graffio che può provocare lo strofinamento continuo, ad esempio, di una moneta sulla superficie di Fenix può essere subito riparato. Da un video esplicativo presente su Youtube, si vede quanto sia semplice eliminare il micro graffio superficiale: disponendo un foglio di carta assorbente al di sopra della superficie rovinata, si può passare il ferro da stiro ed infine, un panno bagnato, in modo da riuscire in pochi minuti a rimuovere completamente il danno.  giovani