Un bug fa ridere senza motivo l’assistente vocale di Amazon

Per alcuni stare da soli in casa può essere causa di ansie. Ogni minimo rumore può causare disorientamento o addirittura panico. Immaginiamo cosa potrebbe accadere se nel cuore della notte capitasse di sentire delle risate sinistre: i più impressionabili penserebbero a qualcosa del tipo paranormal activity. E, invece, episodi del genere, sono già avvenuti: alcuni utenti li hanno denunciati e sono stati in grado di individuare anche il colpevole: l’assistente vocale di Amazon, Alexa.

Le risate sinistre

Soprattutto sui social gli utilizzatori di questi smart devices con i quali è possibile comunicare da remoto hanno cominciato a raccontare la loro sopresa – per dirla con un eufemismo – quando hanno sentito una risata, assolutamente inattesa, riecheggiare nella loro casa. Lo sconcerto è durato poco nella maggior parte dei casi, dato che subito hanno potuto collegare quel rumore ai dispositivi dotati di Alexa. Rimane il fatto che è evidentemente un malfunzionamento che è necessario eliminare.

L’intervento di Amazon

Amazon ha comunicato a The Verge di aver individuato due possibili soluzioni al problema. Innanzitutto verrà modificato il comando con il quale si chiederà ad Alexa di ridere, passando da un semplice «Alexa, ridi», al più articolato «Alexa, potresti ridere?», cercando di ridurre al minimo gli errori. In secondo luogo, l’assistente vocale sarà programmato per rispondere, prima di procedere con la risata, con un «Certo, posso ridere», in modo da far capire subito all’utente da dove verrà il successivo rumore.

Potere alle macchine

Mentre alcuni utenti hanno trovato una soluzione provvisoria semplicemente disattivando i dispositivi Amazon Echo, altri si sono esercitati a disegnare scenari fantasiosi e anche un po’ complottisti per giustificare il fenomeno. A partire dall’idea che i robot potrebbero presto impossessarsi delle nostre vite, alla consapevolezza che ormai nulla di quello che facciamo risulta sconosciuto agli aggeggi che teniamo in casa e soprattutto a chi ce li fornisce.

Lara Martino

Giornalista professionista

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