Il 30 marzo l’autorità garante per la concorrenza di Singapore ha dichiarato di avere ragionevoli motivi per ritenere che l’accordo tra Uber e Grab sia contrario alle regole della concorrenza. L’Autorità ha avviato un’indagine sull’affare e proposto misure provvisorie che impongono a Uber e Grab di non intraprendere alcuna azione che potrebbe portare all’integrazione delle loro attività a Singapore:una mossa che potrebbe rappresentare un grosso ostacolo al tentativo della società statunitense di migliorare la redditività uscendo dal mercato sud-orientale asiatico in perdita.
Dopo le indiscrezioni circolate negli ultimi giorni, oggi la conferma: Uber vende a Grab, il più grande rivale in Asia. In base all’accordo, Grab acquisirà tutte le operazioni di ride sharing di Uber compreso il servizio di food delivery UberEats. Il colosso Usa riceverà in cambio una partecipazione del 27,5% in Grab e il suo amministratore delegato entrerà a far parte del consiglio di amministrazione della società con sede a Singapore. L’uscita dal mercato del Sud-Est asiatico consente a Uber di ridurre le perdite prima dell’IPO in programma nel 2019. Lanciata nel 2012, basata a Singapore, Grab offriva inizialmente un servizio di taxi solo dopo pagamento in contanti. In seguito ha aggiunto auto e moto private e ha fornito agli utenti altri modi per pagare, anche attraverso un portafoglio mobile in grado di facilitare le transazioni.
“L’acquisizione di oggi segna l’inizio di una nuova era – ha dichiarato Anthony Tan, CEO e cofondatore di Grab – insieme a Uber siamo ora in una posizione ancora migliore per risponde alle esigenze dei nostri clienti. La fiducia che hanno riposto in noi come compagnia di trasporti ci consente di affrontare il prossimo passo: migliorare la vita delle persone attraverso cibo, pagamenti e servizi finanziari”. Per Dara Khosrowshahi, CEO di Uber “questo accordo è una testimonianza della straordinaria crescita di Uber in tutto il Sud-Est asiatico negli ultimi cinque anni. Ci aiuterà a raddoppiare i nostri piani di crescita – ha aggiunto – siamo entusiasti di fare questo passo con Anthony e tutto il team di Grab”.
Nel dettaglio, progetti di sviluppo annunciati da Grab riguardano appunto le attività di ride sharing e di food delivery. Grab accrescerà la propria offerta includendo più servizi di trasporto localizzati e nuove soluzioni di mobilità, in collaborazione con altri fornitori di servizi di trasporto, case automobilistiche e con i governi e gli operatori del trasporto pubblico locale. Fra i nuovi servizi, GrabCycle (biciclette condivise), e GrabShuttle Plus (una linea di autobus on demand). Grab espanderà inoltre le attività di GrabFood esistenti in Indonesia e Tailandia in altri due paesi, Singapore e Malesia.
L’accordo di Uber con Grab è simile a quello con Didi Chuxing che ha acquisito l’attività di Uber in Cina in cambio di una partecipazione nella società. Ora che Uber è in uscita dal sud-est asiatico, l’attenzione si concentra sulle attività della compagnia in India. Grab non è l’unico rivale nel sud est asiatico. Go-Jek guida il mercato indonesiano e recentemente ha ottenuto il sostegno di Google e Tencent e ha una valutazione di circa 5 miliardi.
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