Spotify blocca chi usa app craccate per non pagare l’abbonamento

Spotify ha iniziato a bloccare gli utenti che utilizzano versioni craccate dell’app per ascoltare musica in streaming senza limitazione. Molti degli account erano già stati individuati e Spotify era probabilmente al corrente della situazione da un po’, ma adesso l’ufficialità arriva con la ricezione di una mail che segnala una attività anomale nell’uso dell’app.

La pirateria è un fenomeno presente sul web da sempre. Se prima si scaricavano solo film e musica, ora il problema riguarda anche il mondo delle app e dei servizi online in generale.

Procurarsi una versione modificata delle app ufficiali per aggirare i vari sistemi di riconoscimento dell’account è abbastanza semplice e la diffusione di questi sistemi per non pagare le quote dell’abbonamento premium è altissima, soprattutto fra i più giovani. Noi, però, non vi daremo nessun consiglio o indicazione in merito, anche perché questa applicazioni illegali nascondono all’interno malware e virus di ogni tipo, da cui è bene stare alla larga.

Cosa dice l’email di Spotify

“Gentile utente, abbiamo rilevato un’attività fuori dal comune nell’app che stai usando, così l’abbiamo disabilitata. Ma non preoccuparti: il tuo account Spotify è al sicuro!”

Comincia con questi toni amichevoli il messaggio che Spotify ha inviato ai suoi abbonati considerati “a rischio”. La lettera continua con l’invito a disinstallare l’app e a procedere a una nuova installazione del prodotto originale sul Google Play Store.

La missiva termina con un ammonimento ben preciso: se Spotify rileva un uso non autorizzato dell’app può procedere alla sospensione o rimozione dell’account. Tutti avvisati.

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